AVANTASIA -
"Avantasia"
(AFM/Audioglobe) |
S.V. |
Se la AFM
pensa che si possa recensire il nuovo lavoro di Tobias Sammet in queste
condizioni si sbaglia di grosso, perchè non ha davvero senso mettere
un voto o formulare un’opinione su un CD costituito da tredici tracce di
appena due minuti l’una, quando il prodotto finito dovrebbe totalizzare
circa un’ora di musica. Inoltre un semplice CD-R privo di copertina e tracklist
non è di certo ciò che ci si aspetta quando si parla di “album
promozionale”, dato che comunque i tagli affliggono le canzoni in maniera
pesantemente diversa rispetto a quanto appena successo con “The Dark Ride”
degli Helloween. Per chi non se ne fosse accorto, Tobias è il giovane
cantante, tastierista e songwriter degli arcinoti power metallers tedeschi
Edguy, saliti recentemente alla ribalta grazie ai loro due ultimi lavori
“Vain Glory Opera” (1998) e “Theatre of Salvation” (1999). Per questo progetto,
egli ha deciso di non affidarsi ai suoi soliti compagni d’avventura, ma
di scegliere ospiti illustri tra la crema del power metal (principalmente
teutonico), ovvero Markus Großkopf degli Helloween (basso), Henjo
Richter dei Gamma Ray (chitarra) ed Alex Holzwarth (Rhapsody, Paradox,
ex-Sieges Even). Tuttavia, la musica propostaci da Tobias (o almeno quel
poco che mi è dato ascoltare) non giustifica affatto la scelta di
questi nomi altisonanti, se non sotto un’ottica prettamente commerciale-promozionale...
per non parlare poi dei vocalist chiamati ad impersonare i vari personaggi
di questa sua “metal opera”: Andrè Matos (ex-Angra ed ex-Viper),
David DeFeis (Virgin Steele), Kai Hansen (Gamma Ray), Rob Rock (Warrior),
Sharon Del Adel (Within Temptation), Oliver Hardmann (At Vance) e lo sconosciuto
Ralf Zdiarstek. Non pensiate però che questi cantanti si siano riuniti
in un clima festoso ed abbiano partecipato attivamente all’album: per alcuni
di loro (non sto a dirvi quali) si è semplicemente trattato di inviare
le loro tracce vocali su DAT ed incassare l’assegno della casa discografica,
fregandosene ampiamente di ciò che fosse o non fosse in realtà
Avantasia. La palma dello squallore viene comunque assegnata all’ipocrita
Michael Kiske (eterna musa ispiratrice di Sammet), il quale si “nasconde”
dietro il soprannome di un tale Ernie, forse vergognandosi del fango gettato
fino ad oggi sull’heavy metal ed i suoi fan, ma probabilmente bisognoso
di una rinfrescata al conto in banca. Tornando alla musica di Avantasia,
che presenta un concept ambientato nel 1600 con elementi fantasy e connotazioni
antireligiose (un argomento ormai caro al nostro Tobias/nda), non c’è
poi molto da dire... tutto il materiale presente sul CD è infatti
l’ennesima rielaborazione dei soliti stilemi del power metal melodico coniati
dagli Helloween coi due “Keepers” e numerose tracce sembrano tranquillamente
uscite dall’ultimo disco degli Edguy. Niente di nuovo sotto il sole, quindi,
per l’ambizioso Tobias Sammet, che ci offre un album perfettamente inattaccabile
dal punto di vista estetico-formale (se vi piacciono gli Edguy ed i mostri
sacri del genere, impazzirete per Avantasia!), ma assai carente in quanto
a personalità, valore artistico e (purtroppo) onestà!
- Alessio Oriani |
25 Minuti
TRACKLIST
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