CREST OF DARKNESS
- "Project Regeneration"
(Listenable/Audioglobe) |
45/100 |
Che incognita
questi norvegesi Crest of Darkness! Prima esordiscono con un disco di symphonic
black metal discretamente interessante ed ispirato (“Sinister Scenario”),
poi pubblicano un invidiabile opera di black metal evoluto e progressivo
(“The Ogress”) ed infine approdano ad un album sconclusionato, pacchiano
e prevedibile come questo “Project Regeneration”... e dire che le potenzialità
per fare il decisivo salto di qualità c’erano tutte! Per i meno
informati, stiamo parlando della band di Ingar Amlien, ex-bassista dei
defunti Conception ed anche membro temporaneo dei Satyricon per le registrazioni
del mini “Intermezzo II”, con la quale egli dà sfogo alle sue pulsioni
più folli ed aggressive a differenza dei suoi pacati esordi in ambito
progressive metal. Per questo nuovo lavoro, Ingar viene affiancato da una
diversa line-up rispetto a “The Ogress”, ma mantiene il tastierista e la
vocalist Kristin Fjellseth (cantante della dark rock band Pale Forest...
a tal proposito vi consiglio il loro “Transformation Hymns”), la quale
in questo caso però non si addice minimamente alla musica proposta.
La vera novità risiede però nel fatto che Ingar abbia deciso
di non occuparsi totalmente della musica e dei testi come al solito, bensì
abbia lasciato spazio anche agli altri membri della band... e ciò
si rivela una pessima idea! I pezzi di “Project Regeneration” infatti fanno
piazza pulita del lucido eclettismo che contraddistingueva il suo predecessore
ed optano verso un sound notevolmente più aggressivo ed old-style,
legato alla produzione notevolmente più grezza e caotica che alimenta
il senso di malessere e dissonanza... tuttavia, i Crest of Darkness hanno
pensato bene di inserire ugualmente elementi “innovativi” come samples
elettronici e synths alieni nelle canzoni del disco, forzandole oltremodo
con addizioni fuori luogo che tra l’altro si perdono in strutture così
rapide e furiose. Aggiungiamoci poi un irritante screaming acidulo ed immutabile,
un’eccessiva omogeneità dei pezzi tirati e, paradossalmente, un’insensata
casualità per quanto riguarda le altre canzoni e la frittata è
fatta! Come spiegare tracce quali “A Place with No Memories”, darkeggiante
e cadenzata, con le doppie vocals di lui e di lei, affiancata a sfuriate
inconcludenti tipo “Living Death” e “Computerized”... oppure la conclusiva
“Electronic Art”, in cui la band gioca tristemente a fare i Samael dei
poveri? Per quanto mi riguarda, questo “Project Regeneration” è
un flop totale e mi dispiace anche ammetterlo, perchè entrambi i
lavori precedenti mi avevano entusiasmato non poco... Crest of Darkness,
ma che vi è successo?
- Alessio Oriani |
38 Minuti TRACKLIST
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