IMMOLATION - "Close to a World Below"
(Metal Blade/Audioglobe)
85/100
Dopo l’inaspettato ritorno in grande stile dello scorso anno a titolo “Failures for Gods”, sembra che gli Immolation siano davvero tornati a nuova vita e questo nuovo lavoro del four-piece non fa che confermare l’importanza di tale act sulla scena brutal death americana, la quale li aveva confinati nell’oblio dopo la pubblicazione del loro debut “Dawn of Possession” (1991) ed ignorati al tempo del loro secondo CD “Here in After” (1996). Questo “Close to a World Below” ci offre una prospettiva nuova ed inaspettata del sound granitico del four-piece capeggiato da Ross Dolan, una visione musicale terribilmente cupa ed opprimente, profondamente legata all’inevitabile dannazione dell’umanità sotto un punto di vista religioso... ovviamente il concept anticristiano di base resta sempre estremo ed intransigente, ma viene ora esposto in una forma più matura e ragionata (altro che le orde di bambini che strillano “Destroy Christ, Hail Satan!” e boiate varie). Il disco si articola in otto pezzi tutti piuttosto simili tra di loro, caratterizzati da una produzione curatissima e suoni incredibilmente plumbei e corposi, che dipingono scenari claustrofobici e sofferenti. In tal senso si giustifica l’uso di effetti sonori usati come sfondo alla prova strumentale della band, suoni metallici ed asfissianti che non fanno altro che alimentare il senso di angoscia tramite la loro continua ripetizione. Ogni elemento è teso a creare disagio e dissonanza secondo un piano oscuro... ascoltate ad esempio la sezione ritmica, nevrotica ed impazzita come se dovesse strabordare dal suo ruolo da un momento all’altro (“Higher Coward” e “Lost Passion”), o la chitarra solista, che si muove su note disturbanti ed a tratti simili a lamenti umani (“Fall from a High Place”). Il riffing non presenta una grande varietà nè un significativo tasso tecnico, ma si muove in maniera efficace su tonalità assai granitiche ed offre numerosi rallentamenti e reiterazioni con piccole variazioni sul tema, quasi al limite del doom metal. Tutto quanto viene contornato da un growling cupo ed abrasivo, adattissimo ai pezzi e (per fortuna) distante anni luce dal gorgoglio ultra-gutturale degli esordi. “Close to a World Below” è senza dubbio l’album più ispitato ed intenso degli Immolation ed assieme al suo predecessore dimostra come le potenzialità di questa band si siano finalmente concretizzate... vi basterà ascoltare la title-track, la quale riassume in otto minuti tutte le caratteristiche di questo monolito blasfemo, per capire la tragica grandezza dei risultati raggiunti.

- Alessio Oriani

42 Minuti

TRACKLIST
 

  • Higher Coward
  • Father, You're Not a Father
  • Furthest from the Truth
  • Fall from a High Palce
  • Unpardonable Son
  • Lost Passion
  • Put My Hand in the Fire
  • Close to a World Below
  • Ritorna a ROT 'N' ROLL ( News - Recensioni - Demotapes - Links - Staff - Contatti)