VARIOUS ARTISTS - "Legend of a Madman... a Tribute"
(Hammerheart/Audioglobe)
80/100
“Legend of a Madman” consiste, come prevedibile dal titolo, in una compilation di tributo ad Ozzy Osbourne, anche se non si tratta di una vera e propria novità... il CD in questione infatti è la ristampa europea della versione originale americana (pubblicata dalla Olympic quasi due anni fa), perciò per chi ne fosse già a conoscenza non ho nulla di nuovo da aggiungere. Come per tutti gli altri prodotti di questo genere, le tracce si dividono tra gruppi conosciuti e sconosciuti e tra versioni fedeli all’originale oppure totalmente stravolte, ma è comunque la produzione più datata di Ozzy (senza dubbio la migliore) a venir coverizzata dalle band partecipanti: ben sei delle undici tracce presenti sono infatti estratte dall’insuperabile esordio “Blizzard of Ozz”, ma vediamo in dettaglio la scaletta... Aprono le danze i doomsters Solitude Aeternus con una fedele ed ispirata versione di “No More Tears” e seguono a ruota i thrashers canadesi Obliveon con una riproposizione cupa e pesante di “Suicide Solution”, avvicendata dai Los Gusanos con una orrenda rilettura in chiave hard rock melodico di “No Bone Movies”. Molto personali ed accattivanti le versioni di “Over the Mountain” e “Revelation (Mother Earth)”, eseguite rispettivamente dai devastanti Oppressor e dai tenebrosi Novembers Doom (la prima in stile death metal tecnico, l’altra legata a sonorità tra gothic e death metal). Buone anche le prove dei Soulstorm con “Mr. Crowley” e dei Lethal con “S.A.T.O.”, specialmente la seconda che viene riletta in maniera valida ed inaspettata alla maniera dei vecchi Queensrÿche. Tocca poi ai Morta Skuld cimentarsi con “Believer” su sonorità di stampo old-style death metal, ottenendo un risultato piuttosto soddisfacente, ed ai Syris offrirci la loro versione di “Crazy Train”, praticamente uguale all’originale eccezion fatta per le vocals maideniane. Da dimenticare totalmente è invece l’indecente scempio operato da tale Filthoby su “Ultimate Sin”, la quale viene trasformata in un aborto di stampo industrial metal, mentre tocca ai Distorted Rage chiudere il tutto con una loro discreta rivisitazione in chiave thrash-core di “I Don’t Know”, sulla scia di Machine Head e Pantera. Anche se su questo “Legend of a Madman” non ci sono i grandi nomi e la varietà che, ad esempio, trovate sui due volumi di “Nativity in Black”, si tratta per la gran parte di belle cover (tutte piuttosto personali, tra l’altro) eseguite in maniera discretamente divertente ed interessante... inoltre, il fatto che sia stato coverizzato quasi tutto “Blizzard of Ozz” è senza dubbio un punto a favore, non solo perchè stiamo parlando di uno dei migliori dischi degli anni ottanta, ma perchè si tratta di canzoni con cui non è davvero facile confrontarsi!

- Alessio Oriani

53 Minuti

TRACKLIST

  • No More Tears (Solitude Aeternus)
  • Suicide Solution (Obliveon)
  • No Bone Movies (Los Gusanos)
  • Over the Mountain (Oppressor)
  • Revelation - Mother Earth (November's Doom)
  • Mr. Crowley (Soulstorm)
  • S.A.T.O. (Lethal)
  • Believer (Morta Skuld)
  • Crazy Train (Syris)
  • Ultimate Sin (Filthboy)
  • I Don't Know (Distorted Rage)

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