VINTERSORG -
"Cosmic Genesis"
(Napalm/Audioglobe) |
85/100 |
Sembra
impossibile che un musicista così giovane ed esageratamente prolifico
riesca anche a sfornare dischi interessanti l’uno dopo l’altro, ma a quanto
pare la realtà ci dà torto... in meno di quattro anni il
nostro Vintersorg è infatti riuscito a pubblicare tre demo, un mini
CD e ben cinque album (contando anche la sua folk-metal band Otyg), tra
l’altro tutti lavori di qualità medio-alta che rispecchiano una
progressiva maturazione artistica. Per questo nuovo “Cosmic Genesis”, Vintersorg
ha deciso di non fare tutto completamente da solo come al solito, ma di
chiamare una seconda persona (il chitarrista Mattias Marklund) ad affiancarlo
nel suo ambizioso progetto e, ragazzi, che differenza! Le novità
ovviamente non riguardano solo questo aspetto, ma includono il fatto che
adesso sia l’inglese la lingua principale (anzichè il norvegese)
e che gli elementi folk vengano ora diminuiti per dare spazio alla nuova
dimensione progressiva ed alle complesse tematiche cosmico-filosofiche
dell’album, il quale si basa su delle riflessioni sugli scritti di Copernico,
Galileo e Keplero. Nei nove pezzi presenti ciò che si nota da subito
è la grande capacità di giocare con strutture malleabili
e fuori degli schemi, mai contorte e sempre all’insegna della melodia,
la quale viene usata in maniera sapiente e per nulla stucchevole. Di sicuro
influisce molto anche il nuovo lavoro di chitarra, eclettico, personale
e sempre piuttosto raffinato, ma è la coerenza stilistica di fondo
a rendere possibile e piacevole ogni svolta repentina, ogni cambio di tempo,
ad integrare ampie porzioni strumentali all’interno di ogni canzone e dare
spazio ad arrangiamenti sapienti e maestosi. Certo, i fan più legati
alle sonorità black-folk metal degli esordi storceranno un po’ il
naso di fronte a questo largo uso di clean vocals e di tastiere (le quali
spaziano dal prog rock anni ’70 agli effetti dei synth più moderni),
ma vi assicuro che “Cosmic Genesis” è sicuramente un lavoro estremamente
maturo ed avvincente. Non mancano ovviamente i richiami al passato, infatti
su “Om Regnbagen Materialiserade Sig” e “Naturens Galleri” è sempre
possibile ascoltare gli elementi che lo hanno reso famoso come i cori epici,
le chitarre acustiche e le vocals in norvegese... elementi che comunque
appaiono qua e là per tutto il disco ma in una veste nuova (ascoltate
per esempio “A Dialogue with the Stars” e “Cosmic Genesis”, i due momenti
migliori del CD). Splendida la produzione, molto ariosa e pulita, adattissima
al tentativo di ricreare atmosfere cosmiche e visioni siderali, come d’altronde
anche la copertina. Non mi sarei aspettato un così grande salto
qualitativo in meno di un anno, ma devo ammettere che “Cosmic Genesis”
è
davvero un disco eccezionale ed intrigante... da affiancare ad Arcturus,
Borknagar, Korova e Solefald!
- Alessio Oriani |
50 Minuti TRACKLIST
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