WITHIN TEMPTATION
- "Mother Earth"
(DSFA/99th Floor) |
90/100
95/100 |
Finalmente,
dopo una lunga attesa in cui le voci di scioglimento e di un nuovo album
realizzato (ma messo non si sa per quale motivo in "naftalina") si sono
accavallate, esce il tanto agognato nuovo album degli olandesi volanti!
Ok, taglio subito corto dicendo che ne e' valsa la pena! Finalmente una
produzione sonora di buon livello gratifica le inflessioni gotiche di questa
eccezionale band, gia' nel 97 tra le migliori in assoluto nel loro genre
soprattutto grazie alla fenomenale singer Sharon Den Adel, la cui voce
chiara e cristallina è in un certo senso paragonabile all'Anneke
dei bei tempi anche se piu' acuta e coinvolgente. In questi due-tre anni
di attesa tante cose sono successe... un po' tutti hanno iniziato a darsi
alle atmosfere plumbee dichiarandosi fans dei Depeche Mode, The Cure e
Sisters of Mercy da una vita, mentre Sharon stessa ha partecipato al terzo
album dei connazionali Ayreon ("Into the Electric Castle") ed al debutto
dei fantastici After Forever ("Prison of Desire"). Fortunatamente i Within
Temptation ritornano e ci fanno dimenticare tutte le delusioni musicali
di questo tormentato fine millennio (Theatre of Tragedy su tutte!) e "Mother
Earth" si candida di diritto con il debutto degli stessi After Forever
come portavoce delle nostre emozioni piu' cupe e profonde. Tornando alla
musica, diciamo che in realta' anche i Within Temptation si sono un po'
ammorbiditi... addirittura in "Never Ending Story" mi sembra di sentire
una canzone di Elisa (brutto segno!), mentre in altre song fa capolino
il fantasma di Tori Amos ("Perfect Armony"). Il tutto scorre comunque via
piacevolmente e senza cadute di tono, anche se sono i pezzi piu' dinamici
e movimentati quelli che meritano la nostra principale attenzione. Un giusto
plauso va quindi alla title-track, ad "Ice Queen" ed alla grandiosa "Caged",
in cui Sharon da' sfoggio di un eclettismo vocale da infarto! Le song hanno
meno "pesantezza" sonora, sia come impatto sia come sviluppo, rispetto
al passato e le orchestrazioni infatti risultano generalmente piu' digeribili,
anche se i suoni restano sempre un po' troppo "freddi" (altre band come
i Tristania restano lontane da questo punto di vista). La chitarra in compenso,
quando c'e', mantiene il mio adorato effetto "schiacciasassi", nonostante
sia meno protagonista che in passato. Si potrebbe dire che a differenza
degli After Forever la portante sonora e' principalmente il canto. A proposito,
la voce death maschile non esiste piu'! Per farvi capire comunque la grandiosita'
di questo album, vi dico che persino i miei intransigenti amici in IRC
si sono lasciati andare a cori di elogio (e 'sti tizi sono stati persino
capaci di stroncare gli incredibili Aghora per la mancanza di vocals death
metal!)... sara' solo perche' qui c'e' Sharon ?
- Alessio Manuele
Stupendo, semplicemente stupendo... questo è tutto ciò che mi viene in mente per descrivere il nuovo lavoro degli olandesi Within Temptation, album purtroppo non ancora disponibile qua in Italia per la mancanza di un contratto di distribuzione della DSFA sul nostro territorio. Vi assicuro che se avete qualche amico in vacanza all’estero o vi capita di acquistare CD da internet, questo “Mother Earth” dovrebbe essere subito messo in cima alla vostra lista di prossimi acquisti... come a me è stato impossibile aspettare una distribuzione locale, credo siano infatti in molti ad essersi già mobilitati per reperire una copia di questo meraviglioso album! Facciamo un passo indietro... sono sicuro che in tanti si ricorderanno del sensazionale debut album “Enter” (1997), lavoro da mettere alla pari degli stessi “Velvet Darkness They Fear” e “Tears Laid in Earth” (rispettivamente Theatre of Tragedy e The 3rd and the Mortal), veri e propri capisaldi del doom-gothic metal con voce femminile... e che voce! Quella di Sharon Del Adel - che potete ascoltare anche sul terzo album di Ayreon e sul debut degli After Forever - è sicuramente una tra le migliori voci in assoluto nel panorama metal mondiale, a fianco delle intoccabili Anneke (The Gathering), Kari (The 3rd and the Mortal) e Tarja (Nightwish): poetica, dinamica, impeccabile, emotiva e qualunque altro aggettivo vi venga in mente con connotazioni positive... ma passiamo alla musica del CD! A distanza di tre anni dall’ultima release in studio “The Dance”, cambiano molte cose in casa Within Temptation: precisiamo subito che la componente metal si stempera a favore di uno splendido gioco di melodie tinte di pastello, ma questo è un fatto che non ha nessuna rilevanza perchè adesso ci si trova a che fare con musica di prima qualità, da non imprigionare in categorie e pastoie di alcun genere! Scompaiono del tutto le parti in growl, lasciando giustamente Sharon (tra l’altro migliorata tantissimo, con nuove influenze e picchi emotivi à la Tori Amos e Loreena McKennitt) come sola protagonista dell’album, mentre anche le parti ritmiche spigolose ed aggressive si fanno più soffici, piegandosi a sapienti orchestrazioni ariose ed atmosferiche (che mi hanno ricordato “1492”, la stupenda soundtrack di Vangelis)... non mancano comunque le chitarre distorte, le quali vengono utilizzate in maniera più sporadica ma al tempo stesso con maggior enfasi drammatica, attraverso suoni più compressi e pesanti. “Mother Earth” non è un disco rivolto solo ai fan del gothic metal, ma a chiunque voglia passare un’ora in compagnia di melodie sognanti e piacevoli guidate da un’interpretazione vocale teatrale e trascinante (ascoltate “Ice Queen”, “Deceiver of Fools”, “Dark Wings” e “The Promise”!), senza porsi l’inutile problema della “percentuale metallica”. P.S. Esiste anche un’edizione limitata in doppio CD con una bonus track ed una sezione multimediale con videoclip... la caccia è aperta! - Alessio Oriani |
59 Minuti TRACKLIST
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