INFESTDEAD - "Hellfuck / Killing Christ"
(Hammerheart/Audioglobe)

65/100

TRACKLIST:  Rebirth (intro) / The Desecration of Christ / Infest the Dead / The New Empire / Mercenary, Mercyless / Born Nailed / Susej Llik Ot Tolp Eht / Blaspheme the Abbess / Polterchrist / Sacrifice the Savior / Hellfuck / Darkness Complete / Haunting the Holy / Heaven Denied / Salvation Incomplete / Bewitch the Virgin / Angeldemon / World Inverted / Son of the Darkside / Hellborn / Satanic / Amen (outro) / The Rising (intro) / I'll Be Back / In the Spell of Satan / Save Me from the Hands of Christ / Fucked by Satan / Burn Me (without the Grace of God) / Outro

 Questa è la copertina originale. La ristampa ha un artwork differente.

A poco più di un anno di distanza dal decente album “Jesusatan”, la Hammerheart ci ripropone sottoforma di digipack il primo lavoro di questa band svedese, attraverso la sua divisione Unveiling the Wicked (etichetta unicamente riservata alle ristampe di lavori più o meno estremi e non facilissimi da trovare). Per chi non lo sapesse, gli Infestdead non sono una vera e propria band, nonostante fossero stati inizialmente presentati come tali, ma più semplicemente un duo formato da Dan Swanö e Drette, nato come fun project parallelo agli Edge of Sanity nel 1996: tutti gli strumenti vengono suonati dal poliedrico Dan, mentre l’altro si occupa delle vocals. In questa riedizione viene per l’occasione aggiunto il primo mini della band “Killing Christ”, totalizzando così ben ventotto tracce in meno di cinquanta minuti... già, perchè la proposta degli Infestdead, almeno in questa loro prima incarnazione, si riduce a canzoni di nemmeno due minuti l’una nate da un ipotetico smembramento di una canzone dei Deicide: immaginate infatti di prendere un pezzo di “Legion” e dividerne i riff in tre canzoni diverse, vi troverete in mano tre tracce di “Hellfuck”. A livello musicale, il CD sembra una sorta di “Bignami del riffing brutal death metal”, ma va messa in evidenza la voglia di offrire un prodotto scanzonato e da non prendere assolutamente sul serio, volutamente iper-blasfemo e pacchiano (l’artwork, ma anche titoli come “Polterchrist”, “Born Nailed”, “Save Me from the Hands of Christ” e “Fucked by Satan”) con lo scopo di scimmiottare proprio le maggiori fonti di ispirazione... tuttavia, “Hellfuck” è capace di dare un bel calcio nelle palle a tutta una serie di presunte black e death metal bands dal look ultra-cattivo ed anticristiano (la cui violenza è tutta da dimostrare), dimostrazione del fatto che la classe non è acqua e che anche in un progetto così futile un musicista di valore continua ad essere tale. Ovviamente non è facile spendere soldi per un album simile, ma credo ugualmente che tutti i maniaci degli Edge of Sanity e di Dan Swanö in particolare potrebbero farci un pensierino sopra... dopotutto è qua che troverete le radici del progetto Bloodbath.

Alessio Oriani


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