MYSTERIUM - "The Glowering Facades of Night"
(Prophecy/Audioglobe)

35/100

TRACKLIST:  traccia 1 / traccia 2 / ecc.ecc.

Non ho idea di chi siano i membri del six-piece tedesco Mysterium (a causa della mancanza della line-up sul promo), ma spero davvero di non sentir più parlare di tale band. Senza girarci troppo attorno, “The Glowering Facades of Night” è un’accozzaglia di materiale a metà tra gothic, black, doom e folk metal della peggior specie... per darvi un’idea generica, cercate di immaginare una brutta copia dei loro connazionali Empyrium condita da terrificanti vocals femminili di quart’ordine ed elementi riciclati liberamente da altri act quali Beseech ed Haggard. Anche sorvolando su dei gravi errori di produzione (i piatti della batteria sono in totale evidenza e risultano fastidiosissimi, mentre le chitarre usano una distorsione gracchiante e del tutto fuori luogo rispetto al genere suonato) e sull’esecuzione da principianti (il lavoro di chitarra e tastiera è particolarmente pietoso), non è comunque possibile dare un giudizio lontanamente positivo sulla qualità dei pezzi proposti. Per farla breve, i sei pezzi propostici dai Mysterium si basano su delle strutture assolutamente prive di senso, disponendo le banali componenti del loro sound in maniera quasi casuale durante la durata: un po’ di growling qua, vocals femminili là e voce cupa darkeggiante per dare enfasi ai momenti più atmosferici (ottenendo invece un effetto ridicolo, come su “Ode to the Dark One”)... insomma un vero disastro, perchè sembra che tutti suonino i loro strumenti senza curarsi di quello che fanno i compagni (ascoltate ad esempio i controtempi su “Ceremony of the Nightfall” o l’intera “The Red-Eyed Wrath”). Se almeno i Mysterium fossero fautori di materiale innovativo, sarebbe forse possibile giustificare questa caoticità di fondo, mentre invece “The Glowering Facades of Night” è solo un inno al riciclo di cose già fatte da altri. Posso capire chi non propone nulla di nuovo ottenendo comunque dei buoni risultati, ma non posso ammettere simili incapaci, che non riescono nemmeno a dare una parvenza di professionalità ed impegno alla loro derivativa proposta.

Alessio Oriani


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