HYPNOSIA - "Extreme Hatred"
(Hammerheart/Audioglobe)

80/100
TRACKLIST: Extreme Hatred / Circle of the Flesh / The Last Remains / Operation Clean-Sweep / Comatose / Act of Lunacy / Gates of Cirith Ungol / My Belief / Hang'em High / Traumatic Suffering

“Extreme Hatred” è il primo full-length di questo trio svedese e segue a ruota il precedente mini di debutto “Violent Insanity”, pubblicato in sordina ed a tiratura limitata lo scorso anno. Questi Hypnosia ci offrono una discreta prova all’insegna del thrash ottantiano più violento e ferale ed infatti il CD in questione paga il dazio soprattutto al superlativo “Extreme Aggression” dei Kreator, ma anche a “Tapping the Vein” dei Sodom ed ovviamente al monumento slayeriano intitolato “Reign in Blood”. Le dieci tracce presenti nell’album si collocano idealmente a fianco di Terror 2000, The Crown e Carnal Forge ed anche se non hanno nulla da invidiare a  questi nomi, non hanno al tempo stesso nulla in più da offrire. La produzione è secca ed essenziale, leggermente old-style ed adattissima alla musica proposta, mentre l’esecuzione tecnica è molto fluida e presenta una buona perizia strumentale tanto nel drumming quanto nelle parti di chitarra... tuttavia, i punti fondamentali dell’album restano il feeling molto sanguigno e diretto ed un’aggressività davvero disumana e psicotica, che colpiscono ancor di più degli elementi musicali in sè per sè (la classica “mattonata in faccia”, difficile da riscontrare in certe produzioni ultra-limpide di oggi). Contornano il tutto delle impeccabili vocals in stile Petrozza/Angelripper, le quali riescono a non essere monotone e, fortunatamente, risultano anche piuttosto intelligibili. Buono il songwriting, che ci presenta delle strutture talmente scorrevoli al punto che certi pezzi semrano quasi durare la metà, mentre i riff non presentano ovviamente alcuna novità rispetto a quanto propostoci oltre dieci anni fa dalle loro muse ispiratrici (qua andrebbero chiamati in causa anche i primi Dark Angel e Sadus). Tra i pezzi migliori dell’album, vi segnalo sicuramente l’opener “Extreme Hatred”, “Comatose” e “Traumatic Suffering”, anche se non si notano effettivi cali qualitativi durante tutta la sua durata. “Extreme Hatred” è un disco perfetto per i nostalgici, ma che anche i neofiti farebbero bene a non sottovalutare (se, ad esempio, siete appena impazziti per i “nuovi” Necrodeath, non fatevelo sfuggire)... inoltre, le prime cinquemila copie del digipak contengono anche il primo mini come bonus, perciò non pensateci troppo su prima di procedere all’acquisto!

Alessio Oriani


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