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| LOBOTOMY - "Holy
Shit"
(No Fashion/Audioglobe) 65/100 TRACKLIST: Porno for the Wicked / Invite the Needle / Sunblind / Divination / Blood Angel |
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Al di là di un artwork ed un titolo altrettanto orrendo, questo EP degli svedesi Lobotomy nasconde delle buone sorprese per i nostalgici dello swedish death metal stagionato: cinque outtakes del precedente e terzo album “Born in Hell”, composte quasi due anni fa ma registrate solo negli scorsi mesi ai Sunlight Studios sotto la supervisione di Thomas Skogsberg e Fred Etsby (Dismember). Come tutto il materiale prodotto fino ad ora dai Lobotomy, le coordinate sono le stesse della prima metà dei nineties ed il loro approccio si rifà in particolare all’operato di Entombed e Dismember, senza però disdegnare alcune divagazioni di stampo hard rock (o più precisamente death’n’roll) ed heavy metal: aspettatevi comunque grandi dosi di suoni cupi e marcescenti ottenuti con accordature low-tuned, melodie tenebrose e, per finire, vocals roche e graffianti. D’altronde il five-piece di Stoccolma non è composto da sprovveduti e può vantare un’esperienza live decennale, nonostante la sfortuna abbia smesso di perseguitarli solo recentemente... basti pensare al fatto che ben tre etichette li misero sotto contratto, per poi fallire prima che venisse pubblicato qualcosa e forzandoli così a rilasciare il debut solo nel 1995 (quando l’interesse per il genere era ridotto al lumicino). Dei pezzi presenti su questo CD, sono particolarmente buoni “Blood Angel”, dall’incedere lento e monolitico, e “Sunblind”, un roccioso up-tempo dalle atmosfere cangianti, mentre solo un pezzo sembra essere del tutto inferiore agli altri, ovvero “Invite the Needle”. Parliamoci chiaro... “Holy Shit” non è un capolavoro neanche all’interno del suo genere (e poi è pur sempre una release minore all’interno della loro discografia), ma fa sempre piacere che continui ad esistere chi si dedica a certe sonorità fregandosene di ogni moda. Alessio Oriani |