REGURGITATE - "Carnivorous Erection"
(Relapse/Audioglobe)

75/100

TRACKLIST: The Pulsating Feast / Domination Through Mutilation / Escort Service of the Dead / Obscene Body Slayings / Fecal Freak / Humiliation in Your Own Blood / Just Another Stillborn / Parade of the Decapitated Midgets / Ruptured Remains in a Doggybag / Copious Head Carnage / Carnivorous Erection / Relentless Pursuit of Rotting Flesh / Swallow the Human Filth / Dismantle the Afterbirth / Choked in Shit / Funeral Genocide / Rancid Head of Splatter / Rage Against Humanity / To Boil a Corpse / Bloody Pile of Human Waste / Drenched in Cattleblood / Carbonated Death / Skull of Shit and Sludge / Desperate Need for Violation / 37 Stabwounds / Vomified (Regurgitated to the Core) / Headless She Died / Breath Like Rotten Meat / I Wanna Kill / Clawhammer Castration / Festering Embryonic Vomit / Smeared with Bloodmixed Semen / You're About to Fuckin' Die / Stinking Genital Warts / Pyronecrobestialty / Self-disembowelment / Savage Gorewhore / The Combustion and Consumption of Pyorrheic Waste

Dopo un silenzio di circa sei anni dal debut “Effortless Regurgitation”, tornano sulle scene gli svedesi Regurgitate con la loro estremissima rilettura dell’old-style grindcore. Questo secondo lavoro, ottimamente prodotto ai Soundlab Studio da Mieszko Talarczyk (responsabile anche degli ultimi lavori di Nasum ed Exhumed), presenta trentotto pezzi per una durata di circa mezz’ora, caratteristica comune a tutti i pionieri del genere ma che ormai, nella stragrande maggioranza dei casi, porta solo a danneggiare le attuali produzioni del genere o serve semplicemente a mascherare l’incapacità compositiva (Benümb, Nyctophobic e tanti altri). Il trio svedese riesce comunque a destreggiarsi perfettamente in questo elemento, offrendo delle canzoni legate da un filo conduttore ma mai impastate ed intercambiabili tra di loro, e dimostrando oltretutto la capacità di entrare appieno nell’originaria visione del grindcore. E’ evidente che i Regurgitate si rifacciano direttamente ai primi passi di maestri come Carcass, Repulsion e Napalm Death, ciò nonostante “Carnivorous Erection” si delinea come un album poco incline ad una polverosa nostalgia, ma prontissimo a reggere il confronto con le attuali produzioni del genere. Credo sia inutile descrivere le tracce o elencare dei titoli, perchè è preferibile che il CD in questione venga giudicato in toto e senza tener conto di eventuali alti e bassi proprio a causa della sua conformazione... vi assicuro che gli elementi originari del genere ci sono tutti: commistione assoluta tra punk, thrash e death metal, vocals totalmente gorgoglianti ed appropriate al monicker (solo chi è avvezzo a queste sonorità reggerà l’ascolto del CD), totale assenza di melodia, innumerevoli cambi di tempo e sterzate stilistiche supportate da una tecnica sicuramente più elevata di quanto si possa recepire ad un primo e superficiale ascolto. Non mancano ovviamente testi appropriati all’album (con un titolo e soprattutto una copertina così cosa vi aspettavate... draghi e spadoni?) a metà tra gore-splatter, putrefazione, stupri, violenze ed altre oscenità assortite. E’ rarissimo che al giorno d’oggi si possa ancora dire qualcosa di valido in ambito grindcore senza utilizzare elementi innovativi e sperimentali, ma i Regurgitate ce l’hanno fatta... se siete degli amanti di queste sonorità, non fatevi scappare “Carnivorous Erection”, fermo restando che per tutti gli altri profani si tratterà solo di un terribile e disgustoso incubo.

Alessio Oriani


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