CENTINEX - "Hellbrigade"
(Repulse/Soundcave)

60/100

TRACKLIST: Towards Devastation / One with Eternity / The Eyes of the Dead / Emperor of Death / Last Redemption / Bloodconqueror / Neverending Hell / Nightbreeder / Hellbrigade

Se il precedente mini “Bloodhunt” mi aveva entusiasmato abbastanza, esso aveva al tempo stesso creato delle aspettative forse troppo elevate per questo quinto album della band svedese, il quale pur configurandosi come un prodotto discreto non riesce purtroppo a superare il livello del sopraccitato EP. Con “Hellbrigade” si affacciano un paio di novità nel sound del five-piece svedese, il quale continua comunque a macinare col suo tipico thrash-death melodico parzialmente influenzato dal black metal. A parte il fatto che la band ora torna ad avvalersi di un batterista umano dopo l’utilizzazione di una drum machine negli ultimi anni, si fa subito notare la presenza (seppur marginale) delle tastiere, le quali supportano alcuni dei momenti più melodici in maniera prevedibile e, in definitiva, superflua. L’unica parentesi veramente sperimentale viene comunque rappresentata solo da un paio di passaggi malriusciti (su “One with Eternity” e “Nightbreeder”) che sfruttano tastiere e clean vocals sulla scia di Ulver e Borknagar... un’innovazione che potrebbe diventare interessante in futuro, ma che per il momento è davvero troppo embrionale. Molto buona la devastante opener “Towards Devastation”, che però non viene sfortunatamente superata da nessuno degli otto pezzi successivi... tracce come “Emperor of Death”, “Hellbrigade” o “Neverending Hell” sono comunque discrete e servono a rammentarci le buone potenzialità della band (mai sfruttate appieno), nonostante il riffing cominci a farsi un po’ prevedibile e stanco. La produzione dei Black Lounge Studios è praticamente identica al precedente mini, ovvero discreta ma senza dubbio assai lontana rispetto al materiale registrato diversi anni fa (ai tempi di “Reflections” e “Reborn Through Flames”) nei Sunlight Studios di Tomas Skogsberg. Potrebbe interessarvi solo se siete dei maniaci del genere o se siete alla ricerca di un sostituto ai Raise Hell, ma è davvero un peccato che questo “Hellbrigade” sia inferiore all’EP di anticipazione... un’ottima occasione sprecata.

Alessio Oriani


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