MAZE OF TORMENT - "Death Strikes"
(Necropolis/Soundcave)

65/100

TRACKLIST: Death Strikes / Sodomizing Death Spell / Intense Slaughter / This Is Death / Aggressive Bloodhunt / The Infernal Force / The Sadist / Angels from Hell / The Evil Beneath the Flames

Una mezz’oretta di thrash metal con influenze death è ciò che i Maze of Torment ci offrono con questo loro terzo lavoro “Death Strikes”, album che si colloca nel marasma di uscite di tale genere senza colare a picco, ma senza nemmeno farsi notare. Influenze slayeriane a palate supportate da uno screaming di matrice death/black rappresentano le fondamenta (non solidissime) di questo album, nonostante siano ormai all’ordine del giorno per questo abusato filone. L’aspetto migliore di “Death Strikes” è senza dubbio il feroce thrash riffing, privo di originalità ma sicuramente efficace, il quale dimostra una notevole dimestichezza del chitarrista in tale ambito (ascoltiamo ad esempio “The Infernal Force” o “Sodomizing Death Spell”) ma che non viene adeguatamente supportato dal resto della band. Il batterista non va infatti oltre il solito tupa-tupa-tupa ricopiato da “Slaughter of the Soul” degli At the Gates, mentre il vocalist si limita ad una prova tutto sommato piattina, che alla lunga risulta stancante. Solo il bassista riesce a tenersi al passo con la violenza del guitarwork, anche grazie al ruolo conferitogli dal mixaggio dell’album... ovvero il suono marcio e downtuned caratteristico dei grandi Dismember, e non è un caso che la produzione sia targata Soundlight Studios! Sarà forse per una line-up ancora troppo nuova (rispetto al disco precedente troviamo solo chitarrista e batterista) che si riscontrano tali aspetti negativi, ma bisogna ammettere che questo “Death Strikes” ha comunque un buon esito nel ricreare le atmosfere cupe e violente della band di Fred Etsby e soci, nonostante le varie pecche da cui è afflitto... non so voi, ma per me rappresenta un motivo di lode e simpatia! Concludendo, vi ricordo i vari pro e contro del disco ma faccio notare agli amanti del genere che “Death Strikes” potrebbe lo stesso rappresentare un buon “calmante” in attesa del nuovo capitolo della discografia dei Dismember (da poco passati alla Hammerheart/nda)... e non è poco!

Alessio Oriani


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