HIN ONDE - "Songs of Battle"
(Aftermath/Soundcave)

35/100

TRACKLIST: Songs of Battle / House of Hel / The Rune-Singer's Path / Soulswan / Twelve Valiant Men / Burning the Lake Alue / Fimbulwinter / Through Sinister Landscapes / Language of the Woods / 24th of September 1155 / Paganheart / House of Hel (alt.version) / The Rune-Singer's Path (alt.version) / Soulswan (alt.version)

Dall’underground finlandese ecco spuntare fuori una nuova melodic-folk-black metal band che, come la maggior parte di queste, appare più adatta a suonare alla sagra della porchetta e del vinello piuttosto che a vestire i panni del gruppo convinto ed arrabbiato con il mondo intero che canta della gloria dei guerrieri di un tempo. A partire dal fatto che la musica degli Hin Onde è totalmente basata sulle tastiere e, quindi, rende scorretto e pretenzioso l’uso del termine “folk” (dove sono gli strumenti acustici? e i fiati? e le percussioni?) se non fosse per l’accezione ultra-melodica, “Songs of Battle” si limita ad essere un campionario del riciclo e della scontatezza in nome del genere suonato. Pessima l’esecuzione tecnica dei tre membri (dagli assurdi nomi Nrq, Vrtx e Wircki), mentre non si spiega la presenza di un guest singer per le parti pulite delle vocals, a causa della loro pietosa riuscita... se almeno dovete prendere un cantante, non limitatevi a cercare tra amici e parenti! Con “Songs of Battle” (titolo assolutamente insulso, dato che le canzoni fanno pensare a tutto tranne che a sanguinose ed eroiche battaglie) mi è sembrato di aver a che fare solo con una mediocre demo mascherata da debut album e, probabilmente, credo sia andata proprio così... avanti il prossimo!

Alessio Oriani


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