AT THE GATES - "Suicidal Final Art"
(Peaceville/Audioglobe)

75/100

TRACKLIST: The Red in the Sky Is Ours / Kingdom Gone / Windows / Ever Opening Flower (demo) / The Architects (demo) / Raped by the Light of Christ / Primal Breath / Blood of the Sunsets / The Burning Darkness / The Swarm / Terminal Spirit Disease / Forever Blind / The Beautiful Wound / Blinded by Fear / Slaughter of the Soul / Terminal Spirit Disease (videoclip) / The Burning Darkness (videoclip)

Quella di “Suicidal Final Art” è una recensione che posso fare quasi senza ascoltare il CD, perchè stiamo parlando della raccolta antologica di una delle più grandi band scandinave di sempre, gli intramontabili At the Gates... e ditemi che non sono l’unico a sperare ogni giorno in una loro reunion! In realtà, questa antologia non copre l’intera discografia della band, perchè ad esempio non troviamo il mini “Garden of Grief” (1991) e la tracklist è maggiormente orientata verso i tre album registrati per Peaceville, ovvero “The Red in the Sky Is Ours” (1992), “With Fear I Kiss the Burning Darkness” (1993) e “Terminal Spirit Disease” (1994), con due sole tracce - prese in licenza dalla Earache - estratte dallo splendido epitaffio denominato “Slaughter of the Soul” (1995). Non si può di certo dire che la Peaceville abbia buon fiuto per le antologie (vi ricordate “Meisterwerk” dei My Dying Bride? ecco, qua troviamo pecche simili) ed infatti questa tracklist troppo forzata al periodo 1992-1994 non risulta essere forse sufficientemente rappresentativa dell’evoluzione della band... tra l’altro, chi conosce già i primi tre album della band sa quanto siano compatte ed indivisibili le relative tracce (sono dischi da ascoltare dall’inizio alla fine senza interruzioni), perciò si trova spiazzato nel veder accostati pezzi originariamente distanti tra loro ed a constatare l’immancabile mancanza di alcuni classici. E’ comunque ovvio che questo “Suicidal Final Art” - stupendo ed estremamente rappresentativo titolo estratto dalle lyrics di “Slaughter of the Soul” - sia un CD esclusivamente rivolto a chi non conosce la band, perchè gli unici elementi di interesse per chi già possiede gli album si limitano a due versioni demo di “Ever Opening Flower” e “The Architects” (non troppo differenti rispetto alle versioni da studio) ed i video di “Terminal Spirit Disease” e “The Burning Darkness”. Sarebbe stato bello invece godere di tracce più rare come la vecchissima “Bister Verklighet”, le cover di “Legion” degli Aussie e “Captor of Sin” degli Slayer (già pubblicate altrove) o l’inedita “The Dying”, che avrebbero potuto seriamente suscitare anche l’interesse dei fan della band spingendoli all’acquisto dell’antologia... è forse chiedere troppo? Io non credo. Se volete comunque avvicinarvi agli At the Gates, prendete “Suicidal Final Art” e “Slaughter of the Soul” in una botta sola (non è un consiglio, ma un ordine!) e ricordate che stiamo parlando di una discografia da possedere in blocco.

Alessio Oriani


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