NIGHTWISH - "From Wishes to Eternity - Live"
(Spinefarm)

50/100

TRACKLIST: The Kinslayer / She Is My Sin / Deep Silent Complete / The Pharaoh Sails to Orion / Come Cover Me / Wanderlust / Instrumental (Crimson Tide/Deep Blue Sea) / Swanheart / Elvenpath / FantasMic part 3 / Dead Boy's Poem / Sacrament Of Wilderness / Walking in the Air / Beauty and the Beast / Wishmaster

Ecco il tipico caso di band un tempo adorata, ma ormai sputtanata quasi in pieno. Sono tanti i termini di paragone in casi come questi, ma i primi che mi vengono in mente sono sicuramente gli Stratovarius. Gente sconosciuta per tanti anni, ma autori di album indimenticabili... la fama aumenta, i soldi iniziano a girare copiosi ed ecco che iniziano le operazioni commerciali: album scadenti, fan che disconoscono i primi album perchè "tanto solo l'ultimo è figo", concerti privi di mordente e così via. I Nightwish hanno infatti iniziato da qualche tempo un tour de force discografico che ha dell'incredibile tra EP, singoli, edizioni speciali, cofanetti e fra poco persino un DVD e VHS... non si sa più cosa inventare per spillare ancor più soldi ai fan, battendo il ferro finchè è caldo! E' quindi con poca sorpresa che si constata la realizzazione di questo live esclusivamente per la Finlandia, pubblicato in soli diecimila esemplari: voglia di ribadire la propria "trasparenza" ai compatrioti finnici? Sarà... ma intanto il risultato è che questo CD è già diventato una preda ambita da mezza Europa! Lasciamo comunque perdere i risvolti commerciali e passiamo alla fredda cronaca... i Nightwish dal vivo suonano nella maniera che più mi piace: senza samples. E' giusto che una band suoni dal vivo solo quello che è realmente capace di fare... e' troppo facile premere il tastino PLAY e sperare che il batterista non perda il tempo col tipico auricolare metronomico! Ok, in questa maniera si perde tantissimo in alcuni frangenti (vedi la versione abbastanza ridicola di "The Pharaoh Sails to Orion" con il tastierista che non sa suonare decentemente le scale iniziali) ma, dopotutto, è sempre meglio di non farla... visto che è probabilmente il picco compositivo dei finlandesi ed i fan, si sa, sono esigenti in questo senso (mica servono solo a tirare fuori il denaro dalle tasche!). Si va avanti comunque più per l'abilità del batterista (praticamente un robot!) ed ovviamente la voce di Tarja che per gli altri (il chitarrista tral'altro si rivela un mezzo incapace!). E' poi un peccato che i nostri abbiano preferito proporre più materiale da "Wishmaster" che non dai due precedenti capolavori (se non fosse già chiaro, "Wishmaster" rappresenta per il sottoscritto una semi-zozzeria indecorosa!). "From Wishes to Eternity" è, tutto sommato, un live album che i fan dell'ultima ora dovrebbero avere (tanto il primo album lo disconoscono totalmente... eheh!), gli altri è meglio che lo lascino perdere (anche per la sopraccitata difficile reperibilità).

Alessio Manuele


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