DEFILED - "Ugliness Revealed"
(Necropolis/SELF)

50/100

TRACKLIST: Intro / Lies for a Lie / Intro / Decimate with Hysteria / Intro / Uncovered Plots / Intro / To Zero / Intro / Disguised / Intro / Fatal Intrigue / Intro / Embodiment of Jealousy / Crush the Enemy Rising / Nihilism / Defeat of Sanity / Ugliness Revealed

Ogni tanto salta fuori qualche gruppo dalla terra del Sol Levante a ricordarci che il loro non è solo un popolo di ascoltatori, ma che tra le loro folte schiere vi sono anche di musicisti (tra i più recenti Concerto Moon e Ritual Carnage). Tuttavia, sembra che i loro complessi nei confronti del mondo occidentale si riflettano anche nella musica e quindi ci troviamo spesso in casi per i quali abbiamo a che fare con dei semplici cloni di gruppi europei ed americani, caratterizzati da pochi o nulli elementi di rilievo... e di certo i Defiled non rappresentano l’eccezione alla regola con il loro “Ugliness Revealed”. Questo four-piece si cimenta infatti in un death metal feroce e piuttosto tecnico, facendo un largo uso della dissonanza e delle parti sincopate, ma senza la capacità di legare adeguatamente i vari riff (di per sè buoni) e cambi di tempo, se non ricorrendo fin troppo spesso all’uso di ingiustificate accelerazioni. La produzione poi non aiuta, con una distorsione a tratti eccessivamente grassa che copre ed impasta le parti di chitarra, altrimenti interessanti ed efficaci, mentre le piatte vocals (derivatissime da Glenn Benton) diventano stancanti ben presto. Diciotto tracce sono tante, ed anche se cinque sono solo interludi, la durata sale di poco oltre mezz’ora... pezzi molto contorti e brevi, con tonnellate di riff che, se fossero stati più severamente filtrati e riveduti, avrebbero potuto dar vita a composizioni più compatte e coinvolgenti: non è forse meglio ripetere due volte una buona idea piuttosto che evitare a tutti i costi, usando soluzioni meno felici, di ripetere un passaggio o un riff? Senza dubbio i Defiled hanno tutte le potenzialità necessarie per crescere ed offrire materiale davvero competitivo, ma per adesso sembra che non ci siano ancora sufficienti esperienza e capacità di ben indirizzare le proprie intenzioni. In ogni caso, le idee non mancano (anzi direi che sono troppe) e nemmeno la tecnica per metterle in pratica... stiamo quindi a vedere cosa combineranno la prossima volta!

Alessio Oriani


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