EIDOLON - "Hallowed Apparition"
(Metal Blade/Audioglobe)

70/100

TRACKLIST: De-Evolution / Lords of Desecration / Forever Be Free / Feed the Machine / Forgotten City / Prelude into Fear / Mind Alterations / You Will Burn / Hallowed Apparition / Atomic Rage

In seguito al deludente scivolone di “Nightmare World” dell’anno scorso, gli americani Eidolon tentano in fretta (e con successo) di riaggiustare il tiro con un nuovo album. Come da copione non c’è da aspettarsi grossi cambiamenti: la band dei fratelli Drover (Shawn e Glen) continua imperterrita a seguire pedissequamente i dettami del power-thrash a stelle e strisce, offrendoci un disco che non offre nessuna evoluzione o differenza stilistica con i tre precedenti ma che, se non altro, riesce ad avvalersi di un songwriting più efficace ed ispirato. Purtroppo la nota dolente degli Eidolon continua ad essere il vocalist Brian Soulard, intonato ma esageratamente piatto e svociato, per nulla potente e (come se non bastasse) relegato in una zona d’ombra dalla produzione che - anche stavolta - mette in rilievo eccessivo batteria e chitarra. In ogni caso, credo che si tratti solo di una semplice questione di gusti, perchè gli Eidolon fino ad oggi hanno ricevuto una buona dose di consensi (soprattutto in America) ed infatti credo che questo “Hallowed Apparition” non deluderà affatto i fan della band. E’ un positivo dato di fatto che tra le dieci tracce di questo nuovo CD ci sia molto meno spazio destinato ai temutissimi filler: la formula dell’up-tempo su riff alla Metal Church domina sulla maggior parte delle tracce, ma c’è spazio anche per delle brevi divagazioni dal tema principale... ciononostante, alcuni mid-tempo degli Eidolon continuano ad essere un po’ tediosi ed impacciati (in particolare la sonnolenta Feed the Machine”) finendo per associarsi al tasto “skip” del lettore CD. Se non avete mai ascoltato nulla della band, vi consiglio di prendere “Seven Spirits” (1997), che risulta vincente rispetto agli altri lavori per il fatto di essere un interessante concept album, ma anche questo “Hallowed Apparition” non è, dopotutto, una cattiva scelta. Più che altro, mi chiedo con quale coraggio si possa comprare l’intera discografia, per la quale vale la regola “sentito uno, sentiti tutti”...

Alessio Oriani


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