MY INSANITY - "Solar Child"
(Season of Mist/Audioglobe)

85/100

TRACKLIST: Monument / Cosmic Orgasm / Bound & Lost / Failed Experiment I / Failed Experiment II / Mirrors / Solar Child / Dead Season / Twin / Kings of Plush / Infinity / Sunday

Titolo paradossale per questo secondo lavoro dei darkeggianti My Insanity, che per l’occasione si affidano alla produzione del geniale Xytras ed ai Woodhouse Studios di Waldemar Sorychta... un album che sotto ogni punto di vista sembrerebbe uscito dalla fucina gothic metal della Century Media, ma che invece rappresenta l’ennesima positiva apertura della Season of Mist verso altri generi. Devo ammettere che, ai primi ascolti, avevo frettolosamente giudicato i My Insanity come la solita, pacchiana gothic band, per poi accantonarli da una parte e dare la precedenza ad altri CD... invece, riprendendoli in mano ed ascoltandoli a distanza di qualche giorno, in cuffia e ripetutamente, mi sono accorto di aver fatto un grosso errore! Parliamoci chiaro... i My Insanity saranno pure ruffiani, melodici, parzialmente progettati a tavolino e quant’altro, ma è un dato di fatto che le loro canzoni siano costruite perfettamente, caratterizzate da arrangiamenti estremamente sapienti (e non avrebbe potuto essere altrimenti, vista la mano di Xytras dietro al tutto) e sonorità incredibilmente variegate... le quali, come da copione, si cibano a piene mani di elettronica, synth pop e dark anni ottanta, mischiandoli a pallide componenti gothic metal quali gravose distorsioni di chitarra, un growling cupo e delle atmosfere che grondano di una nera malevolenza, contrapponendovi melodie smielate e quasi adolescenziali. Una miscela vincente che fa mangiare la polvere ai vari Crematory e Love Like Blood degli ultimi anni e che spazza via penose new-entry come ToDieFor o Entwine. Purtroppo non tutti i dodici pezzi sono sullo stesso livello, ma sono solo un paio le tracce di cui si sarebbe fatto volentieri a meno (“Sunday” e “Kings of Plush”). Tra le song più riuscite troviamo “Cosmic Orgasm” (che in Germania potrebbe tranquillamente diventare un hit-single), la title-track (stupendo il bridge), le due parti dell’ispirata “Failed Experiment” ed anche l’aggressiva opener “Monument”. Un songwriting lineare, che entra in testa dopo pochissimi ascolti (i ritornelli sono eccezionali!) e gioca tutte le sue carte sugli arrangiamenti e la notevole varietà delle sonorità... una formula vincente che impartisce una bella lezione a tutti i vari, blasonati nomi della scena musicale (tedesca soprattutto) di cui i My Insanity fanno parte. Insomma, centro pieno per questo giovane five-piece... se vi piace il gothic metal melodico di ultima generazione, non fatevi assolutamente sfuggire il loro “Solar Child”!

Alessio Oriani


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