DIABOLIC - "Subterraneal Magnitude"
(Hammerheart/Audioglobe)

65/100

TRACKLIST: Vassago / Forewarning / Extinction Level Event / Failed Extraction / Deadly Deception / Fleshcraft / Infernalism / Diabolic Perception / Soul Projection / Necromancer of the Ancient Arts / Subterraneal Magnitude

Con una delle foto di gruppo tra le più brutte mai apparse nell’intera storia del metal ed una copertina a dir poco penosa (l’ennesima “opera” di Joe Petagno), tornano i floridiani deathsters Diabolic, capeggiati dal chitarrista Brian Malone (fratello del pluriosannato ed ipertecnico bassista Sean). E’ passato appena un anno dalla precedente – e non proprio esaltante – prova in studio dei Diabolic, ma alla band piace bruciare i tempi ed ecco quindi questo nuovo “Subterraneal Magnitude”... e la formula non è cambiata di una virgola! Poco più di mezz’ora di death metal floridiano estremamente aggressivo e tirato che paga il dazio a Morbid Angel (in primis) e Deicide senza però nulla aggiungere ai canoni del genere. Rispetto ai nomi citati, le strutture dei pezzi dei Diabolic sono in realtà più semplici, prevedibili e lineari, e basate su un riffing davvero manierista. Molta buona comunque è la prova strumentale della band, precisa ed attenta nelle parti più intricate e violentissima quando c’è da picchiare duro, come anche la produzione a cura di Juan Gonzalez nei Greenhouse FX Studios (anche se a mio avviso le chitarre ritmiche avrebbero dovuto essere un po’ più rocciose). Un plauso particolare va a Brian Malone in quanto autore di assoli molto tecnici, velocissimi e piuttosto melodici, che - seppur non sempre integrati alla struttura dei pezzi - caratterizzano notevolmente le undici canzoni del disco. Da notare come anche il growling del bassista Paul Ouellette sia per fortuna abbastanza coinvolgente, intelligibile e variegato... non sarà originale, ma di certo non suona piatto e monotono come nella maggioranza dei gruppi death e brutal attualmente in circolazione (escludendo ovviamente i numi tutelari del genere). Ormai l’avrete capito, non stiamo certo parlando di un capolavoro di originalità, ma “Subterraneal Magnitude” ha tutte le carte in regola per piacere ai maniaci del genere... mezz’ora di death metal floridiano ben suonato, ben prodotto e del tutto privo di fronzoli e modernismi vari. Fate voi!

Alessio Oriani


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