DIVINE SOULS - "Embodiment"
(Scarlet/Audioglobe)

50/100

TRACKLIST: Perished / As Life and Death Collide / Razorsharp / Erase the Burden / Embodiment / Scars / Serenity of a Departed Soul / In the Absence of Life

Nati dalle ceneri di un’altra band (tali Cromlech, attivi nel periodo 1990-1997) questi Divine Souls si presentano con una sfacciataggine che rasenta l’incredibile. Non stiamo parlando della solita swedish band di melodic death metal, ma di veri e propri cloni della band più osannata e sopravvalutata del momento, ovvero gli In Flames. C’è poco da girarci attorno, citando influenze e trascorsi dei Divine Souls... la band di Mikael Lindgren e Stefan Högberg non è nient’altro che una mera fotocopia del gruppo di Jesper ed Anders! Purtroppo i Divine Souls non si rifanno – come invece accadeva nel caso dei finnici In Thousand Lakes – agli splendidi momenti di “Subterranean” o “The Jester’s Race” (ed in quel caso la scopiazzatura sarebbe stata benvenuta), ma piuttosto all’ultimo, mediocre periodo legato all’inconcludente “Colony” e all’ottuso “Clayman”. Le vocals di tale Mattias Lilja sono praticamente identiche all’Anders Frieden dell’ultimo disco, come anche i riff non presentano alcuna differenza rispetto a quanto fatto da Björn Gelotte e Jesper Strömblad. Ma le similitudini non finiscono qua, perchè anche le melodie ed il songwriting seguono pedissequamente le coordinate dei maestri: “As Life and Death and Collide” e “Scars” sono dei cloni di “Ordinary Story”, mentre “In the Absence of Life” sembra la versione demo di “Episode 666”, oppure ancora “Erase the Burden” che corrisponde a “Only for the Weak” (e potremmo andare avanti così elencando tutti gli altri pezzi)... credetemi, non sto scherzando, con questo “Embodiment” sembra proprio di aver a che fare con delle out-takes scartate dagli ultimi lavori degli In Flames, o con una cover band degli stessi! Ne va da sè che se vi piacciono gli In Flames attuali non potete farvi sfuggire questo disco (in attesa che venga pubblicato il live ufficiale “Tokyo Showdown”)... eventualmente potrete anche spacciarlo ai vostri amici, ignari della verità, come un anteprima del nuovo album di cui solo voi siete in possesso! In ogni caso, sono anni che non mi capitava di assistere ad una clonazione così spudorata di un’altro gruppo: per quanto mi riguarda equivale a rubare, e non posso fare a meno di condannare i Divine Souls per questo. E pensare che, vista l’ottima produzione del CD e l’esecuzione impeccabile della band, sarebbe bastati pochi elementi di differenziazione e di personalità per renderlo un buon disco...

Alessio Oriani


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