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| ENTHRONED -
"Armoured Bestial Hell"
(Blackend/Audioglobe) 35/100 TRACKLIST: Humanicide 666 / Wrapped in Fire / Armoured Bestial Hell / Enslavement Revealed / Spells from the Underworlds / Spheres of Damnation / The Face of Death / When Hell Freezes Over / Premature Satanicremation / Terminate Annihilation |
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Che tristezza che fanno gli Enthroned, ormai ridotti ad insulse fotocopie di sè stessi, del tutto incapaci di replicare il valore genuino del loro debut “Prophecies of Pagan Fire” e del successivo “Towards the Skullthrone of Satan”... e dire che questa è la terza volta che ci riprovano! Tanto per rassicurare i fan, la formula resta sempre la stessa degli ultimi due lavori: black metal tiratissimo sempre più legato a ritmiche thrashy, vocals in screaming piatte e ripetitive come non mai, registrazione scadente e confusa, esecuzione impacciata e minimale, testi anticristiani dall’impostazione battagliera (ancora con queste cose... ma quando vi decidete a crescere?) e copertina in linea con tutto il resto (davvero orrenda, ve lo assicuro). Rispetto al precedente disco, sembra che gli Enthroned non abbiano più voglia di volersi inutilmente candidare ad eredi dei Marduk... forse resisi conto del divario che li separa dagli esperti svedesi, il trio belga stavolta ha deciso di “lavorare” un po’ di più sul songwriting, inserendo qua e là dei rallentamenti che appaiono troppo spesso posticci e casuali (prendiamo, ad esempio, l’assoluta mancanza di strutture in “The Face of Death”). Insomma, questo “Armoured Bestial Hell” non si salva sotto alcun punto di vista (nessuna delle sue dieci tracce è infatti degna di nota) e seppur questa non sia una novità per la discografia degli Enthroned dal 1998 in poi, va comunque detto che il nuovo disco si configura come il peggiore dell’intera produzione, completamente incapace di reggere il confronto con ogni album precedente. A questo punto, credo quasi che sia arrivato il momento dello scioglimento... se non altro per far riposare in pace l’anima di Cernunnos (batterista fondatore della band, morto suicida poco prima di registrare il secondo album/nda). Alessio Oriani |