KRISIUN - "Ageless Venomous"
(Century Media/SELF)

70/100

TRACKLIST: Perpetuation / Dawn of Flagellation / Ageless Venomous / Evil Gods Havoc / Eyes of Eternal Scourge / Saviour's Blood / Serpent's Specters / Ravenous Hordes / Diableros / Sepulchral Oath

Viuuuuulenza! Ad appena un anno di distanza dal precedente “Conquerors of Armageddon”, torna il grezzissimo trio dei brasiliani Krisiun, uno dei gruppi più feroci ed indemoniati dell’intero catalogo Century Media. Spesso considerati ingiustamente come dei beceri trogloditi senza idee, i Krisiun rappresentano invece una maniera di intendere e suonare il death metal che al giorno d’oggi trova davvero pochi nomi di spicco (a differenza della sovraffollata scena brutal). Ovviamente, l’impostazione resta la stessa di tutti i precedente album, ovvero riff a metà tra thrash ed old-school death metal sparati ad una velocità inaudita (ai limiti del grindcore) grazie al drumming disumano di Max Kolesne: un uomo che avrà altarini di Pete Sandoval sparsi per tutta casa! Come al solito tutto è ridotto all’osso (tre membri, tra cui una sola chitarra), ma l’inferno creato dai Krisiun non mostra il minimo segno di cedimento o di stanchezza... lo scopo della band è ancora quello di distruggervi i timpani e nient’altro, senza alcun effetto speciale! Rispetto al lavoro precedente, si nota comunque una minor sete di violenza fine a sè stessa e contemporaneamente il riffing si fa via via meno lineare ed accessibile, comportando un aumento della tecnica esecutiva (ascoltate ad esempio lo splendido intrico delle strumentali “Serpents Specters” e “Diableros”) ed aderendo maggiormente allo stile dei primi Morbid Angel. Se questo rappresenta un pregio sotto alcuni punti di vista, perchè la longevità del disco viene aumentata (e resta comunque limitata), è al tempo stesso un difetto sotto altri perchè non si assiste allo stesso dirompente massacro di “Conquerors of Armageddon”. Inoltre, la produzione ad opera di Tchelo Martins in quel di San Paolo non può affatto competere con il lavoro eseguito nei tedeschi Stage One Studios da Erik Rutan (Morbid Angel) ed Andy Classen (Rotting Christ) l’anno scorso, e ci troviamo quindi di fronte ad un suono di chitarra forse troppo poco corposo e dei trigger di batteria eccessivamente aridi. Ciò non impedisce però che “Ageless Venomous” possa contenere una manciata di pezzi d’antologia del death metal come “Eyes of Eternal Scourge”, “Dawn of Flagellation” e “Ravenous Hordes”. Se già apprezzate i Krisiun questo disco non vi deluderà di certo (ciò che viene perso in produzione, è guadagnato nella qualità delle tracce). Viceversa, se invece non sapete chi siano e siete intenzionati a conoscerli... beh, forse è arrivato il momento di rimediare.

Alessio Oriani


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