WISDOM CALL - "Wisdom Call"
(Massacre/SELF)

20/100

TRACKLIST: Power from the Sky / The Lost Generation / I Believe / Never Sanctified / Wings of Tomorrow / Through Fire / One Way Out / Hold on to the Truth / 15 Years / Time

Cosa ho fatto di male, per meritarmi il debut album dei Wisdom Call? Qualcuno me lo spieghi, perchè ascoltare questo CD dall’inizio alla fine per più di una volta è stata un’atroce tortura! La band è un sideproject power metal di Christian Liljegren, sfiatato cantante dei penosi Narnia (un’insulsa Malmsteen-clone band svedese con ben tre dischi all’attivo su Nuclear Blast, per chi non lo sapesse) che per l’occasione viene accompagnato dal batterista degli stessi Narnia e da Per Hallmann ed Andreas Olsson, tastierista e bassista degli Stormwind (discreta band guidata dal chitarrista Thomas Wolf). La biografia definisce i Wisdom Call come “power metal sulla scia degli Hammerfall”... beh, lasciatemlo dire ma, in confronto a loro, la band di Oscar Dronjak sembra essere composta da eminenze grigie della musica heavy metal, un gruppo dalla portata epocale e dall’insuperabile tecnica strumentale! Tra l’altro, con la proposta riff-based degli Hammerfall non esistono punti in comune (escludendo forse la prima e la terza traccia), dato che le canzoni dei Wisdom Call sono costruite in funzione delle smielate e lagnose melodie create da vocals e tastiere... e vogliamo appunto parlare delle canzoni? Tempi di batteria così mosci da uccidere di noia un bradipo, riff pesanti come una carezza (ci sono due chitarre e sembra di sentirne mezza... saranno forse quelle della Fisher Price?) ed assoli senza capo nè coda sono la struttura portante dei nove aborti contenuti in “Wisdom Call”, anzi otto perchè uno di questi è una cover... ma non c’è alcun problema! Ci pensano subito Christian Liljegren e soci ad insozzare di fango il nome dei mitici Europe con la loro orripilante versione di “Wings of Tomorrow” posta a metà della tracklist. Lo sconforto prosegue comunque con i pezzi successivi, tra cui la perla del disco ovvero “Hold on the Truth”, l’immancabile ballad senza senso, senza idee, senza pudore e... senza palle! Se “Wisdom Call” non costasse come un CD ma come un pacchetto di caramelle sarebbe un ottima idea per farsi quattro risate con gli amici... la sfortuna vuole, però, che simili oscenità vengano vendute a oltre trentamila lire. Per me si tratta di uno dei dischi più indecenti che abbia ascoltato nel 2001... non compratelo neanche con una pistola puntata alla tempia!

Alessio Oriani


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