EVEREVE - "E-Mania"
(Massacre/SELF)

40/100

TRACKLIST: K.M. (Most Terrible God) / Pilgrimage / The Flesh Divine / Some Day / This Is Not... / Suzanne / Demons / Ligeia / See the Truth / To Our Denial / Fade to Grey / 515151

Gli Evereve giungono al loro quarto full-lenght dopo mille vicissitudini (tra cui un cambio di etichetta ed il suicidio del loro singer), ma in ogni caso non è che stessimo fremendo per avere un nuovo lavoro dei tedeschi... credo che nessuno ne avvertisse poi molto il bisogno, io per primo che non ho mai apprezzato gli Evereve ed in generale le goth band tedesche. Con questo “E-Mania” gli Evereve cercano però di allontanarsi dal solito gothic metal che li ha resi famosi, spiazzandoci già dalla cover: su di essa campeggia un bella immagine fetish, di quelle che oggi vanno tanto di moda per dimostrare di essere dei veri cattivoni perversi, con una ragazza incaprettata ed inguainata in una tutina di latex... e poi c’è quel titolo così cyber, ahah! Il disco non è proprio una ciofeca, ma poco ci manca: i rinnovati tedesconi ci propongono un gothic-metal dalle venature electro darkwave  che tanto va di moda oggi, ma peccato che il risultato sia di un piattume unico. Mancano le idee, le canzoni rassomigliano tutte a pezzi già ascoltati in campo goth-dark metal... solo la prima traccia si salva, ed il resto è uno sterile lavoro di copiatura dove ritorna spesso il riffing presente proprio nella prima song. Qua e là affiorano anche reminiscenze alla Rammstein oppure dei sopravalutati Moonspell... insomma, un disco abbastanza inutile. I nostri hanno provato a rinnovarsi, strizzando l’occhio al trend ora imperante delle soluzioni elettro-darkeggianti, ma il problema di questa band (come di altre innominabili per pudore), è che certe cose non le sanno proprio fare ed invece di passare per innovatori, ci fanno la figura degli “zozzoni” (musicalmente parlando)... non basta inserire un fischietto qua e là per essere innovativi. Io spero che certi gruppi, come appunto gli Evereve, invece di cavalcare il trend debbano seriamente pensare di appendere le chitarre al chiodo, oppure limitarsi a suonare solo quello che sanno fare... ovvero onestissimo artigianato musicale.

Andrea Flavioni


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