LACRIMOSA - "Der Morgen Danach" + "Fassade"
(Nuclear Blast/Audioglobe)

60/100 · 70/100

TRACKLIST (EP): Der Morgen Danach / Der Morgen Danach (Metus version) / Nichts Bewegt Sich / Vankina
TRACKLIST (Album): Fassade (1 satz) / Der Morgen Danach / Senses / Warum So Tief? / Fassade (2 satz) / Liebesspiel / Stumme Worte / Fassade (3 satz)


“Der Morgen Danach”, nuova release della creatura di Tilo Wolff ed Anne Nurmi, è un EP in digipak che fa da aperitivo al nuovo full-length continuando la tradizione di altri EP recenti come “Stolzes Herz” o “Alleine Zu Zweit”. La title-track (presente in due versioni abbastanza simili tra di loro) non è una traccia stilisticamente degna di particolare menzione, se messa in relazione con il resto della produzione degli ultimi anni, ma è abbastanza catchy e si lascia ascoltare senza problemi. A giudicare da questa canzone, sembrerebbe che lo stile dei Lacrimosa sia rimasto sempre lo stesso di “Stille” ed “Elodia”, o che piuttosto si sia trasformato in una via di mezzo tra quei due album. Tuttavia, l’ottima “Nichts Bewegt Sich” contraddice tutto questo con una nuova impostazione, che va a ripescare qualche elemento dai dischi del passato, meno fisici ed “umani” rispetto ad ora (pensiamo a “Angst” ed “Einsamkeit”)... per non parlare poi della conclusiva “Vankina”, una composizione (un po’ noiosetta a dire il vero) caratterizzata solo dalle sporadiche vocals di Anne Nurmi su una base ambient-dark. In definitva, poche luci e molte ombre per questo nuovo EP dei Lacrimosa... speriamo che con l’album le cose vadano meglio.
“Fassade”, ottavo album (contando anche lo stupendo live) dei Lacrimosa, fa coincidere la sua pubblicazione con l’anniversario dei dieci anni di nascita della band ed arriva ad ormai due anni di distanza dalla precedente prova in studio, il pluriosannato “Elodia”. Dopo un milione di copie vendute complessivamente dei vari album, i Lacrimosa vengono ora pubblicati dalla Nuclear Blast anzichè dalla Hall of Sermon (come era sempre stato), l’etichetta di proprietà di Tilo Wolff ed Anne Nurmi (cantanti, compositori e tastieristi della band, nonchè coniugi). A differenza del precedente album, piuttosto etereo ed incentrato su una triste storia d’amore, questo nuovo “Fassade” (in italiano “facciata”/nda) torna a trattare in maniera più che critica di argomenti sociali... le parole della band sono perfette: “una sinfonia che parla della posizione e del declino dell’individuo solitario nella società moderna”. A coronamento di questo, una copertina (come sempre in bianco e nero e con la presenza del clown, simbolo della band) che raffigura una sfilata di moda di fronte ad un pubblico ebete, privo di volontà e controllato da una serie di tubi che penetrano le loro teste. Musicalmente, il nuovo lavoro dei Lacrimosa non propone nulla di nuovo rispetto agli ultimi dischi ma si pone piuttosto come trait d’union tra “Stille” ed “Elodia”, prendendo dal primo l’impostazione più metallica e dal secondo l’abuso della componente classica. “Fassade” propone infatti pezzi abbastanza solidi, fisici, come la tristissima “Der Morgen Danach”, “Senses” (pezzo affidato completamente ad Anne Nurmi) o “Liebesspiel”, ma li contrappone a pezzi interamente realizzati con voce ed orchestra, senza la minima presenza di batteria o chitarra: è questo il caso di “Fassade II” e “Stumme Worte”. C’è  da dire che, per quanto ben fatte, le canzoni di questo tipo perdono mordente dopo pochi ascolti, mentre le altre resistono davvero egregiamente... fatta eccezione per “Warum So Tief?” e “Fassade III”, davvero tediose e prolisse. A mio avviso, la “formula magica” dei Lacrimosa rimarrà sempre e comunque quella di “Stille” ed “Inferno”, due lavori di gothic metal in cui la parte sinfonica era usata in maniera ottima, senza però diventare infestante. Si può dire che “Fassade” è un album di transizione che, pur essendo leggermente sottotono, si dimostra comunque ispirato e ripristina in parte le coordinate vincenti della band... peccato solo che questa tendenza non sia stata estesa a tutto il disco.

Alessio Oriani


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