CARNAL FORGE - "Please... Die!"
(Century Media/SELF)

50/100

TRACKLIST: Butchered, Slaughtered, Strangled, Hanged / Hand of Doom / Fuel for Fire / Totalitarian Torture / Everything Dies / Slaves / Welcome to Your Funeral / Please... Die! (Aren't You Dead Yet?) / Becoming Dust / No Resurrection / A World All Soaked in Blood / An Higher Level of Pain

Mi stupisce che i Carnal Forge siano arrivati al terzo disco. Nati nel 1997 in mezzo al calderone di cloni death-thrash svedesi del quale solo pochi nomi si meritano un effettivo riconoscimento, hanno già partorito due album (“Who’s Gonna Burn” e “Firedemon”) completamente privi di idee, noiosi ed identici a dozzine di altri CD del genere... eppure, pochi mesi fa suonavano al Wacken (venendo impietosamente distrutti dal confronto diretto con Soilwork e The Hautned) ed ora ce li troviamo di fronte per la terza prova in studio. Sarebbe quindi logico ipotizzare un salto di qualità, ma il bello è che i Carnal Forge ci propinano la stessa minestra sciapa anche stavolta... thrash metal incattivito da influenze hardcore e death metal con qualche divagazione qua e là (rigorosamente derivata dagli At the Gates). Detto questo, non resta molto altro di cui parlare in relazione a “Please... Die!”, se non che il cantante è ancor meno sopportabile che in precedenza (utilizza delle vocals sempre più acide e strozzate), e che l’abilissimo Lars Lindèn (ex-chitarrista dei grandiosi Slapdash) è davvero sprecato nel suo attuale ruolo di bassista della band. Se da un lato troviamo tracce discretamente coinvolgenti e distruttive come “Slaves”, “Totalitarian Torture” o “An Higher Level of Pain”, dall’altro troviamo tante, troppe canzoni anonime e mediocri come “Everything Dies”, “No Resurrection” o “Becoming Dust” (da una rosa di dodici tracce per poco più di mezz’ora di durata). Suonando questo genere musicale, è difficile risultare noiosi al punto da costringere l’ascoltatore ad usare il tasto “skip”, ma i Carnal Forge a quanto pare ci riescono benissimo... se volete ascoltare death-thrash svedese di qualità, la scena è piena di nomi migliori a cui rivolgervi (e questa non è una novità). La perseveranza è una caratteristica sena dubbio positiva, ma qualcuno dica ai Carnal Forge che da sola non serve a niente...

Alessio Oriani


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