AFTER FOREVER - "Decipher"
(Transmission/Frontiers)

100/100

TRACKLIST: Ex Cathedra / Zenith / My Pledge for Allegiance (part 1) / Emphasis / Intrinsic / Monolith of Doubt / Estranged / Imperfect Tenses / My Pledge for Allegiance (part 2) / The Key / Forlorn Hope

Originale, intenso, passionale, poetico, coinvolgente... ovvero “Decipher”! Dopo aver stregato l’intera audience metallica europea un annetto fa grazie all’eccezionale “Prison of Desire”, gli olandesi After Forever tornano di nuovo sulla scena con il loro heavy-gothic metal sinfonico e poderoso, sempre incentrato sulle fantastiche vocals di Floor Jansen. I risultati di questo “Decipher” lasciano di stucco, ed infatti resta da chiedersi come faccia il giovane five-piece a ripetersi su simili livelli qualitativi ad una così breve distanza dal debut... senza girarci troppo attorno, stiamo parlando di un altro capolavoro. Stilisticamente, “Decipher” non aggiunge molto a quanto detto con “Prison of Desire”, ma questo non è motivo di critica per il fatto che giù sul debut la band si era dimostrata abile autrice di una musica ricchissima, di difficile catalogazione perché basata su numerose sonorità e disparati approcci compositivi. D’altronde è arduo migliorare qualcosa già perfetto in principio, e pretendere ancora qualcosa di più dagli After Forever sarebbe un atteggiamento da incontentabili. Va comunque detto che “Decipher” è un lavoro decisamente più omogeneo del suo predecessore, ma al tempo stesso un album capace di mettere davvero in mostra il sound della band con maggior personalità... se prima era infatti possibile fare dei paragoni con gli esordi di Nightwish e Within Temptation o coi Therion di “Vovin”, ora gli stessi raffronti appaiono vagamente fuori luogo. Come già accadeva in “Prison of Desire”, l’esecuzione tecnica è superlativa ed offre degli spunti interessanti soprattutto a livello ritmico, grazie all’utilizzo intensivo di controtempi e variazioni atti a rendere il tutto più accattivante e raffinato. Splendidi anche gli arrangiamenti, che mostrano una cura quasi maniacale per i dettagli e l’integrazione delle parti acustiche, pianistiche e di più originale estrazione... non c’è una nota fuori posto, e le orchestrazioni si stagliano in crescendo ora a fianco dei riff granitici, ora con l’ammaliante voce di Floor. A proposito delle vocals femminili, si nota un’esecuzione più energica, variegata e matura, che va di pari passo ad una maggior cura per il songwriting duettando perfettamente con il growling maschile (il quale fa ora eco a Mike Åkerfeldt degli Opeth). Rispetto al passato, c’è forse un miglior controllo delle pulsioni estreme (alcune delle tracce del primo disco avevano dei violenti stacchi di matrice death-black, ora ridotti a pochissimi episodi), ma non per questo “Decipher” deve essere considerato più debole o leggero... compromessi ed ammorbidimenti non ce ne sono, si tratta solo di un differente punto di vista alla materia trattata e poi basta ascoltare le sole “Estranged” o “My Pledge for Alliance II” per far rivivere l’aggressività del precedente lavoro. In un momento di simili tensioni politico-religiose, viene anche da chiedersi quale sia la posizione degli After Forever (sarà sicuramente un argomento cruciale in fase di intervista), da sempre impegnati nella denuncia delle infami condizioni di vita delle donne nel mondo musulmano, e non solo. Chiudere una recensione dicendo “correte a comprare questo disco” è sempre un po’ banalizzante, ma mai come in questo caso si dimostra una regola più veritiera ed imperante... per quanto mi riguarda, “Decipher” schizza prepotentemente nella Top Ten del 2001, e spero che succeda altrettanto a tutti voi.

Alessio Oriani


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