SODOM - "M-16"
(SPV/Audioglobe)

90/100

TRACKLIST: Among the Weirdcong / I Am the War / Napalm in the Morning / Minejumper / Genocide / Little Boy / M-16 / Lead Injection / Cannon Fodder / Marines / Surfin' Bird

Per chi non se ne fosse ancora accorto, gli storici thrashers Sodom sono tornati alla grande (dopo una parentesi opinabile negli anni novanta): non mi riferisco al nuovo disco, ma al grandissimo “Code Red”, album uscito ormai due anni fa e purtroppo ampiamente ed ingiustamente snobbato dal pubblico. Quel lavoro vedeva una band ringiovanita, di nuovo forte delle proprie capacità e pronta a rinverdire i fasti di dischi imperdibili come “Agent Orange” e “Tapping the Vein”... questo nuovo lavoro “M-16” ribadisce – in maniera assai più efficace – tutto ciò che i Sodom avevano già detto in quell’occasione, dimostrando una legittima superiorità senza però far pateticamente leva sulla propria carriera (ormai quasi ventennale, vi ricordo). Sul fatto che i Sodom siano un mito non si discute... insieme a Kreator e Destruction hanno influenzato – e continuano ad influenzare – innumerevoli band, fino al punto da divenire (involontariamente) in parte responsabili della genesi del black metal. Tuttavia anche loro di errori ne hanno fatti, specialmente negli anni scorsi, ma mettendo il tutto su una bilancia otteniamo un responso più che eccellente per la band di Tom Angelripper, la quale non si ferma e dà così vita al suo decimo full-length da studio. “M-16” è un concept album che tratta della guerra in Vietnam, tema già affrontato dalla band con lo stesso “Agent Orange” e questa volta supportato da un viaggio dei tre musicisti in Tailandia e Vietnam, tra visite a musei e vittime di guerra, giungla e tunnel sotterranei. Undici tracce (anzi dieci più una sorpresa) in cinquanta minuti letteralmente devastanti, per un album variegato che si configura come tra i migliori in assoluto della loro carriera. Ottimo il songwriting, zeppo di cambi di ritmo ed atmosfera sempre ben costruiti ed inseriti in uno sviluppo ottimamente controllato, frutto dell’enorme esperienza della band... ed ancora una volta un’esecuzione grezza e violentissima, permeata da passaggi in vecchio stile e sempre condita dalle vocals al vetriolo di Tom Angelripper. Un sound così familiare da far impazzire ogni fan al primo ascolto, ma forse troppo datato per destare interesse tra i più giovani (non che si debbano fare i dischi in funzione del pubblico, intendiamoci, ma il nome dei Sodom si meriterebbe davvero di essere sulla bocca di tutti) anche tenendo conto della produzione del tutto calda, fisica e a suo modo sporca... che differenza rispetto alle solite produzioni iper-cristalline e apparentemente devastanti che vanno tanto di moda oggi! Tra gli undici pezzi presenti, non ce n’è nemmeno uno di scarsa qualità o semplicemente fuori luogo, ma ciò non toglie che “Among the Weirdcong”, “Genocide”, “I Am the War”, “Lead Injection” e “Napalm in the Morning” siano le vere gemme del CD. Qualcuno forse bollerà questo disco come un’inutile e sterile riproposizione di roba già sentita e priva di originalità... ok, non si può negare che “M-16” sia un vero monumento all’iconoclastia, ma si di caso che se lo mettiamo insieme a “The Antichrist” e “Violent Revolution” otteniamo tre dei migliori dischi thrash degli ultimi anni! In vista dell’imminente tour triplo di Sodom, Destruction e Kreator, non ci sono assolutamente scuse... comprate anche questo disco e fatevi vedere al concerto, la presenza è a dir poco obbligatoria!

Alessio Oriani


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