TACTILE GEMMA - "Tactile Gemma"
(Season of Mist/Audioglobe)

85/100

TRACKLIST: Chimera / Creepy Crawlies / Blackberry Jam / Heal / Mellow Pillow / Through Your Eyes / Whiz / Serpentarium / Miss Loona's Speech / Quite Quiet / Deep (demo) / Come Eclipse (demo) / Blackberry Jam (demo)

Se non fosse stato per i nomi coinvolti e per l’etichetta discografica che lo produce, il disco dei Tactile Gemma non avrebbe mai potuto trovare spazio su queste pagine... e sarebbe stato un peccato, perché pur non trattandosi di heavy metal, stiamo parlando di uno dei lavori più coinvolgenti ed intriganti di quest’anno. I Tactile Gemma sono composti da Rune Sörgård (chitarra, samples ed effetti negli Atrox), il quale si occupa dell’intera parte strumentale ed elettronica, e dalle due sorelle Ann-Mari e Monika Edvardsen, che i più attenti di voi riconosceranno rispettivamente come vocalist di The 3rd and the Mortal ed ancora Atrox. La musica proposta dal trio non ha comunque nulla a che vedere con il doom-death dei primi e l’eccezionale gothic-dark dei secondi, bensì si tratta sostanzialmente di un trip-hop allucinato e disturbante, che distorce l’operato di mostri sacri quali Björk e Portishead in un’ottica più cupa, malata ed alienante. E’ impossibile dire se il ruolo primario spetti alla base musicale o alle parti vocali, perché a quanto pare si tratta di due componenti inscindibili, del tutto complementari ed indispensabili l’una all’altra come dei gemelli siamesi. A livello di atmosfere, i Tactile Gemma offrono delle immagini talmente sinistre e sofferenti da far impallidire gran parte delle heavy metal bands... ascoltate ad esempio “Through Your Eyes”, “Quite Quiet”, “Whiz” o “Blackberry Jam” (dei veri e propri incubi trasformati in musica) e ditemi se vi è capitato di provare simili sensazioni in un disco metal di recente pubblicazione... io non credo proprio. Va sottolineato che è comunque l’operato di Monika a rivelarsi fondamentale: se da un lato Ann-Mari ha un’impostazione più classica, tecnicamente migliore, è proprio sua sorella minore a dare quel tocco di sinistra paranoia, di sofferenza psicologica e di un malsano piacere, attraverso l’utilizzo di vocalizzi completamente indescrivibili, sulla scia di quanto fatto dagli inarrivabili Devil Doll (per quanto mi riguarda, il miglior gruppo italiano mai esistito) in dischi-capolavoro come “Dies Irae” ed “Eliogabalus”. Al di là dei fan delle sopraccitate band (metal e non), il debut dei Tactile Gemma è un lavoro che mi sento di consigliare anche a chi ha apprezzato le ultime evoluzioni di Arcturus ed Ulver, ma anche “If_Then_Else” dei The Gathering... con il leggero avvertimento che ora stiamo parlando di un album assai più intenso, elaborato, passionale, criptico ed anti-commerciale. Vi ripeto, non si tratta di un disco metal né di un prodotto di facile assimilazione, ma è impossibile restare indifferenti ad un simile esperimento musicale. Un consiglio: ascoltatelo al buio con le cuffie ad un volume esageratamente alto, per percepire le miriadi di suoni che si celano nei microsolchi del CD.

Alessio Oriani


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