ZEROMANCER - "Eurotrash"
(EastWest)

55/100

TRACKLIST: Doctor OnLine / Eurotrash / Need You Like a Drug / Chromebitch / Wannabe / Cupola / Send Me an Angel / Plasmatic / Raising Hell / Philarmonic / Germany

A quasi due anni di distanza dal precedente “Clone Your Lover” tornano i norvegesi Zeromancer (ex-Seigmen) con questo loro secondo full-length. Una band sconosciuta alla massa per l’inesistente distribuzione sul terreno italico e non solo (li ho infatti cercati insistentemente in quel di Berlino, ma risultavano sconosciuti), che proponeva un interessante mix di musica elettronica, new wave ed  atmosfere cupe ed eteree proprie del goth. Allo scioglimento dei suddetti Seigmen, si formarono gli Zeromancer, dopo un trasferimento temporaneo del campo base in quel di Los Angels, città dalla quale – secondo la loro bio – i nostri avrebbero assorbito quella giusta attitudine (sex, drugs & rock’n roll) per creare il loro nuovo sound. Ora, il loro esordio “Clone Your Lover” (non distribuito in Italia) non è che giustificasse molto questa cosa... si trattava di un disco decoroso ma nulla più, legato a sonorità solo lontanamente vicine ai Seigmen, se non per qualche pezzo più lento ed atmosferico. Infatti di base gli Zeromancer suonano, anzi suonavano, un innocente mix di electrogoth, new metal e synth pop. Un disco quindi simpatico, ascoltabile, ballabile nei goth club, ma pur sempre qualcosa che si può comporre anche senza dover sperimentare la vita losangelina, solo con i giusti ascolti. “Clone Your Lover” era tra l’altro un disco che di fronte agli standard europei in materia (piuttosto alti) faceva una mezza figura, sebbene fosse stato incensato dai più. Dopo questa doverosa (vista l’irreperibilità del materiale) introduzione, passiamo quindi all’analisi del nuovo “Eurotrash”... e beh, il titolo non è poi tanto distante dal contenuto! Sebbene, come potete vedere dal voto, io non stronchi totalmente il disco, non posso fare a meno di constatare la pochezza compositiva ed emotiva dei nuovi brani degli Zeromancer. Li salvo solo perché comunque, da un gruppo del genere, ci si può ancora attendere un disco dai contenuti impegnativi, ma dovrebbero almeno cambiare atteggiamento ed attitudine! In questo nuovo disco si salvano tre o quattro tracce (tra cui la title-track), mentre il resto delle canzoni – come avviene in molti dischi usciti sotto major – sono solo dei riempitivi. Però intendiamoci, gli Zeromacer hanno proprio abbassato il tiro... distorsione meno pesante, elettronica innocente, forti strizzatine d’occhio al new metal più pacchiano, ed anche i loro pezzi migliori si riducono a potenziali hit da classifica pop se non fosse che i ‘Mancer siano abbastanza al di fuori del giro di “quelli che contano” (e in generale mi sembra che siano fuori da parecchi giri!). “Eurotrash” è quindi un disco ben confezionato, dai forti ammiccamenti alla musica più commerciale e banale, ma gli Zeromancer travestono il tutto (anche a partire dalla loro immagine) come goth “impegnato”. Per quel poco che mi interessa, il limite di questi gruppi è proprio la loro immagine troppo sofisticata e leccata, così attenta ad inutili formalismi, estetismi ed orpelli vintage-avanguardistici che tanto stanno inflazionando le menti acerbe dei frequentatori delle electro-balere… mah, che vi devo dire? “Eurotrash” sarà pure carino, ruffiano, ma terribilmente inutile!

Andrea Flavioni


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