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Il
Giro d’Italia è giunto ormai in Adriatico entrando nella seconda parte.
La prima parte è stata caratterizzata dalle grandi smotorate. Tante le
tappe iniziate o concluse a motore, ad iniziare dal tappone che collegava
Cagliari a Anzio. Sembra che il vento e le perturbazioni vogliano seguire
la flotta dei G34 da lontano, iniziando a farsi sentire non appena le
barche cambiano località. Roma quest’anno è partita con intenzioni
serie, con dei nomi pesanti, su cui Mauro Pelaschier deve imporre la
propria esperienza. Il silenzioso talento del timoniere Gabriele Benussi
è abbinato all’esuberanza di Stefano Spangaro vero animale da
palcoscenico. E il compito del Mauro nazionale è proprio quello di
vegliare sui giovani velisti triestini aggiungendo quel tocco di saggezza
tipico di chi la sa lunga. Riva del Garda, la barca dei grandi nomi è
costretta ad inseguire. Forse i troppi cambi nel suo equipaggio non
permettono alla barca di Gianni Torboli di affiancare i romani nella
classifica generale. Lorenzo Bressani, Stefano Rizzi, Alberto Zagarella,
il giovane talento Alberto Bolzan si sono alternati in pozzetto sulla
barca gardesana, ma il girone d’andata premia chi, come Roma ha tenuto
lo stesso equipaggio il più a lungo possibile. Sostenitore n°1 di questa
teoria è proprio Vladimir Siamenau, il russo vero specialista dei Giri a
Vela. Timoniere di Milazzo ha sempre lo stesso equipaggio, tutto russo,
dall’inizio fino alla fine. Il suo secondo posto in generale conferma la
bontà della scelta organizzativa. Dietro i magnifici tre
troviamo.....Cagliari! La nostra barca con equipaggio della Scuola Italia
in Vela che si avvale della ormai classica collaborazione di Antonello
Ciabatti è quella che più di tutti ha stupito tutti. Negli altri anni i
nostri ragazzi sono stati capaci di compiere begli exploit con dei bei
parziali, rimasti purtroppo isolati. Quest’anno invece stanno regatando
come si deve regatare in un Giro a Vela: sempre nel gruppo di testa,
evitando i brutti scivoloni nella zona bassissima della classifica. Più
volte sul podio si sono comodamente insediati al quarto posto, davanti a
diversi teams preparati per la vittoria finale. La cosa che stupisce è
che riescono a stare al passo coi primi proprio nei bastoni, regate che
danno poco spazio alla fortuna, in cui i professionisti hanno poche
possibilità di sbagliare. Ora, Alessandro Masala, alla guida di Cagliari
in attesa del rientro di Antonello deve stare molto attento agli attacchi
di Genova, Fiamme Gialle e Forlì. Seguono con un po' di distacco Trieste
che ha pagato a caro prezzo l’assenza all’inizio di Branco Bercin, e
Messina, gemellata con Cagliari per la presenza dei ragazzi della SIV
guidata da Matteo Giannoni e Aurelio Bini. La presenza di Aurelio si è
fatta sentire in diverse occasioni concretizzandosi col terzo posto nel
bastone di Riposto. L’abbiamo vista protagonista in tante regate,
soprattutto nelle fasi iniziali, ma purtroppo alla lunga si è dovuta
arrendere alla tenacia dei professionisti o agli scherzi del fato come
nella Anzio-Casamicciola quando col terzo posto già in tasca si sono
visti beffati negli ultimi cento metri.
Ci
avviamo verso la parte calda del Giro col rientro di grossi nomi (Cian,
Bressani, Rizzi) e l’arrivo di Flavio Favini su Riva del Garda. Staremo
a vedere.....
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