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12.07.2004

Roma in testa e Cagliari quarta

Foto e chicche in allestimento

Il Giro d’Italia è giunto ormai in Adriatico entrando nella seconda parte. La prima parte è stata caratterizzata dalle grandi smotorate. Tante le tappe iniziate o concluse a motore, ad iniziare dal tappone che collegava Cagliari a Anzio. Sembra che il vento e le perturbazioni vogliano seguire la flotta dei G34 da lontano, iniziando a farsi sentire non appena le barche cambiano località. Roma quest’anno è partita con intenzioni serie, con dei nomi pesanti, su cui Mauro Pelaschier deve imporre la propria esperienza. Il silenzioso talento del timoniere Gabriele Benussi è abbinato all’esuberanza di Stefano Spangaro vero animale da palcoscenico. E il compito del Mauro nazionale è proprio quello di vegliare sui giovani velisti triestini aggiungendo quel tocco di saggezza tipico di chi la sa lunga. Riva del Garda, la barca dei grandi nomi è costretta ad inseguire. Forse i troppi cambi nel suo equipaggio non permettono alla barca di Gianni Torboli di affiancare i romani nella classifica generale. Lorenzo Bressani, Stefano Rizzi, Alberto Zagarella, il giovane talento Alberto Bolzan si sono alternati in pozzetto sulla barca gardesana, ma il girone d’andata premia chi, come Roma ha tenuto lo stesso equipaggio il più a lungo possibile. Sostenitore n°1 di questa teoria è proprio Vladimir Siamenau, il russo vero specialista dei Giri a Vela. Timoniere di Milazzo ha sempre lo stesso equipaggio, tutto russo, dall’inizio fino alla fine. Il suo secondo posto in generale conferma la bontà della scelta organizzativa. Dietro i magnifici tre troviamo.....Cagliari! La nostra barca con equipaggio della Scuola Italia in Vela che si avvale della ormai classica collaborazione di Antonello Ciabatti è quella che più di tutti ha stupito tutti. Negli altri anni i nostri ragazzi sono stati capaci di compiere begli exploit con dei bei parziali, rimasti purtroppo isolati. Quest’anno invece stanno regatando come si deve regatare in un Giro a Vela: sempre nel gruppo di testa, evitando i brutti scivoloni nella zona bassissima della classifica. Più volte sul podio si sono comodamente insediati al quarto posto, davanti a diversi teams preparati per la vittoria finale. La cosa che stupisce è che riescono a stare al passo coi primi proprio nei bastoni, regate che danno poco spazio alla fortuna, in cui i professionisti hanno poche possibilità di sbagliare. Ora, Alessandro Masala, alla guida di Cagliari in attesa del rientro di Antonello deve stare molto attento agli attacchi di Genova, Fiamme Gialle e Forlì. Seguono con un po' di distacco Trieste che ha pagato a caro prezzo l’assenza all’inizio di Branco Bercin, e Messina, gemellata con Cagliari per la presenza dei ragazzi della SIV guidata da Matteo Giannoni e Aurelio Bini. La presenza di Aurelio si è fatta sentire in diverse occasioni concretizzandosi col terzo posto nel bastone di Riposto. L’abbiamo vista protagonista in tante regate, soprattutto nelle fasi iniziali, ma purtroppo alla lunga si è dovuta arrendere alla tenacia dei professionisti o agli scherzi del fato come nella Anzio-Casamicciola quando col terzo posto già in tasca si sono visti beffati negli ultimi cento metri.

Ci avviamo verso la parte calda del Giro col rientro di grossi nomi (Cian, Bressani, Rizzi) e l’arrivo di Flavio Favini su Riva del Garda. Staremo a vedere.....