Scopriamo la Vela Latina
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Il mondo della Vela Latina è sempre stato un mondo un
pò a sè. E' una classe riservata agli specialisti, e molto spesso anche
i velisti più navigati sanno ben poco di questa classe. E' inutile negare
che da qualche anno sta passando un periodo in cui le polemiche a volte
prevalgono sugli avvenimenti in mare, però è anche verò che la bagarre
è sintomo di grande vitalità. Le due principali associazioni della vela
latina isolano rispondono alle nostre domande
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Vela Latina realtà sarda. Ma nelle altre regioni
cosa succede? La vela latina è molto diffusa in Sardegna perchè nella nostra regione i gozzi e le guzzette sono rimasti armati a vela latina e utilizzati fino agli anni settanta ottanta. Nelle altre regioni la diffusione del motore nel dopoguerra ha causato il disarmo di moltissimi scafi prima armati a vela. In tempi recenti anche in altre regioni (in particolar modo Liguria e Campania) si sta cercando di restaurare ed riarmare le vecchie imbarcazioni di legno.
Una specialità e diverse classi. Esiste un
monotipo? Quali sono le differenze? Esistono tante classi per vari motivi. Innanzitutto le diverse caratteristiche degli scafi (gozzi e lance). Quando il numero di partecipanti è divenuto molto elevato si è deciso di operare una suddivisione in base alle dimensioni, in modo da rendere anche più omogenee le caratteristiche delle imbarcazioni di ogni categoria. Esiste poi una classe monotipo, che compete in reale, ma non con le altre imbarcazioni delle altre classi in tempo compensato per la classifica generale. Questo perchè il primo esemplare della classe "Guzzetta" era stato ritenuto non conforme a dei criteri di costruzione tradizionale a cui devono sottostare tutte le barche partecipanti. In seguito a questa sentenza, si è deciso di creare con questa barca, appunto, una classe monotipo, che presto verrà anche riconosciuta a livello nazionale dalla F.I.V. non appena il numero degli esemplari raggiungerà le sei unità.
Stintino capitale della vela latina? O Carloforte? Stintino ha il merito di avere la flotta più numerosa di imbarcazioni armate a vela latina, e questo è innegabile. Altro merito è quello di aver conservato la tradizione di questo armo fino ai primi anni ottanta, ancora prima che iniziasse una nuova era, questa volta sportiva, per gozzi e lance. Purtroppo a Stintino non sono più presenti maestri d'ascia che costruiscono, ma il Comune sta organizzando dei corsi di carpenteria per avvicinare i giovani alla costruzione di imbarcazioni secondo le tecniche tradizionali. Inoltre, fatto importante, la vicina Porto Torres ha tre carpentieri in piena attività. Carloforte ha sicuramente una grande tradizione marinara, una numerosa flotta di vele latine, nonché alcuni maestri d'ascia in attività. A mio avviso però non ci si deve chiedere se sia Stintino o un altro luogo la capitale della vela latina. La capitale deve essere considerata la Sardegna tutta.
Il Trofeo del Presidente della Repubblica è sempre stata la regina delle manifestazioni della classe. In questi ultimi anni ha subito una leggera flessione come numero di partecipanti. Perchè? I numeri parlano chiaro: fino al 2001 il numero di iscritti è sempre stato in crescita. Nel 2002 è iniziata una inversione di tendenza. Il Comitato Organizzatore della Regata della Vela Latina ha di volta in volta arrecato motivazioni diverse. Per esempio le avverse condizioni metereologiche nei giorni antecedenti l'evento. Se nel 2002 ciò ha in qualche modo rispecchiato la realtà, nel 2003 la causa è stata l'incertezza legata ai posti barca per gli scafi ospiti, vista l'assenza del CNT nel Comitato Organizzatore. In aggiunta a ciò il fatto che l'accoglienza e la qualità dell'ospitalità dell'anno precedente fosse insufficiente (la motivazione ufficiale è l'inadeguatezza dei contributi pubblici). Infine una serie di errori e incapacità del Comitato Organizzatore nel gestione dell'evento, la creazione delle classifiche e nell'attribuzione dei premi. Ciò ha portato nel 2003 ad un numero di barche presenti in mare di circa 45.
Quest'anno il primo Campionato Italiano di classe. Perchè una regata così importante è andata in concomitanza con la storica regata di Stintino? Si può fare qualcosa per evitare in futuro simili disguidi? Sicuramente molto si potrà fare in questo senso se ci sarà un esame di coscienza da entrambe le parti. Aldilà di ciò che si è scritto e sentito, molto è stato fatto per gli eventi di quest'anno, senza riuscire a trovare un accordo. Devo dire che il fatto più ridicolo della vicenda sia l'ipocrisia dei gemelli Ajello, che in Gennaio e Febbraio hanno rifiutato due successive proposte di collaborazione da parte del comune di Stintino per realizzare un unico grande evento, viste le lamentele degli armatori nei confronti della manifestazione del 2003. Poi gli Ajello hanno cambiato idea, ma ciò è avvenuto soltanto nei giorni immediatamente precedenti all'evento. Ormai era tutto già pronto. Inoltre gli Ajello si sono lamentati di essere stati abbandonati dalla FIV. Ma questa è la politica della federazione: non appoggiare tutti quelli eventi che sono stati privatizzati dagli imprenditori, come ad esempio il Giro d'Italia a Vela o la Tiscali Cup. Gli Ajello hanno registrato il marchio "Regata della Vela Latina", hanno fatto loro un evento che era prima di tutto di Stintino e degli armatori, e hanno preteso di fare tutto ciò con soldi pubblici. Se poi sono rimasti soli, non se ne lamentino. Altra argomentazione inconfutabile è che il Campionato Nazionale di Vela Latina non era altro che La regata di Stintino. Infatti tutte le edizioni fino al 2001 erano state organizzate dal CNT. In seguito l'organizzazione è stata spostata verso lo Y.C.Sassari e la A.Ve.La. Tradizionale. Nel 2004 il CNT ha riorganizzato una grande manifestazione, con l'appoggio determinante del Comune di Stintino e dell'A.I.Ve.L., con un nuovo nome e un nuovo Comitato Organizzatore. Ma in realtà era la solita regata di vela latina, tradizionalmente organizzata a Stintino nell'ultimo fine settimana di Agosto. Le barche presenti in mare dimostrano questo assunto: 56 per il Campionato Nazionale, e circa 20 per entrambe le prove dell'altra manifestazione.
Qual'è il futuro della Vela Latina? Cosa si può
fare, cosa bolle in pentola? Non credo che ci siano grandi novità per il futuro. L'A.I.Ve.L, unica associazione di vela latina riconosciuta a livello federale, ha intrapreso nel 2001 un nuovo ciclo. Il sempre maggior numero di soci armatori sono la miglior verifica che si sta lavorando bene. Il regolamento di classe viene talvolta criticato, ma c'è la consapevolezza che si deve lavorare per completarlo e migliorarlo. Questa è una delle sfide più interessanti per l'associazione.
Sarà possibile una collaborazione tra le varie
Associazioni di Vela Latina? Negli ultimi anni sono nate molte Associazioni di Vela Latina, forse troppe. Molte sono realtà locali, come quelle di Alghero, Porto Torres ed Olbia, nate per avvicinare gli armatori, creare un movimento organico, organizzare eventi e regate. Queste associazioni sono però nate in armonia con l'AIVeL. Esistono anche associazioni che hanno gli stessi scopi dell'AIVeL, ma che non sono riconosciute dalla FIV. Trovare una collaborazione tra l'AIVeL e queste associazioni non sarà facile, ma forse non avrà senso. Il tempo ci dirà se l'associazione di classe AIVeL renderà superflue le altre associazioni.
Saluti responsabile di www.velelatine.it
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Ormai la vela latina non è più una realtà
solamente isolana: Campania e Liguria da tempo hanno riarmato una
propria flotta di grande interesse storico mentre in Toscana ed altre
regioni qualcosa si sta muovendo, sul piano internazionale poi
esistono realtà paragonabili a quella della Sardegna: AVeLa, grazie
anche alla dislocazione delle tappe del Vela Latina Circuit,
sta seguendo con attenzione ed incoraggiando tutti gli sviluppi del
ritorno alle tradizioni marinare sulla penisola ed ha dato
vita, insieme ad altre realtà importanti del settore, all'Unione
Italiana Vele Tradizionali (UNIVET) che, sotto l'egida del C.O.N.I., si
propone di unire tutti gli appassionati di vela latina e non solo, a
livello nazionale.
Una specialità diverse classi.
Esiste un monotipo? Quali sono le differenze?
L' attività di AVeLa è
orientata a salvaguardare gli scafi tradizionali nati dall'arte tutta
empirica e non progettuale dei maestri d'ascia: la suddivisione in sei
classi tradizionali è nata dall'esperienza della Regata Vela Latina e
del Vela Latina Circuit. Da questo punto di vista il monotipo potrebbe
sembrare un controsenso dal momento che lo scafo artigianale, come tutte
le cose fatte a mano, è per definizione un pezzo unico. I monotipi sono
da prendere in considerazione, a nostro parere, solamente quando
rispettino rigorosamente i tipi tradizionali ed i parametri del
Regolamento e Norme di Ammissione. Esiste l'eccezione della classe
"Guzzetta" nata su progetto specifico, tuttavia essa non ha
aperto la strada, finora, ad ulteriori categorie similari.
Stintino capitale della vela
latina? O Carloforte?
Stintino ha conquistato quest'appellativo
grazie al fatto di aver aperto la strada, sin dal 1983 con la 1^ Regata
Vela Latina, alla riscoperta di questo antichissimo armamento: Tuttavia
questo fatto, di per sè incontestabile, non è l'unica ragione per cui
si parla di Stintino come una piccola capitale: in realtà la
politica del Comitato Organizzatore è stata sempre quella di fare di
Stintino il luogo di incontro di tutte le flotte e le realtà della vela
latina prima sarda e poi internazionale, nella convinzione che solamente
tutti insieme si poteva dare vita ad un evento eclatante che facesse
conoscere il fenomeno anche al di fuori della cerchia degli addetti ai
lavori. Questa strategia ha sinora funzionato, per chi ha l'intelligenza
di capirlo la Regata Vela Latina serve ed è servita a promuovere tutte
le marinerie e le flotte che vi partecipano: le ristrette logiche di
campanile non pagano, creano solamente un danno d'immagine. Carloforte,
Alghero, La Maddalena, Porto Torres e tanti altri porti meritano
di diritto un posto nel mondo delle tradizioni e della storia marinara
del nostro paese, tuttavia potranno essere valorizzate come meritano
solamente se non ricorreranno alle tentazioni di una forzata
contrapposizione. Certo, ormai i tempi sono maturi perchè il mondo
della vela latina non abbia più un solo punto di riferimento: noi per
primi abbiamo tentato negli anni passati la carta del Circuito per
aggregare e promuovere le varie regate della Sardegna ma
tuttavia essa, dopo una prima richiesta di adesione, non è stata
poi accettata dagli organizzatori delle varie regate. Nella
penisola invece abbiamo una lunga serie di adesioni e di richieste per
le prossime edizioni del Circuit: abbiamo notato in questi anni che fra
la Sardegna ed il resto del mondo vi è sempre una forte differenza di
vedute, principi, comportamenti, mentalità: siamo poi sicuri che
solamente noi sardi siamo nel giusto e tutti gli altri sbaglino? o non
corriamo invece il rischio che la Costa Azzurra o altre regioni
costiere, approfittando delle contese di campanile nostrane, possano
in tempi non troppo lunghi far dimenticare il primato della Sardegna
nella riscoperta della vela latina?
Il Trofeo del Presidente della
Repubblica è sempre stata la regina delle manifestazioni della classe.
In questi ultimi anni ha subito una leggera flessione come numero di
partecipanti. Perchè?
La prima flessione è stata determinata
dall'introduzione, nel corso della ventesima edizione, dell'obbligo di
tesseramento FIV per ciascun membro degli equipaggi, che ha suscitato
numerose proteste e defezioni, a causa soprattuto dei costi e delle
formalità necessarie: la Regata Vela Latina infatti, per la maggior
parte dei partecipanti, rappresenta un fatto assai più culturale e
"turistico" che competitivo, dunque gli equipaggi si formano
anche all'ultimo momento fra amici e parenti che si iscrivono il giorno
prima della partenza. L'anno passato a questo problema si è aggiunto il
fatto che il Circolo Nautico Torres ha ritirato all'ultimo
momento, e dopo una collaborazione che durava ininterrotta dal 1987,
la disponibilità degli ormeggi per le imbarcazioni in trasferta
mediante un fax inviato ai circoli sardi, fax che ha determinato
ulteriori defezioni: in realtà gli ormeggi sono stati reperiti
ugualmente e la partecipazione è stata nutrita, ma il Comitato
Organizzatore non è stato informato in nessun modo dell'iniziativa
del Circolo e dunque ha potuto rimediare solo tardivamente allo
sconcerto che essa ha suscitato. Alla luce di quanto accaduto quest'anno
con l'organizzazione del campionato nazionale il comportamento del
Circolo Nautico Torres appare come un palese quanto preventivo
tentativo di boicottaggio della Regata Vela Latina, proprio allo scopo
di sminuire la manifestazione provocando il calo dei suoi partecipanti.
Quanto alle tesssere FIV a cominciare da
quest'anno non sono più obbligatorie: sono state sostituite da quelle,
assai meno care, dell'ASC (Ass. Sportive Confindustria) ente di
promozione sportiva affiliato al CONI.
Quest'anno il primo Campionato Italiano di classe. Perchè una
regata così importante è andata in concomitanza con la storica
regata di Stintino? Si può fare qualcosa per evitare in futuro simili
disguidi?
La Regata Vela Latina si svolge ininterrottamente dal 1984 nell'ultimo
fine settimana di agosto: tutti sono a conoscenza di questo fatto
anche perchè la manifestazione ha conquistato in quelle date un posto
di rilievo nel calendario internazionale dei raduni di imbarcazioni
classiche e tradizionali. Nel mese di Febbraio 2004, del tutto ignari
della novità, abbiamo ricevuto dalla III zona FIV il
calendario delle regate nel quale era indicato un inedito campionato
nazionale classe vela latina nelle stesse date e nello stesso luogo
nel quale lo stesso calendario ha sempre inserito Il Trofeo Presidente
della Repubblica. Sono poi seguite una serie di ingiunzioni a spostare
la data della Regata Storica (a quando? stante l'affollamento del
calendario rimanevano liberi i mesi di ottobre e novembre...) condite
da minaccie di sanzioni ed indebite ingerenze nei procedimenti
amministrativi che spettano alle competenti autorità. Abbiamo cercato
mediante diverse proposte scritte di trovare una via ragionevole di
conciliazione di entrambe le iniziative ma nè a queste nè alle
logiche domande poste da stampa e televisione la FIV si è mai degnata
di rispondere se non con un imbarazzato silenzio. Ciascuno può trarre
da sè le proprie conclusioni: naturalmente la Regata storica ha avuto
luogo nella data canonica con grande successo di partecipazione
locale, nazionale ed internazionale (ospite d'onore la città di San
Francisco, accanto a Francia, Spagna, Tunisia e diverse marinerie
nazionali), tuttavia un tale atto di arroganza da parte federale,
pessimo modo per inaugurare i campionati di vela latina, non è
servito ad altro che a dividere in modo odioso armatori ed equipaggi:
non è certamente questa la maniera di agire nell'interesse della vela
latina e neanche della vela in generale. Non si è trattato dunque di
un disguido, ma di un intenzionale boicottaggio che ha calpestato, fra
l'altro, il prestigio dei riconoscimenti che le massime istituzioni
dello Stato avevano in passato conferito, attraverso la Regata, al
mondo della vela latina: Per il futuro certamente si possono
coordinare le varie iniziative, da parte di AVeLA vi è la massima
disponibilità, purchè sussista il rispetto per quanto si è fatto a
partire dal 1983, ed una forma di correttezza elementare che sinora,
ci sembra, è mancata.
Speriamo dunque che questa vicenda possa dare da
riflettere, una volta tanto, ai dirigenti della III zona che
l'hanno gestita così maldestramente usfruendo di una sorta
di delega in bianco da parte degli organismi nazionali.
Qual' è il futuro della Vela Latina? Cosa si può fare, cosa
bolle in pentola?
Noi crediamo che il futuro stia sempre più nella valorizzazione
storica e culturale della vela latina: infatti questa è stata la
scelta che ha pagato in passato e continuerà a costituire un fatto
originale e degno di nota anche in futuro. Nei nostri programmi vi è
l'allargamento ad altre nazioni (oltre alle attuali tappe francesi ed
italiane) del Vela Latina Circuit inteso non nella forma troppo
riduttiva di un "campionato" ma come una stagione di raduni
e appuntamenti di varia natura dedicati a valorizzare storia
e tradizione delle nostre marinerie. All'interno del
Circuito nuove ed importanti iniziative sono in cantiere in
collaborazione con importanti realtà nazionali ed internazionali ma
adesso è un pò presto per parlarne.
Sarà possibile una collaborazione tra le varie Associazioni
di Vela Latina?
Collaboriamo ormai da tempo con ottimi risultati con decine di realtà
culturali, circoli e associazioni più o meno noti e prestigiosi in
tutto il Mediterraneo ed anche oltre ed abbiamo costituito un Comitato
Internazionale il cui scopo è quello di fare della vela latina
un simbolo di unione e solidarietà fra le comunità litoranee del
Mare Nostrum. Per quanto riguarda la nostra isola abbiamo sempre
dimostrato la massima volontà di collaborare, riteniamo tuttavia che
tali rapporti diano i loro frutti quando nascono dalla reale volontà
di più di una parte in causa, altrimenti restano le classiche voci
nel deserto.
Qualcuno, in Sardegna, ha pensato in questi anni che bastasse
rifugiarsi sotto un ombrello "ufficiale" per poter alzare la
voce e pretendere di imporre agli altri delle scelte aprioristiche:
le cose stanno diversamente, il bello del nostro mondo è che esso
raccoglie tante diversità che vanno rispettate perchè rappresentano
una ricchezza e non possono essere viste con fastidio.
La 23^ Regata Vela Latina è in programma a Stintino dal 26 al 28
agosto 2005: vorremmo che ritornasse davvero la manifestazione di
tutti come è stata sino all'anno scorso e siamo senz'altro
disponibili ad un confronto con chiunque,a cominciare dalla FIV e
dall' AIVeL, voglia collaborare alla riuscita di questo evento.
Ringrazio Sailingsardinia.com per averci dato la possibilità di
esprimere le nostre idee ed il nostro punto di vista
sull'argomento.
Piero Ajello
Presidente Associazione Vela
Latina Tradizionale (AVeLa)
e Comitato Organizzatore Regata Vela Latina
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