Ecco il resoconto di Giandomenico Murru
MUMMY TWO CHIUDE IL
CIRCUITO AL TERZO POSTO
La
complessa e delicata alchimia che fa di una regata un successo è composta
da tali e tanti elementi, alcuni anche solo inconsciamente avvertiti, che
intervenire con efficacia quando
il meccanismo si inceppa non è sempre cosa agevole.
È
questa la situazione che Mummy Two, dopo le non esaltanti prestazioni
della penultima tappa a Cala Galera, si è trovato a dover fronteggiare a
Marciana Marina, nell’appuntamento di chiusura del Circuito Italiano
2004.
Sul
nostro Mummy pesavano difficoltà di formazione, con defezioni dell’ultim’ora,
ma soprattutto un calo di concentrazione e lucidità, oltre ad un
inspiegabile e preoccupante ridimensionamento delle nostre prestazioni
nelle andature portanti, finora eccellenti. Unica nota positiva la velocità
di bolina, ormai ottima anche con vento teso.
La
situazione di classifica alla vigilia vedeva al primo posto Parimor Thule
(Montefusco-Ivaldi), ormai quasi matematicamente campione dopo la super
prova offerta a Cala Galera, e al secondo posto ex aequo Enfant Terrible
(Tommaso Chieffi) e Mummy Two.
A
Marciana Marina, amena località dell’isola d’Elba, il campo di regata
si è confermato non all’altezza delle bellezze naturalistiche della
zona; i 13 Mumm presenti infatti hanno dovuto fare i conti con
onde fastidiose e venti estremamente variabili per intensità e
direzione, ciò che ha condizionato, insieme ad un comitato di regata
secondo noi non sempre all’altezza, lo svolgimento delle regate.
Prima
giornata e per Mummy Two gravi difficoltà. La prima prova viene
vanificata da una colpevole disattenzione tattica mia e di Roberto che,
nella concitazione dei primi minuti
di bolina, dopo una non eccellente partenza, ci porta a ritardare la prima
virata; alla fine del primo giro siamo giustamente nelle retrovie. A
destra nella seconda bolina e la gara pare riaprirsi a nostro favore, ma
l’illusione è effimera perché un nuovo e consistente salto di vento a
sinistra ci conferma un misero decimo posto.
Seconda
prova, vento 16 nodi da 290°. Tanta voglia di riscatto si concretizza in
una bella partenza in boa che ci colloca
dopo bolina e poppa in terza posizione. Qui gli dei della vela ci
danno i primi segnali che non è il nostro momento: il fiocco
nell’issata esce dallo strallo e, anche a causa di una non ottima
gestione dell’emergenza, chiudiamo la regata mestamente ultimi.
Ultima
regata della giornata con vento da 15 a 21
nodi da 300°. Bella partenza e primo giro secondi, poi nella poppa
veniamo infilati, di pura velocità, da un paio di barche, mentre un
problema al tangone ci condiziona non poco nelle strambate. Comunque
riusciamo a tener duro e finire terzi.
A
questo punto la classifica del circuito vede Parimor ormai irraggiungibile
a 72 punti, Enfant Terrible tranquillo a 99, noi a 114 incalzati da
Marachella (120) e Kismet (orfana di Francesco Bruni, a 125).
Seconda
giornata e la solita onda gigante con
vento instabile consentono la disputa di una sola regata, vinta da
Calvi davanti a Parimor, che si aggiudica così con una giornata di anticipo il Circuito italiano 2004.
Noi chiudiamo la prova ottavi e dopo un tentativo di seconda prova (50
minuti per mezza bolina prima che la giuria, prima sollecitata via radio
dai concorrenti e poi messa di fronte al fatto compiuto dal ritiro
simultaneo di tutti i Mumm, si decidesse per l’annullamento) tutti a
terra.
La
battaglia per il terzo posto è rimandata quindi all’ultima giornata,
con il secondo ormai saldamente nelle
mani di Tommaso Chieffi.
Domenica
prima prova con vento forte da 310° e relativa onda. Il comitato di
regata prepara una linea di partenza da optimist e con un grosso buono in
boa. Dopo due richiami generali e varie collisioni, spunta la fatidica
black flag, che nella successiva partenza miete una vittima, Mummy Two,
colpevole di non essersi saputa difendere da una condotta aggressiva di
Parimor, già campione ma non sazio. Vince Dangerous but fun, con Paolo
Cian alla tattica, unico acuto della barca monegasca in una tappa da
dimenticare.
Terzo
posto nel circuito sempre più in bilico, e nella successiva regata, con
vento debolissimo da 70°e residue onde lunghe da maestrale, tutto è in
gioco tra noi, Marachella, Kismet e Calvi racchiusi in una manciata di
punti. Dopo una prova interminabile e l’ultima bolina pressoché nella
bonaccia chiudiamo settimi ma davanti ai diretti avversari e così il
podio è salvo.
Il
bilancio di questo Campionato può essere senz’altro positivo, anzi
eccellente nella prima parte della stagione (disattenzioni di stazza
escluse), con qualche rammarico e cedimento di condizione nelle ultima
tappe, ma siamo fiduciosi che un pò di riposo ci consentirà di
presentarci a settembre a Rimini per la Coppa Italia con lo smalto dei
tempi migliori.
Un
affettuoso grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questa avventura
e onore a Parimor Thule per la splendida e meritata vittoria.
Ciao
a tutti. Giandomenico
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