Dal 8 al 15 agosto si
è svolta nelle acque di Hayama, a poca distanza da Tokio, la Kyorin Cup
2004 Ioda Asian Sailing Championship, regata valida come campionato
continentale asiatico classe Optimist. Ad essa hanno partecipato i team di
tredici stati asiatici più, come ospiti, rappresentanti delle nazionali
Italiana e degli Stati Uniti. Il team italiano formato da me, portacolori
dello Yacht Club Cagliari, Valentino Valacchi di Antignano, Giacomo
Sabatini di Porto S. Giorgio, Jacopo Plazzi di Ravenna, Ludovica Misso di
Ostia e il tecnico Marcello Turchi.
Partiti da Roma il 6
dopo un lunghissimo volo di 12 ore tra film videogiochi e letture siamo gunti a Tokio all’aeroporto di Marita, una
volta ritirati i bagagli abbiamo preso un autobus che ci ha portati ad
Hayama in due ore. Al circolo ci hanno consegnato le barche e
l’alberatura ancora da stazzare. Nelle misurazioni delle vele
abbiamo trovato degli intoppi per quanto riguarda i numeri velici che ci
hanno arrecato seri problemi( io non ho potuto usare una vela che
preferisco con condizioni di poco vento).
Intontiti dal fuso
orario, 7 ore avanti rispetto all’Italia siamo tornati in albergo per
riposarci.
L’indomani regata
di prova con vento medio forte dove sono riuscito a d ottenere un primo e
quarto classificandomi primo;
ciò mi ha fatto ben sperare per i giorni successivi.
La musica è invece
cambiata: poca aria e molta onda, il gruppo dei concorrenti(almeno i primi
40) hanno mostrato di essere molto forti: condizioni che mi hanno permesso
di finire le 11 regate al 16° posto, anche se ogni tanto riuscivo a fare
qualche bel piazzamento.
Soddisfacente la
prestazione del team:quarti nelle regate a squadre disputate;Valentino
Valacchi è riuscito ad arrivare primo grazie alla sua continuità, ancora
davanti a me Giacomo Sabatini (Caccola)al 13° posto per quanto riguarda
le individuali;
Grande esperienza sia
dal punto di vista tecnico che personale. Bellissima la vita in comune con
coetanei dei diversi paesi come anche la visita a Tokio concessaci in un
giorno di pausa.
Un grande
ringraziamento alla Fiv e in particolare a Marcello Turchi, allo Yacht
Club Cagliari e a tutti quanti hanno contribuito alla mia partecipazione
facendomi vivere questa bellissima esperienza.
Ciao a tutti Giovanni
ndr:
Giovanni per non morire di fame ha dovuto imparare ad usare le famose bacchette
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