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02.10.2000

Cian Campione Italiano Match Race, Pardini 5°

Roberto Pardini non è riuscito a bissare il terzo posto del 1999

 

Nella bellissima cornice del golfo di Portoferraio, isola d’Elba, si sono svolti dal 27 al 30 Settembre i campionati italiani match-race 2000. Dieci gli equipaggi qualificati sulla base della ranking list mondiale ISAF della specialità, selezione che ha garantito una competizione di alto livello. I timonieri presenti erano: Cian , il campione 1999 Ferrarese, Montefusco coadiuvato alle scotte da Stefano Rizzi reduce da Luna Rossa, il ravennate Simoncelli, il palermitano D’Amico, la testimonial TIM Cristiana Monina, Giannoni, Mazzoni, il tosco-sardo d’adozione Roberto Pardini supportato dal tailer cagliaritano Giandomenico Murru e dal prodiere Franco Giovannini da Pistoia; assente dell’ultim’ora il triestino Benussi. La formula prevedeva un girone all’italiana con i primi quattro qualificati per le semifinali e finale al meglio delle cinque regate.

La prima giornata vedeva un Pardini determinato, che dopo aver vinto i primi due match conduceva nella terza regata la sfida contro Montefusco, che però a causa del vento quasi assente veniva annullata. Il giorno successivo Pardini Montefusco di nuovo di fronte, ma stavolta quest’ultimo risolveva a proprio favore il match in virtù di una buona partenza.

Il tosco-sardo si rifaceva con i due più malleabili avversari successivi, Mazzoni e Giannoni, ma era atteso da tre regate decisive ai fini della qualificazione. Paolo Cian e Roberto Ferrarese dopo sfide molto incerte avevano ragione di Pardini, cui restava un’ultima possibilità per agguantare l’ultimo posto per le semifinali, battere l’aggressivo Simoncelli che prima del volo finale del girone aveva lo stesso punteggio. Purtroppo Pardini, dopo aver difeso egregiamente il lato sinistro della linea di partenza, nel lanciarsi di bolina toccava la boa di partenza incorrerendo in una penalità, che il lieve vantaggio accumulato durante la regata non gli permetteva di svolgere.

Qualificati per le semifinali erano quindo Cian, Ferrarese, Montefusco e Simoncelli.

In finali si sono disputati il titolo italiano 2000 Paolo Cian ed il suo equipaggio delle Fiamme Gialle (2-0 in semifinale a Montefusco) e Roberto Ferrarese, campione uscente con il suo equipaggio del Magic Sailing Team (2-0 a Simoncelli).

Con una certa facilità Paolo Cian si è laureato campione italiano battendo con un secco 3-0 il pur quotato avversario.

Buona l’organizzazione della manifestazione, a cura del Circolo Velico Marciana Marina, che ha messo a disposizione sei fiammanti J 22 garantendo quindi la perfetta equivalenza delle imbarcazioni. Unica nota deprecabile la totale mancanza di cibo sulla barca isola, cosa che ha messo a dura prova tutti i partecipanti.

 

 

 

04.06.2000

Nulla può Pardini contro i grandi della vela

 

Un’inizio duro e un crollo nel finale. Così si può sintetizzare la prestazione di Roberto Pardini contro i bigs della vela mondiale.

 

Nel primo match subito contro Gilmour (n°1 al mondo nel match race) una partenza da manuale porta subito in testa il nostro eroe. Poi le manovre, un equipaggio con cui Roberto non era mai uscito prima, e Gilmour prende quei pochi metri di vantaggio che gli serviranno per aggiudicarsi lo scontro.

Secondo match, contro la "leggenda": Russell Coutts.

In partenza il neozelandese dà una penalità a Roberto, il quale senza farsi intimorire continua la sua regata prendendosi un bel vantaggio. Alla fine della seconda bolina il margine su Coutts gli consentirebbe di effettuare la penalità, ma Pardini ha paura di fare tutta l’ultima poppa affianco al temibile avversario. Decide di fare la penalità all’arrivo.

L’atmosfera intorno ha qualcosa di surreale: c’è un silenzio pesante. Tutti sono strabiliati dal vedere un tal Roberto Pardini, impresario, battere il timoniere di New Zealand, la barca vincitore della Coppa America. Le telecamere lasciano gli altri incontri e si dirigono a riprendere questo evento.

Ma in poppa il re della Coppa America guadagna qualche metro, e quando Roberto sconta la dannata penalizzazione, si infila nel traguardo giusto un metro davanti al nostro timoniere facendo tornare tutti, regatanti e spettatori, alla dura realtà.

Dopo il match, Russell, sempre molto riservato, gli si avvicina per fargli i complimenti e, guerdandolo bene, sembra riconoscere in lui una persona già vista. "Oh Yes! You were on Shardana when I was the skipper". Sì, si erano conosciuti ai tempi di Shardana, quando la barca sarda faceva tutto il circuito dei One Tonner.

Dopo questo scontro arriva Nicola Celon, fresco di qualificazione all’Olimpiade col Soling, a sfidare Pardini. Anche quì una sconfitta di pochi metri, che dà inizio al crollo psicologico.

Infatti, viste le prestazioni contro i bigs, ci si aspettava qualcosina in più da Roberto, ma un crollo, che lo stesso Roberto non sa' a cosa attribuire (si pensava alla gamba ancora dolorante) lo ha portato a perdere tutti gli incontri.

Ma sentiamo cosa ci racconta Roberto.

Roberto: Botte da orbi ragazzi! Dopo i primi match contro Coutts e Gilmour pensavo di poter fare bene, ma poi sono crollato. Non sò, forse la gamba... Ma no! Anche in altre regate ero un po' dolorante ma non ha influito più di tanto.

Come ti sono sembrati gli avversari?

R: Russell Coutts è molto più forte di quello che ho visto in televisione. Qui a Rimini non ha perso un incontro! Li ha "cosati" tutti, anche quando aveva una barca un po' più lenta. Prima pensavo che Cayard fosse il più forte in assoluto, ma ora penso che Coutts sia una vera macchina da Match Race. Anche il suo equipaggio era fortissimo. Avevano una tecnica incredibile che in virata gli faceva guadagnare parecchi metri. Facevano virate con rollio con una sincronizzazione che si vedeva era stata acquisita in anni e anni di regate insieme.

Come valuti quest’esperienza?

R: Entusiasmante. Son rimasto molto impressionato nella sfida contro Russel Coutts quando eravamo avanti. Tutto il pubblico è rimasto ammutolito. C’era nell’aria una tensione che potevi toccare con mano. Poi mi ha fatto piacere quando dopo la regata è venuto a farmi i complimenti e si ricordava di quando regatava con Shardana.

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