Ecco i comunicati stampa ufficiali
Con lo Zenith Day
conclusa a Porto Cervo la Loop Baltic Cup. Ops
3 vince Trofeo Challenge.
Ikarus al
terzo posto.
Vento
medio leggero da grecale (5/6 nodi) per lo Zenith Day, giornata
conclusiva della Loop Baltic Cup, , la regata di cantiere della Baltic
Yachts of Finland.
Viste le condizioni meteo il comitato di regata ha scelto un percorso a
bastone di 10 miglia, 5 lati di due miglia ciascuno, posizionato nello
specchio d'acqua antistante Porto Cervo.
Nella giornata che ha concluso la manifestazione la vittoria in tempo
reale è andata a "Ops 3" dell'armatore romano Massimo
Violati, mentre l'elegante Baltic 60 del perugino Enzo Briziarelli è
stato squalificato per partenza anticipata pur avendo guidato la flotta
per tutta la durata della regata., La prova odierna si è dimostrata
particolarmente tecnica sia per il tipo di percorso che per le
condizioni meteorologiche: secondi e terzi sulla linea d'arrivo sono
stati rispettivamente "Ikarus", che oggi imbarcava anche la
signora Linda Giuva, moglie dello skipper onorevole Massimo D'Alema, e
"lo svizzero "Nashorn". La vittoria in tempo compensato
è stato oggi prerogativa di "Bolero" il Baltic 38DP di
Vincenzo Cirillo, seguito da "Ops 3" e "Ikarus".
Confermata la vittoria della Loop Batic Cup 2000 per il team di "Ops
3" che in questo modo di aggiudica il trofeo challenge relegando in
questo modo alla posizione d'onore e al terzo posto rispettivamente
"Bolero" e "Ikarus" che hanno concluso a pari
punteggio. "Bolero" pur avendo lo stesso punteggio nella
classifica finale ha conqiuistato il posto d'onore avendo ottenuto un
miglior piazzamento nell'ultima prova. "Luna verde" lil più
piccolo Baltic in Gara (baltic 33) di Andrea Corrado migliora
sensibilmente la sua classifica finale, dopo l'avaria del timone nella
penultima prova che lo aveva costretto al ritiro, e termina al 9° posto
della classifica finale.
Nelle classifiche di classe la vittoria è andata a "Bolero"
nella classe A, allo svizzero Gordon's" di Jurg Koenig e nella
classe C a "Ops 3". I vincitori sono stati premiati con le
spledide coppe in argento messe in palio dalla gioiellleria storica di
Firenze Fratelli Piccini e con i prestigiosi orologi Zenith, il modello
Chonomaster El primero al vincitore della classifica overall e i modelli
Port Royal V Elite ai vincitori di ogni singola classe.
L'appuntamento per la prossima edizione della Loop Baltic Cup è fissato
fra due anni.
Lo sponsor ufficiale della Loop Baltic Cup è la società finanziaria
Loop S.p.A. del Gruppo bancario Cardine, che presenterà in occasione
della manifestazione in anteprima nazionale il prodotto di locazione
operativa studiato appositamente per l'acquisto di imbarcazioni. Le
regate della Loop Baltic Cup sono state monitorate a distanza, con
relativa proiezione dopo la regata delle immagini nel villaggio al
Marina Est, Porto Vecchio, grazie all'istallazione a bordo di ogni
imbarcazione dei rice-trasmettori satellitari Orbcomm forniti da
Telespazio e messi in opera dalla società chiavarese Onde Marine,
mentre il sito internet www.loopbalticup.com elaborato da After per
conto di Tiscalifreenet è stato costantemente aggiornato anche in tempo
reale.
La manifestazione è stata resa possibile grazie al contributo di:
società Starwood per la concessione degli spazi terra/mare del Marina
Est di Porto Vecchio, Europcar autonoleggi, la veleria Sobstad,
Velamania di Lavagna, Zenith, azienda svizzera del gruppo LMHV con i
suoi prestigiosi orologi, Acqua Fabia e Birra Peroni, per gli omonimi
prodotti, i Fratelli Piccini, storica gioielleria di Firenze, Dragomar
per le grandi opere marittime, Radio Dimensione Suono, network nazionale
radiofonico, Meridiana e Sardinia Ferries, Slam, Alkis, le assicurazioni
Generali, Tornado, Comune di Arzachena. (Laura Jelmini)
.Prossimamente
un resoconto tutto made in Sardinia
Visita il sito ufficialeBALTIC
CUP
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Ecco un resoconto tutto Made in Sardinia
viste da bordo dell'unica barca sarda che ha partecipato
all'avvenimento: 'Pulcinella' di Luigi Efisio Putzu, uno splendido
Baltic 40' del '92 che ha partecipato con il giusto spirito di un
armatore entusiasta della barca ma che andava a Porto Cervo per
divertirsi e fare una festa. La barca é stata iscritta nella classe 'A'
composta da 7 barche, cosidette 'piccole' (minimo 12 metri).
L'equipaggio era composto dai due figli di Luigi, Carlo (drizze) e
Salvatore (scotte spy e che si sposa fra due domeniche), Gabriele
Solinas (prua), Alessandro Solinas (tailer genoa) Alberto Sabino (winch
genoa e spy), Cristina De Candia (volanti, basso) Giuseppina Seburru
alle volanti e paterazzo, il sottoscritto alla randa e alla tattica e
l'armatore Luigi al timone. Dopo il bellisimo briefing del martedì dove
i regatanti hanno spazzolato tutto il possibile e forse anche di più
delle buone cose da mangiare e bere si é fatto sul serio il mercoledì
alle ore 12.00 spaccate quando il perfetto C.d.R. ha dato il segnale di
avviso (non hanno mai issato l'intelligenza!). In mare il tempo é
stato un pò 'continentale e lontano dalle condizioni di ventoche
conosciamo in Costa: nuvoloso poco vento mare piatto. Percorso Monaci a
sx, la secca di tre monti a sx, passo delle bisce Pevero e fine
all'ingresso del porto. Le barche in gara erano tutte bellissime, dal
piccolo 33' 'Luna Verde' del leghista Colapietro
al gigantesco e splendido 'Mattone' di Briziarelli. Regata subito
combattutissima che svelava subito le intenzioni di chi puntava
alla vittoria sin dalla prima prova. Noi abbiamo subito ingaggiato un
duello mure a dritta mure a sx con 'Luky Duky', il Baltic 40 gemello al
nostro di proprietà di De Candia (non é sardo) nele secche di monaci,
vincendolo in maniera netta. Mattone sempre primo in reale si
aggiudicava la prova a causa del poco vento che impediva alla flotta di
restare unita. Infatti si é accorciato il percorso. Noi vincevamo su
Luky Duky in reale e agguantavamo il secondo posto di classe e l'ottavo
in generale.
Giovedì seconda prova con un vento da da NW di 8 nodi che
ci ha portato a girare la boa delle saline dopo essere passati per le
Bisce e risalire costeggiando Caprera sino a Monaci lasciandolo a dritta
per poi arrivare al Pevero quindi a Porto Cervo. regata molto tattica,
visto il poco
vento, soprattutto in poppa con lo spy sino al Pevero dove Eolo si é
scatenato facendo vedere qualche bella straorzata sotto spy strallato.
§Luky si prendeva la rivincita su di noi battendoci in reale e
guadagnando un sesto in generale. Noi sempre ottavi in generale e terzi
di classe. Primo il solito Bolero, un Baltic 38 giunto da Pescara
che si piazzava al secondso posto in generale scalzando Ikarus di
Massimo D'Alema che giungeva quarto.Venerdì terza prova, la più bella:
25 nodi di vento reale da NW, sole e mare da Costa smeralda in pieno
splendore.
Percorso: giro di spargi e ritorno da berrettinelli di fuori e monaci.
Passaggio tra Palau e La Maddalena: un percorso classico. Olimpico e
tutta randa, come da manuale e barca potente. Quando le condizioni si
fanno dure.........
Partenza verso le Bisce con la flotta che si divide tra i bordi a terra
e a largo. Buono a terra che ci vedeva tra i primi con il pieno
controllo degli avversari diretti: Bolero e Luky Duky che venivano messi
sottovento ad ogni incrocio; sembrava una bolina da Coppa America, tanto
che, all'arrivo gli skippers delle due barche si sono complimentati con
noi.
All'altezza di Porto Palmas il vento decide di calare di cinque nodi e
dobbiamo cambiare il fiocco 3 con il genoa 2. La drizza del due é
incattivita in testa con quella dell'olimpico che é a riva: gli
avversari sono alle costole e dobbiamo fare qualcosa: una virata per
metterci sopravento ma loro sono più veloci nel cambio delle vele e ci
passano con un nodo in più. Delusione a bordo da parte dell'equipaggio
e decisione di mandare
Gabriele a riva a diciotto metri di altezza per mettere le drizze in
chiaro. Il nostro Prodiere sale sull'albero cona la barca
inclinata di 30° come il prodiere di Luna Rossa, camminando sulla parte
sopravento dell'albero quasi in piedi. Bravo !!, ma purtroppo
dobbiamo inseguire e
non c'é tempo per i complimenti. Si riparte a otto nodi e mezzo
cercando di spaiare le virate degli avversari diretti che non si
lasciano raggiungere sino all'altezza di Palau, dove prendiamo la testa
seppure di poco; ma.... ma c'é l'imprevisto del traghetto che fa la
spola tra La Maddalena e Palau che ci divide dagli avversari: loro
sopravento al
traghetto noi sottovento. Tutto da rifare. Luky Duky va via indisturbato
e Bolero rimane più a portata di mano ma sempre davanti. Lo prendiamo
solo a Berettinelli di fuori di bolina larga quasi traverso con trenta
nodi mure a sx e secchiate d'acqua che arrivano in coperta. Spy mure a
dritta e via sparati a 12 nodi. Ci giariamo per controllare Bolero e in
quel momento uno scoppio ci fa tremare: era lo spy di Bolero che si
faceva in mille pezzi. Nessuno di noi ha avuto il coraggio di dire nulla
se non <speriamo che non succeda anche a noi>. Lasco troppo
stretto dai Monaci al Pevero per tenere lo spy e ci accorgiamo che Luky,
500 metri avanti a noi e imprendibile dalla nostra posizione, rompeva la
balumina della randa in strambata (la volante!) grande boato a bordo che
riportava la voglia di riprenderli. Al Pevero Luky era costretto ad
ammainare la randa per non comprometterla e rimaneva solo con
l'olimpico. Riuscivamo a riprendergli oltre 300 metri, ma riusciva a
batterci per soli 40 secondi, non sufficienti a passarlo in compensato.
Bellissima regata tutti contenti.
In classifica di classe riusciamo a tenere il secondo posto ma Luky
prende il primo. In generale vince OPS 3 seguito da Gordon's e Ikarus
che ha rotto il boma all'altezza del vang durente la strambata a
Berrettinelli. (Anche gli equipaggi professionisti sbagliano!)
Sabato ultima regata con pochissimo vento. 6 nodi da ENE che
giravano,
durante la regata, per tre volte a destra. Bastone di 10 miglia.
Regata senza storia, oramai le cose erano fatte, ma Bolero, velocissima,
riusciva a vincere in compensato e in generale, togliendo a D'Alema il
secondo posto finale.
Grande festa alla premiazione dove la Zenith, grande marcva di orologi
svizzeri, ha promesso la sponsorizzazione delle regate Baltic, alla
stregua della Rolex per gli Swan.
Però uno Zenith é stato regalato ai primi tre armatori di ogni classe,
con una vela d'argento.
Alberto Roggero
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