La Regata dei Legionari una regata tutta particolare di vela latina A distanza di 15 giorni dall'evento qualcuno ha risposto alla nostra richiesta di notizie su questa originalissima regata: sono i genitori di Francesca Napoli la famosa quindicenne vincitrice della prestigiosa regata di Stintino. Loro dicono di essere di parte, ma in realtà Francesca parla a suon di risultati! Porto Rotondo 29 Ottobre 2000 - Una domenica autunnale con vento debole ha salutato la VII Regata dei Legionari con 32 iscritti tra yachts, velieri, “guzzette” e barche classiche armate a vela latina. La sera del 28 al briefing “Buriana”, la lancia della Marina Militare della Maddalena, sfidava in tempo reale le altre lance partecipanti: accettavano “Francesca” e “Altair”, in palio vino e formaggio. Questo è lo spirito di un’originale regata che premia i primi tre arrivati in tempo reale e l’equipaggio più giovane in onore di “Andrea Campesi”. Come si può intuire facilmente la cosa più avvincente della regata sono le sfide che vengono “lanciate”, in genere, tra barche quasi simili, che, sempre in tempo reale, gareggiano tra loro e disputano tante piccole regate nella regata nello splendido scenario dello specchio di mare davanti al Circolo Nautico di Porto Rotondo. Per la “sfida” lanciata da “Buriana” non c’è stata storia: né “Buriana” né “Altair” (la lancia dell’Istituto Nautico di Carloforte) non hanno mai insidiato il predominio della lancia “Francesca” timonata dalla quindicenne Francesca Napoli con a bordo Antonello Cambedda, Alessandro Luxoro, Luca Rosso ed Emilio Sernagiotto tutti di Carloforte. La “Francesca” ha invece duellato nientemeno che con le “guzzette”, vere “formula 1” armate a vela latina. Infatti, la giovane Francesca Napoli e il veterano Luigi Scotti, hanno combattuto con alterne vicende (per gran parte della regata "Francesca" è stata davanti a “Guzzetta”) e all’arrivo l’ha spuntata “Guzzetta” avanti di solo mezzo scafo, mentre “La tela di Penelope”, la prima delle guzzette, è arrivata davanti ai due di una manciata di secondi. Questa è la cronaca e non aggiungiamo altro, lasciamo a chi legge eventuali commenti. Si può facilmente capire, infatti, chi scrive sono i genitori di Francesca Napoli e come tali giustamente orgogliosi e di parte....
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§ SFIDA N° 1BURIANA 2ALTAIR 3FRANCESCA 1MILLELIRE 4POSTA IN PALIO: 1 confezione di vino e 1 forma di formaggio § SFIDA N° 2SIGUNDA VIDA 2MARIA PAOLINA 1MARIA FRANCESCA DNFJOAN DNFPOSTA IN PALIO: vino oppure birra PERCORSO N° 2 § SFIDA N° 3MIRIELLA 2MARIA DNFPIRANHA 1POSTA IN PALIO: 1 cassa di ricci § SFIDA N° 4GUZZETTA 2ALUBE’ 3LA TELA DI PENELOPE 1POSTA IN PALIO: Torbato § SFIDA N° 5AQUILONE 3NAKUDA 1LYBRA 4CORSARO 2POSTA IN PALIO: 1 cassa di vino rosso § SFIDA N° 6 NOGOLI 2HILDE 1MEHALAH 3POSTA IN PALIO: 6 bottiglie di vino PERCORSO N° 2 § SFIDA N° 7 SELAMAT 2 SOROJO 1SOLSTICE DNFPOSTA IN PALIO: un cassa di vino § SFIDA N° 8TOSTOINE RUJU 2ASTRONARKA 1POSTA IN PALIO: 5 bottiglie di vino e liquori assortiti § SFIDA N° 9 PENELOPE 2DALGRA III 1PAPYRUS 3POSTA IN PALIO: formaggio |
1.
DALGRA
III
2.
HILDE
3.
PENELOPE 4.
LA
TELA DI PENELOPE 5.
PAPYRUS 6.
NOGOLI 7.
MEHALAH 8.
GUZZETTA 9.
FRANCESCA 10.
ALUBE’ 11.
BURIANA 12.
ALTAIR 13.
ASTRONARKA 14.
MILLELIRE 15.
MARIA
PAOLINA 16.
NAKUDA 17.
SOROJO 18.
CORSARO 19.
PIRANHA 20.
FRANCESCA 21.
AQUILONE 22.
LYBRA 23.
SIGUNDA
VIDA 24.
MIRIELLA 25.
TOSTOINE
RUJU 26.
SELAMAT 27.
MISTRAL
28. PENNY BLACK MARIA DNFSOLSTICE
DNF DRAGUT
DNF JOAN
DNF SCIA’
SCIA’
DNF GOODEN
WIND
DNF MARIA
FRANCESCA
DNF
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16.10.2000 |
Introduzione di Piero Ajello Per informazioni: Piero Ajello tel.0336 411719
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Maestrale: la maledizione della vela latina
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Angelo Corrias timoniere di EOS si è rifatto della sfortuna nelle precedenti regate vincendo il Trofeo di Bosa. |
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MATCH RACE DI VELA LATINA A BOSA
E' domenica 3 settembre, il vostro cronista,
nonostante la luculliana cena offerta dal Circolo Nautico, arriva
puntuale alle9 al gazebo del comitato di regata.
Un maestrale allegro ma non impossibile soffia
sulle bandiere. Un sinistro rumore di frangenti, però, preoccupa
gli equipaggi che armeggiano con gli anemometri.
Scurpena, marinaio di Calasetana riscontra che
a livello stradale il vento non supera i 5/6 metri al secondo la
regata si può dunque fare.
Ma, una volta che l'anemometro viene sollevato un
pò più in alto i valori cambiano ed il comitato di regata decide
di comunicare un differimento di due ore. La partenza, pertanto
viene rinviata per le ore 12.
Approfitto della pausa per fare un giro turistico
della località, quando le note di round midnight il celebre pezzo
di Duke Ellington attrggono le mie orecchie.
In una piccolissima stazione ferroviaria è
parcheggiato un altrettanto piccolo trenino e sopra questo trenino,
in uno di quei vagoni merci scoperti è piazzata una band
Jazz con due sax tromba, trombone, piano elettrico, basso e
batteria. Alle loro spalle un altro tipo di banda composta da
simpatizzanti della Harley Davison in perfetta tenuta di pelle con
stivali e borchie varie. Di fronte, invece nella pensilina della
stazione un altro ensamble jazz composto da una decina di
strumentisti.
Per un attimo penso che la malvasia che a fine
serata abbiamo bevuto sulla barca del nostro ospite P.G. Cossu abbia
effetti allucinogeni, ma, superato questo primo pensiero e
ricordandomi di essere un cronista scopro che si tratta di una
session itinerante che a bordo del trenino verde proseguirà fino a
Nuoro e che l'ideatore di questa simpatica iniziativa e nienteppopòdimeno
che Paolo Fresu.
Le due band (gli Hells Angels si limitano a
scortare il treno come servizio d'ordine) si
alternano nell'eseguire pezzi del Duke fino alle undici quando
caricati gli strumenti ed un centinaio di volenterosi passeggeri il
treno lascia la stazione per inoltrarsi nelle valli della Planargia.
Ritorno in banchina dove apprendo che la regata
verrà disputata all'interno della baia di Bosa Marina: Il posto non
è tanto grande così il comitato ha deciso che si disputeranno
delle prove per classi anzichè tutti assieme.
Fervono i preparativi, vengono issate le antenne
e dispiegate le rande, i fiocchi si allungano sui bompressie una
moltitudine di turisti ed apassionati si dispone sui moli per
godersi un inaspettato spettacolo.
Partono per prime le lancie dove Bestini conquista,fin
dai primi bordi una posizione di assoluto dominio che la porterà
alla vittoria con un grosso distacco sulle inseguitrici Valverde di
Stintino e Delfina dei padroni di casa.
E quindi la volta dei gozzetti. Qui è
Calasettana a condurre i giochi inseguita da Capitan Albano,
Luisella e Otha. La regata è avvincente, Calasetana, infatti, è
incalzata dal piccolo scafo dei Bosani mentre la Barca di S.Antioco
recupera posizioni. Alla linea d'arrivo è Calasetana che
arriva con un distacco di un minuto e mezzo sul Capian Albano e su
Luisella che arrivano affiancati, ma, una volta apllicati i compensi
e il Capitan Albano a conquistare il meritato primo posto.
Viene quindi il momento dei gozzi: Le barche
iscritte sono quattro ma Giovanna d'Arco ed il Moro 1 danno forfait
e non si presentano alla partenza.
Lo scontro, pertanto è tra Eos timonato da
Angelo Corrias il famoso timoniere di Jadine ed il Moro 3, la barca
più grande della flotta, timonato da Antonello Fenu, solitamente
skipper di Tartaruga e campione sardo nella categoria IMS.
La regata si trasforma in un match race come
presenta il giudice Francesco Tanda.
Il pubblico, rimpinguato dagli equipaggi che
hanno terminato la regata, è diventato una folla che si piazza in
ogni punto che offra una buona visibilità e che prepara a gustarsi
la regata.
La giuria da una prima partenza e mentre Corrias
decide di partire con mure a sinistra Antonello Fenu si porta
sulla parte destra del percorso.
La scelta di Angelo risulterà vincente ma la
partenza per un errore nella alzata delle bandiere viene annullata.
A questo punto i due scafi optano per un
marcamento stretto e si inseguono a tutta velocità verso la parte
sinistra del percorso.
Durante questo inseguimento, però, è il forte
timoniere cagliaritano a conquistare la posizione di sottovento. Le
barche hanno deciso, inequivocabilemte di voler partire con mure a
sinistra dalla boa, Corrias riesce, calibrando la velocità, ad
impedire che il grosso Moro possa svincolarsi, ma un vento che a
tratti è più forte ed una forte corrente portano le due barche in
prossimità della boa con una decina di secondi di anticipo, Corrias,
pertanto è costretto a poggiare ed ad aprire un varco che permette
al Moro di poter partire.
La boa di bolina vede Eos tallonato dal
gigantesco Moro, ma, un bordeggio inecepibile lo porta a girare
la boa con qualche secondo di vantaggio.
Inizia il lasco che costeggia la banchiana
dove il pubblico regala applausi ed urla di incitamento, segue una
poppa in cui il Moro cerca di sfruttare la maggior ampiezza delle
sue vele per coprire Eos.
Inizia l'ultima bolina, le barche sono sempre più
vicine ed in alcuni momenti il bompresso del Moro e sulla poppa
di Eos, ma il Corrias è in posizione di controllo e resiste agli
attacchi, inizia il secondo lasco e la poppa in cui il Moro
tenta una opzione a destra che non coglie impreparato Eos che
stramba per marcarlo e che continua a mantenere la posizione
fino al traguardo che taglierà con 46 secondi di vantaggio.
Il pubblico è in delirio, nessuno si aspettava
di potersi godere un tale spettacolo. Felice è anche il vostro
cronista che ha potuto scrivere questo pezzo, felice il Circolo
Nautico Bosa che ha evitato il fallimento della regata, felici gli
equipaggi che vengono generosamente sfamati e dissetati in da
un ricco buffet post premiazione.
Ma dal lontano sud, nell'isola di S.Antioco la
strega che odiava la vela latina medita vendetta.
Chi vincerà la sfida?
Per saperlo appuntamento a Carloforte per la
mitica Vineta Cup la regata che chiuderà il circuito 2000 della
vela latina e che, come si può intuire dal nome, assegnerà un
premio per il primo classificato consistente in 500 litri di
vino.
Sailing Sardinia è già stata invitata e
sicuramente non mancherà di intervenire.
03.09.2000 Sailing Sardinia è andata a Bosa per la settima
edizione del " Trofeo Citta di Bosa" Challenge Banco di
Sardegna, manifestazione organizzata dal circolo nautico Bosa ed un
forte vento di maestrale ci relega nella banchina ricavata a ridosso
di una diga in trachite rosso scalpellata a mano negli anni trenta.
Sopra di noi l'immancabile torre aragonese che ci
dicono essere detta Torre dell'Isola Rossa e che pare essere una delle
più imponenti della Sardegna.
La visita della Torre ci ricorda quella fatta a
Portoscuso quando apparve evidente che l'anno duemila sarà ricordato
per la maledizione della vela latina, sortilegio che a detta
degli adepti è stato lanciato da una dark lady abitante nell'isola di
S.Antioco, e che, dopo la pausa di Stintino avrebbe ripreso a
perseguitare i coraggiosi equipaggi di questi legni che
perpetuano la tradizione di un armo che ha fatto la storia
del piccolo cabotaggio del mediterraneo.
Siamo ospiti di EOS
ed il comandante Pierluigi Cossu è stato felice di riaverci con lui.
Mentre il mitico Capitan Nemo ci faceva le feste l'armatore del gozzo
Santantiochese pensava bene di compensare la sosta forzata con un
ottimo bicchiere di malvasia, sorta di nettare prodotto nelle vigne
locali.
E' stata una stagione incredibile - ci racconta il
comandante Cossu - ad iniziare da Carloforte e proseguendo per
Portoscuso e Calasetta è stato un susseguirsi di sventolate che hanno
impedito lo svolgimento di quasi tutto il circuito
"meridionale" della vela latina.
Non è facile parlare di questa strana flotta che
del passato conserva anche una genuina avversione per tutte quelle
regole e formalità che caratterizzano il mondo delle regate e che
considera l'andar per mare una espressione di libertà e di gioia.
Non esistono, quindi, liste di equipaggi e,
districarsi in mezzo a marinai più conosciuti per sopranome che nella
loro vera identità, richiede tempo e pazienza. Il vostro
corrispondente, perciò, si sta attrezzando per riuscire a descrivervi
questa realtà rimasta un pò emarginata dalle nostre cronache.
Una prima considerazione è che le varie flotte
rispecchiano nella loro consistenza la passione che ancora perdura nei
porti Sulcitani di S.Antioco, Calasetta e Portoscuso nonche la
tradizione ligure che si perpetua nell'Isola di Carloforte, quella
Catalana degli Algheresi quella Corsicana di Stintino Porto Torres e
La Maddalena, isola in cui, la presenza dell'arsenale ha permesso di
perseverare una professionalità cantieristica di alto livello, vi è,
infine una flotta di Olbia composta da legni che rispecchiano un pò
tutte le tradizioni.
Senza che i non citati ne abbiano a male,
approfittiamo della sosta forzata per ricordare quelle barche che si
sono distinte a Stintino.
Un ufficio stampa non velocissimo, infatti, non ci
ha permesso di comunicarvi in tempo reale le classifiche che ci
erano state ripetutamente promesse e che, vista la consistenza dei
partecipanti e delle suddivisioni in almeno 4 categorie di barche
rende difficilissimo riportare con il solo ausilio della memoria o
della penna.
Ricordiamo,innanzittuto Francesca Napoli la
giovanissima Carlofortina (15 anni) vincitrice assoluta della
manifestazione bche al timone della lancia Francesca,
che pare sia stata varata dal nonno in occasione della sua nascita, ha
sbaragliato una flotta composta da 96 barche e che si è sostituita
agli altri Carlofortini di Altair nella detenzione dell'ambito
challenge Presidente della Repubblica. Francesca si imposta, infatti,
anche nella categoria lance precedendo gli agguerriti militari di
Buriana ed i conterranei di Altair.
Nella categoria Guzzette trionfo di
Calasetana, dove abbiamo riconosciuto al timone Ezio Diana del team
Jadine, accompagnato dal fratello Dario, già Skipper di Iglesias nel
giro di Sardena a vela, futuro armatore di un nuovo legno che sta
nascendo nel cantiere carlofortino di Tonino Sanna. Secondo posto,
invece, per i Santantiochesi di Luisella di Francesco Cherchi,
meglio noto come il gatto che con un equipaggio familiare
composto da moglie, figli e cugini si è distinto in entrambe le prove
e che soprattutto ci ha permesso di godere di una ospitalità
culinaria di primo livello durante la gita all'Asinara. Terzo posto,
infine, per Anna , imbarcazione Stintinese di
proprieta della dinamica manager del locale Lu Fanali dove,
la maggior parte degli equipaggi, ed in particolar modo il vostro
cronista e gli amici di Eos hanno potuto trascorrere delle splendide
serate stintinesi.
E veniamo, quindi, alla classe più numerosa ed
agguerrita quella dei Gozzi, barche dai 7 ai 9
metri in cui militano i nostri ospiti di Eos.
Primo posto per Barracuda, tipico esempio di come,
anche nel mondo della vela latina si stia intrufolando il morbo di
"rating" quella terribile malattia che ha permesso, durante
il trofeo Formenton, al Mascalzone Latino sorta di meraviglia
tecnologica armata dal famoso V. Onorato di gareggiare in classe
"crociera". Barracuda, infatti, è un gozzo
"estremo" carrellabile e quindi leggerissimo e con una
lunghezza e soluzioni tecniche ai limiti della classe, barca, comunque
portata con maestria dalla famiglia "Cicconi"
continentali con il mal di Sardegna provenienti da Varazze. Secondo
posto per Antioco il Moro di S.Antioco del simpatico Sandro Radaelli.
Terzo classificato Quinto Da Masche del Carlofortino Raffaele
La Picca, splendida imbarcazione nata recentemente dalle abili mani
del già citato maestro d'ascia Tonino Sanna che è rimasto uno degli
ultimi artigiani presenti nel Sud Sardegna.
Saltiamo, per pudore, l'immeritato quarto posto di
Maria C. che pur essendo un antico legno delle tonnare di Carloforte
con il suo disprezzo per la regola fondamentale in ogni regata e nel
corretto navigare e che consiste nel dare acqua a chi naviga con le
mura a destra, ha compromesso quella che si profilava come una
meritata e certa vittoria di Eos.
Per concludere queste brevi rimembranze, qualche
parola sulle barche più spettacolari e ricche di storia della regata.
Si tratta della classe velieri, imbarcazioni sopra
i 9 metri che più di ogni altra conservano intatto il fascino dei
tempi in cui la vela era l'unico strumento per poter navigare.
Si tratta, infatti di barche centenarie come
l'Aquilone che faceva servizio di linea tra Palau e La Maddalena
o come Miriella che, nata a Carlorte ha continuato la sua attività di
cabotaggio nell'arcipelago o di Maria dell'Olbiese Degortes che fino a
poco tempo fa veniva utilizzata per il traffico, di Giovanna D'Arco
del condottiero Giovanni del Rio, barca che tutto oggi viene
utilizzata per la pesca all'aragosta e che si è presentata in regata
con tutte le attrezzature utilizzate per la suddetta attività e che
ciò nonostante ha conquistato un ottimo terzo posto.
Ricordiamo,quindi il Piranhadi Antonio Palese figlio del mitico
maestro d'ascia di Porto Torres.
Menzione speciale per Asinara Libera, altra
imarcazione da lavoro restaurata da Giancarlo Acciaro che, splendido
padrone di casa, ha saputo animare, con il suo variopinto equipaggio
di marinai ed arrostitori, la vita delle banchine del porto vecchio.
E' ormai notte quando consegno al Web questi
appunti di viaggio e devo lasciarvi per recarmi in cima alla torre
dell'Isola Rossa dove si terra il famoso rito dell'occhio per cercare
di sconfiggere la maledizione della vela latina, domani
domenica 3 ottobre si cercherà di regatare e di dare una
classifica a questa settima edizione del Trofeo.
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Una diciassettenne sbaraglia i velisti d'epoca A Stintino Francesca Napoli vince la più prestigiosa regata per vele latine |
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Stintino – La XVIII edizione della Regata della Vela Latina, che si è
svolta a Stintino dal 24 al 27 di agosto, si è conclusa con la vittoria
di una ragazzina di soli 15 anni, unica donna armatrice. La più giovane
regatante si è aggiudicata l’ambito trofeo challenge "Presidente
della Repubblica" con la lancia "Francesca". La
vincitrice, Francesca Napoli, carlofortina, promossa al secondo anno
dell’Istituto Nautico di Carloforte si è imposta sui 100 scafi armati
a vela latina, fin dalle prove disputate sabato 24 e aggiudicandosi, in
quell’occasione, il primo posto non solo della classifica generale, ma
arrivando prima assoluta in tempo reale. Fisico minuto, lunghi capelli
biondi e polo blu, ha tagliato il traguardo arrivando nona in tempo
reale, nella seconda giornata di gara. Ancora una volta, dopo tre anni
consecutivi, i carlofortini si aggiudicano l’ambito trofeo. Al secondo
posto il gozzo di Varazze, "Barracuda", al terzo, i detentori
del trofeo della passata edizione, i ragazzi dell’Istituto Nautico di
Carloforte, a bordo dell’ormai storica "Altair".
Ed a proposito di "Altair" è doveroso ricordare che l’equipaggio della lancia vincitrice, "Francesca", era composto dai ragazzini terribili dell’"Altair" delle passate edizioni, di cui fa parte il tattico Gianpaolo Serventi, 23 anni, componente della squadra olimpica tricolore, classe "Tornado", campione nazionale nel ’99 della classe Tornado. A bordo della lancia "Francesca" anche i due cugini Stefano e Antonello Cambedda, il primo neo diplomato dell’ITN di Carloforte e istruttore di vela latina e il secondo ancora studente. Unico anziano il papà dell’armatrice, Gianfranco Napoli che si autodefinisce "la zavorra di bordo". Il memorial Antonio Addis, che viene assegnato al primo che arriva in tempo reale, è stato assegnato alla guzzetta "Penelope" di Alghero dell’armatore Gianfranco Fois. Il premio challenge, "Presidente del Senato", riservato ai velieri, cioè a quelle imbarcazioni che superano i 9 metri, è stato assegnato al leudo maddalenino "Nuovo Aquilone", seguito dalla matricola "Miriella", un altro leudo maddalenino, recentemente restaurato ed al quale è andato un altro riconoscimento, una menzione speciale per la cura con la quale è stato preservato nel tempo. Terzo il veliero "Piranha" di Porto Torres. Il trofeo challenge, riservato agli istituti nautici e agli studenti universitari, "Ministro della Pubblica istruzione" è stato vinto dalla mitica "Altair", con un nuovo equipaggio la cui età media non superava i 18 anni. Il recente trofeo donato dal Presidente del Consiglio Regionale, Efisio Serrenti, riservato ai mastri d’ascia è stato consegnato a Giuseppe Benenati, di Stintino, 95 anni, il più anziano mastro d’ascia della Sardegna. L’altro riconoscimento, istituito per questa edizione e donato dal Presidente del consiglio Provinciale, Franco Masala, per l’imbarcazione giunta dal porto più lontana è stata assegnata all’equipaggio del "Marina Cap di Monastir", proveniente dalla Tunisia. Il "Città di Stintino", un altro premio nato nell’edizione del 2000, istituito per premiare il primo classificato, tra le imbarcazioni stintinesi, è stato assegnato ad Anna di Eugenio de Negri. La XVIII edizione si è conclusa in un clima di festa, con la tradizionale premiazione, presentata dal fondatore della manifestazione, Piero Ajello che si è anche collegato telefonicamente con il ministro dell’Ambiente, Willer Bordon , il quale non potendo assistere personalmente ha inviato un saluto ai vincitori, promettendo la sua presenza per la prossima edizione. E a proposito di personalità politiche, ricordiamo che la classe "politici e onorevoli" è stata vinta da Mario Segni a bordo della sua "Oloturia" che è arrivato 13° in tempo reale. Le 100 imbarcazioni hanno regatato con un vento di maestrale di 10 nodi, con punte di 14, tanto che la prima imbarcazione che ha tagliato il traguardo in tempo reale, anche se fuori concorso, la "Guzzetta" del Circolo Nautico di Porto Torres, è arrivata in un ora. Per tutta la durata della regata, gli equipaggi hanno potuto usufruire delle previsioni fornite dal bollettino del mare curato dal S.A.R. il Servizio Agrometeorologico della Sardegna. Si è così conclusa anche la XVIII edizione della Regata della Vela Latina, il cui successo di pubblico e di barche in mare è andato oltre ogni previsione, anche per la presenza della nuova rassegna "Sardegna in banchina" nella quale hanno trovato spazio numerosi Comuni e Comunità montana dell’isola, dando l’opportunità, ai visitatori, di conoscere, in occasione della Regata, non solo le culture marinare, ma anche i prodotti tipici dell’enogastronomia e della cultura che solo l’isola può offrire. . Premiato, dunque, l’impegno degli organizzatori, una vera e propria task force della quale hanno fatto parte l’assessore al Turismo, Antonio Diana, il presidente degli operatori turistici, (C.O.T.E.S.), Paola Stacca e il presidente della Pro loco, Angelo Benenati. Immagine, ufficio stampa della Regata e il coordinamento della rassegna "Sardegna in banchina" sono stati affidati a "Associazione di idee" di Sassari. L’edizione del 2000 ha avuto il supporto dell’amministrazione comunale di Stintino, dell’assessorato al Turismo e dell’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, dell’assessorato al Turismo della Provincia di Sassari e di un nutrito gruppo di sponsor privati. Segue ora il racconto del nostro inviato speciale imbarcato su Eos Sailing
Sardinia. Com, è stata invitata a partecipare alla famosa regata della
vela Latina che ogni ultima domenica di agosto si tiene a Stntino. Siamo
stati ospiti del “gozzo” EOS dell’armatore di S.Antioco Pierluigi
Cossu per il circolo
nautico “Nemo” e con un timoniere che voi amici conoscete bene:
Angelo Corrias. Ad
accoglierci è stato il presidente del circolo, Capitan Nemo, un
delizioso spinone con l’assetto ribassato che hapartecipato con
impegno alle due prove della manifestazione. Venerdì
è stato il giorno dedicato alla gita all’isola dell’Asinara che
fino a poco tempo fa era un paradiso di cui potevano godere solo i
Giudici i politici e qualche centinaio di ergastolani. Una
lunga processione di un centinaio di barche a vela
si ormeggiava in una stupenda baia con un mare turchese ed una
popolazione ittica da far invidia all’acquario di Genova. Poche
bracciate ed una maschera, infatti, permettono di fare un salto nel
passato quando nel nostro mare era ancora possibile incontrare ogni
varietà di pesci dalla mormora alla cernia dall’orata alla spigola. Sabato
mattina la flotta si presentava davanti alla linea di partenza offrendo
uno spettacolo eccezionale. La
nostra barca si schiera sopravento alla barca giuria
ed inizia la discesa verso la linea improvvisamente, però si
crea un muro di vele che non lascia filtrare neanche un refolo di vento. Ci
troviamo così in mezzo ai variopinti partecipanti di questa incredibile
regata. Purtroppo la nostra permanenza in mezzo a questa umanità si
prolunga per troppo tempo e così le barche che hanno avuto la
possibilità di trovare un po’ di aria pulita si sono già
allontanate. Tra
una bestemmia e l’altra il nostro timoniere inizia una rimonta
incredibile e già alla prima boa risaliamo di una ventina di posizioni.
Alla boa della Pelosa abbagliati dal verde di uno dei mari più belli
del mondo siamo già in trentesima posizione. Inizia quindi la risalita
verso la boa dell’Asinara. Una tattica perfetta ci permette di
recuperare le prime posizioni. Purtroppo, però, il percorso viene
ridotto e così la generosa EOS deve accontentarsi di aver recuperato la
settima posizione. Domenica
un vento fresco da Nord Ovest fa viaggiare con più dinamismo questa
variopinta flotta. I grossi velieri che provengono dalla Maddalena si
muovono velocemente in mezzo ad un frotta di lancie e gazzette e fanno
sembrare piccoli anche i più imponenti gozzi. Abordo dei due velieri “Aquilone” e “Miriella” scorgiamo gli amici Luca ed Andrea Montella ed il roscio Mariolino di Fraia. Angelo
indovina la partenza ed ecco che ci troviamo primi sottovento ad una
flotta che il vento rende veramente imponente. Dopo
cinquecento metri, però, la penna del fiocco si rompe. L’abile
attrezzista Enrico Zedda organizza una riparazione che ci permette di
mantenere la posizione. Dopo una decina di minuti, però, un altro
sinistro rumore, questa volta è una delle sartie sopravento a
lasciarci. Ancora una volta Enrico riesce a porre rimedio e ci permette
di continuare la galoppata verso la prima boa. La giriamo secondi dietro
una delle mitiche lancette di Carloforte. Siamo
mure a dritta ed iniziamo la risalita verso la Pelosa quando si presenta
mure a sinista un gozzo Carlofortino “Maria C.” che ignorando
richiami e diffide continua imperterrito con una rotta che lo fa finire
sotto la nostra prua. Le
due barche incastrate l’una sull’altra diventano una palestra di
improperi e parolacce mentre le barche inseguitrici approfittano del
disastro per passarci davanti. Altre
ferite si aggiungono alla già provata attrezzatura di EOS. Il
capitano, però , ci incita a non mollare e così iniziamo una rimonta
fino al traguardo che ci farà chiudere la regata con un buon quarto
posto. Una
volta in banchina formalizziamo la protesta contro la Maria C., protesta
che non verrà discussa perché presentata con 5 minuti di ritardo. Non
ci resta che consolarci con qualche bottiglia di birra che i giovani
amici del circolo nautico Torres ci servono con solerte puntualità. Un
grazie ai nostri amici Pierluigi Cossu, Angelo Corrias, Enrico Zedda,
Marco Puddu, Antioco Orru e Marco Atzori che ci hanno permesso di poter
partecipare ad un regata che pur in meezo alle invitabili polemiche è
uno degli avvenimenti più spettacolari della nostra estate velica.
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1 Francesca | Francesca Napoli | |
2 Barracuda | Roberto Cecconi | |
3 Altair | ITN Carloforte | |
4 Antioco il Moro | Alessandro Radaelli | |
5 Buriana | M.M. Marivela |
Prove tecniche pre-Stintino |
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Dopo essere stata rinviata per cattivo
tempo l'8 e 9 luglio scorso , si è potuta finalmente svolgere
domenica 13 agosto nelle acque di San Pietro la regata a vela latina
valida per l'assegnazione dello splendido trofeo "Isola di San
Pietro", messo in palio dal Carloforte Yacht Club , organizzatore
della manifestazione e dalla LevanteNorditalia . Il recupero,svolto su
una regata "secca", si è disputato con un vento da sud 7
nodi , percorso costiero di 4.5 mg ed ha toccato le più belle spiagge
dell'isola , per la gioia delle centinaia di persone accalcate
sulla sabbia.
Le 15 imbarcazioni sulcitane , dopo un
primo richiamo generale, sono partite ma ancora la lancia Bestini (tim.Fisanotti
- Portoscuso) si beccava il richiamo e le piloga Luigi P. (tim.Simonetti
- Carloforte) , con una dubbia decisione della giuria, veniva considerata
OCS. Mentre gli equipaggi più accreditati stentavano ,
prendevano le distanze Barracuda (gozzo ligure DOC -
tim.Cecconi) e Francesca (tim.Napoli - Carloforte) mentre Bestini
(detentore del trofeo) compiva una splendida rimonta e terminava al 6°
posto. La classifica finale ha premiato Barracuda che si porta il
trofeo in Liguria - al secondo posto Francesca, penalizzata da
una errata scelta del gioco di vele , troppo penalizzante per via
della forma - al terzo posto Antioco Moro I , velocissima piloga di
S.Antioco , timonata da Marongiu G.
Se questa doveva essere la prova prima
della regata stintinese , buone notizie per i concorrenti in quanto
Altair , lancia detentrice del trofeo del Presidente della
Repubblica, si è presentata soltanto undicesima all'arrivo (tim.Maurandi).
Intanto hanno già preso il mare alla
volta di Stintino , appunto, la piloga Quinto da Masche (Lapicca) e
Francesca (Napoli). Probabilmente altri due equipaggi Carlofortini li
seguiranno , Altair compresa.
Non si hanno notizie dal resto della
flotta sulcitana.
Auguriamo buon vento ad Ajello &
c. grandi amici nostri e della vela latina , augurando di
poter avere contraccambiato la visita, un giorno.
Cogliamo anche l'occasione per
salutare con un affettuoso abbraccio un grande studioso della vela
latina e nostro "maestro": Angelo Dessì.
Articolo a cura del CYC.
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Diciottesima Regata della Vela Latina a Stintino. Dal 24 al 27 agosto si rinnova la sfida, in uno degli angoli più suggestivi del nord Sardegna, tra le culture marinare del Mediterraneo. La manifestazione, che ha più carattere turistico e storico che agonistico, nonostante l'assegnazione di prestigiosi trofei challenge: "Presidente della Repubblica", "Presidente del Senato" e "Ministro della Pubblica Istruzione", ospiterà oltre cento imbarcazioni d'epoca tra velieri, lance, gozzi e guzzette. Quest'anno tra le novità in programma, la presenza di uno scafo proveniente dalla Tunisia. L'ufficio turistico nazionale tunisino invierà, in sua rappresentanza, una lancia a poppa quadra di otto metri, capitanata dall'operatore nautico Mohammed Mrar di Monastir che avrà come equipaggio otto pescatori. Tunisia, ed Egitto sono gli unici paesi, che si affacciano sul Mediterraneo, dove la vela latina è ancora largamente usata per la pesca e il trasporto, grazie a una flotta di 1000 imbarcazioni. Ospite d'onore lo skipper Cino Ricci, patron del Giro d'Italia a Vela e telecronista appassionato delle imprese di Luna Rossa. Alla premiazione sono state invitate numerose personalità, tra queste: il presidente del Senato, Nicola Mancino e l’ex ministro alla Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer. Tra gli ospiti non poteva mancare un grande appassionato di vela come il giornalista Piero Ottone. Per tradizione gareggeranno, anche quest'anno, le imbarcazioni del ministro all’Ambiente, Willer Bordon e delle famiglie Berlinguer e Segni, che come ogni anno rinnoveranno la loro personale sfida. Il mondo della stampa sarà, invece, rappresentato dall'equipaggio di Demetrio Volcic, ex inviato a Mosca per la Rai e dalla spagnoletta algherese di Pasquale Chessa, ex vice direttore di Panorama. La manifestazione prenderà il via giovedì 24 agosto con il saluto del sindaco di Stintino e il briefing per gli equipaggi sulla Banchina dei Velieri, situata nel porto vecchio, il giorno dopo, venerdì 25, si svolgerà la veleggiata storica, uno spettacolo unico nel suo genere, e al calar delle tenebre sfilata notturna per tutte le imbarcazioni iscritte. Ma il clou della manifestazione si avrà nei giorni di sabato 26 e domenica 27 con le prove di gara che partendo da Stintino, toccheranno le Tonnare e la famosa spiaggia della Pelosa. Gli scafi proverranno, oltre che da Stintino, che possiede la flotta più numerosa, da tutti i porti sardi: Cagliari, Carloforte, S.Antioco, Calasetta, Portoscuso, Bosa, Alghero, Porto Torres, Castelsardo, La Maddalena, Porto Rotondo e Olbia. Hanno riconfermato la loro presenza gli equipaggi francesi, provenienti da Hyeres (Costa Azzurra), dalla Corsica e da Barcellona che lo corso anno avevano affrontato la traversata dai loro paesi sino all'isola, impiegandoci alcuni giorni, trascorsi tra mille emozioni. Altri scafi salperanno dai porti liguri di Genova, Chiavari e Varazze, da Napoli e da Sorrento. Defender del trofeo "Presidente della Repubblica" la lancia d'epoca Altair, dell'Istituto nautico di Carloforte, che ha vinto per due edizioni di seguito. Il trofeo viene assegnato definitivamente a chi si aggiudica il titolo per cinque volte anche non consecutive. Lo spirito di chi partecipa a questa regata è assolutamente in perfetta antitesi con quello della Coppa America, dove vengono impiegate le tecnologie più avanzate . Non è, infatti, ammessa alcuna innovazione che possa stravolgere, o in parte modificare, il tradizionale modo di andar per mare di chi usava, come unico sistema di propulsione, la vela o il remo, fin dai tempi di Cristoforo Colombo. La Regata della Vela Latina è organizzata dalla Cooperativa Turistica Stintino e dal Circolo Nautico Torres, con la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna, regista della manifestazione, Piero Ajello. Immagine e ufficio stampa sono stati affidati, per il terzo anno consecutivo, ai giovani sassaresi dell'Associazione di idee. Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione alla regata, per raggiungere l'isola o per assistere alla manifestazione, possono essere richiesti allo 079/239844 , mandando un fax allo 079/2012693, oppure via E-mail : assideerentec.net.
Programma Giovedì 24 agosto: apertura ufficiale della manifestazione con la sfilata degli equipaggi, saluto del sindaco di Stintino e briefing per gli equipaggi, inaugurazione della Banchina dei Velieri. Venerdì 25 agosto: veleggiata storica con pranzo al sacco in barca - riunione dei comitati, sfilata notturna delle vele latine - serata musicale aperta al pubblico. Sabato 26 agosto: regata costiera miglia 9 - pranzo per comitati - visita guidata alla mostra per comitati, regatanti, giornalisti, - festa degli equipaggi - premiazione, menzioni speciali e targhe - intrattenimento musicale. Domenica 27 agosto regata costiera miglia 6 - cerimonia finale di premiazione, aperta al pubblico, con assegnazione dei trofei challenge e di classe - rinfresco di saluto, aperto al pubblico.
Le imbarcazioni in trasferta saranno ospitate a cura dell'organizzazione che si assumerà gli oneri di ormeggio, custodia, alaggio e varo, eventuale rimorchio in caso di avaria. Gli organi di informazione potranno far riferimento all'ufficio stampa, che si occuperà di reperire tutti i mezzi indispensabili per poter seguire la regata via mare o per trasmettere fax, e-mail e immagini.
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