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Considerazioni sulla regata di Stintino

 

La Regata dei Legionari una regata tutta particolare di vela latina

 A distanza di 15 giorni dall'evento qualcuno ha risposto alla nostra richiesta di notizie su questa originalissima regata: sono i genitori di Francesca Napoli la famosa quindicenne vincitrice della prestigiosa regata di Stintino. Loro dicono di essere di parte, ma in realtà Francesca parla a suon di risultati!

Porto Rotondo 29 Ottobre 2000 - Una domenica autunnale con vento debole ha salutato la VII Regata dei Legionari con 32 iscritti tra yachts, velieri, “guzzette” e barche classiche armate a vela latina.

La sera del 28 al briefing “Buriana”, la lancia della Marina Militare della Maddalena, sfidava in tempo reale le altre lance partecipanti: accettavano “Francesca” e “Altair”, in palio vino e formaggio. Questo è lo spirito di un’originale regata che premia i primi tre arrivati in tempo reale e l’equipaggio più giovane in onore di “Andrea Campesi”.

Come si può intuire facilmente la cosa più avvincente della regata sono le sfide che vengono “lanciate”, in genere, tra barche quasi simili, che, sempre in tempo reale, gareggiano tra loro e disputano tante piccole regate nella regata nello splendido scenario dello specchio di mare davanti al Circolo Nautico di Porto Rotondo.

Per la “sfida” lanciata da “Buriana” non c’è stata storia:

né “Buriana” né “Altair” (la lancia dell’Istituto Nautico di Carloforte) non hanno mai insidiato il predominio della lancia “Francesca” timonata dalla quindicenne Francesca Napoli con a bordo Antonello Cambedda, Alessandro Luxoro, Luca Rosso ed Emilio Sernagiotto tutti di Carloforte.

La “Francesca” ha invece duellato nientemeno che con le “guzzette”, vere “formula 1” armate a vela latina.

Infatti, la giovane Francesca Napoli e il veterano Luigi Scotti, hanno combattuto con alterne vicende (per gran parte della regata "Francesca" è stata davanti a “Guzzetta”) e all’arrivo l’ha spuntata “Guzzetta” avanti di solo mezzo scafo, mentre “La tela di Penelope”, la prima delle guzzette, è arrivata davanti ai due di una manciata di secondi.

Questa è la cronaca e non aggiungiamo altro, lasciamo a chi legge eventuali commenti. Si può facilmente capire, infatti, chi scrive sono i genitori di Francesca Napoli e come tali giustamente orgogliosi e di parte....

 

 

§          SFIDA N° 1

BURIANA             2

ALTAIR                 3

FRANCESCA         1

MILLELIRE            4

POSTA IN PALIO: 1 confezione di vino e 1 forma di formaggio

§          SFIDA N° 2

SIGUNDA VIDA                  2

MARIA PAOLINA                1

MARIA FRANCESCA        DNF

JOAN                                     DNF

 POSTA IN PALIO: vino oppure birra

PERCORSO N° 2

§          SFIDA N° 3

MIRIELLA                            2

MARIA                              DNF

PIRANHA                             1

POSTA IN PALIO: 1 cassa di ricci 

§          SFIDA N° 4

GUZZETTA                         2

ALUBE’                                 3

LA TELA DI PENELOPE    1 

POSTA IN PALIO: Torbato

§          SFIDA N° 5

AQUILONE                          3

NAKUDA                             1

LYBRA                                  4

CORSARO                            2

POSTA IN PALIO: 1 cassa di vino rosso

§          SFIDA N° 6

NOGOLI                                 2

HILDE                                   1

MEHALAH                           3

POSTA IN PALIO: 6 bottiglie di vino

PERCORSO N° 2

§          SFIDA N° 7

 SELAMAT                            2

SOROJO                                  1

SOLSTICE                             DNF

POSTA IN PALIO: un cassa di vino

§          SFIDA N° 8

TOSTOINE RUJU               2

ASTRONARKA                   1

POSTA IN PALIO: 5 bottiglie di vino e liquori assortiti

§          SFIDA N° 9

PENELOPE                           2

DALGRA III                         1

PAPYRUS                             3

POSTA IN PALIO: formaggio

1.      DALGRA III                  

2.      HILDE    

3.      PENELOPE

4.      LA TELA DI PENELOPE

5.      PAPYRUS

6.      NOGOLI

7.      MEHALAH

8.      GUZZETTA

9.      FRANCESCA

10.  ALUBE’

11.  BURIANA

12.  ALTAIR

13.  ASTRONARKA

14.  MILLELIRE

15.  MARIA PAOLINA

16.  NAKUDA

17.  SOROJO

18.  CORSARO

19.  PIRANHA

20.  FRANCESCA

21.  AQUILONE

22.  LYBRA

23.  SIGUNDA VIDA

24.  MIRIELLA

25.  TOSTOINE RUJU

26.  SELAMAT

27.  MISTRAL  

28.  PENNY BLACK    

MARIA                                  DNF

SOLSTICE                            DNF

DRAGUT                               DNF

JOAN                                     DNF

SCIA’ SCIA’                          DNF

GOODEN WIND             DNF

MARIA FRANCESCA            DNF

 

 

 

 

 

 

 

16.10.2000

 "La Regata della Vela Latina" di Mario Marzari.

Sarà presentato venerdì 20 ottobre alle ore 16,30 al Salone della Nautica di Genova, presso lo stand Cambusa della rivista "Nautica", il volume "La Regata della Vela Latina" di Mario Marzari, edito da Carlo Delfino Editore. Insieme all’autore parteciperà Piero Ajello, fondatore della Regata di Stintino e Presidente dell’Associazione Vela Latina Tradizionale.

Il libro, di 212 pagine corredato da circa 180 splendide foto a colori e numerosi schizzi, piani e disegni, si avvale della progettazione grafica di associazione di idee di Sassari. Il lavoro di Mario Marzari è interamente dedicato alla marineria di tradizione a vela latina e alla manifestazione che, da diciotto anni, ne è diventata il simbolo: la Regata della Vela Latina di Stintino, uno spettacolare raduno di circa cento scafi tradizionali provenienti da tutte le rive del Mediterraneo.

L’autore racconta in particolare lo sviluppo dell’antichissimo armamento a vela latina (il primo nella storia di forma triangolare) la sua attrezzatura e la manovra. Il volume contiene la storia della Regata di Stintino con la trattazione delle principali tipologie di imbarcazioni partecipanti e le schede illustrate di quasi quaranta fra le barche più significative, con una carrellata sui cantieri artigianali in attività.

Mario Marzari, giornalista e scrittore triestino, fondatore dell’Istiaen (Istituto di archeologia ed etnologia navale), è considerato il maggiore esperto italiano di imbarcazioni tradizionali: nel corso della sua vasta produzione ha fatto conoscere nel nostro paese storia e tradizioni delle comunità marinare e della cantieristica classica. Collabora da molti anni con le più importanti riviste specializzate del settore quali "Nautica", "Yacht Digest" , "La Rivista Marittima" e, in Francia, "Le chasse marèe", autentica bibbia fra gli appassionati di storia e tradizioni marinare.

Il volume dedicato alla Regata della Vela Latina non è l’unico momento importante che caratterizza il dopo regata del Duemila: notevole riscontro ha avuto in Tunisia la partecipazione della lancia di Cap Monastir "Mafhoud Bellah". Il comandante della spedizione, Mohamed Mrad e il principale patrocinatore, l’Office National du Tourisme Tunisien hanno tenuto una conferenza stampa a Tunisi, presso l’Associazione Italia-Tunisia, per illustrare i risultati della trasferta a Stintino, la prima di un paese arabo. L’iniziativa è stata trasmessa dal telegiornale della capitale e seguita dalla stampa locale.

Intanto le Norme di Ammissione, il regolamento ufficiale della manifestazione stintinese, adottato ormai in tutte le regate del settore in Sardegna, si afferma sempre più come il più importante punto di riferimento della nautica tradizionale in Italia e all’estero: anche in Corsica, in Liguria e in Sicilia le Norme sono state adottate quale normativa di manifestazioni riservate alle vele latine ma anche di pali remieri di tradizione, a conferma della validità del lavoro portato avanti in questi anni dal Comitato Organizzatore di Stintino.

 

La macchina organizzativa, coordinata come sempre da Piero Ajello con il fondamentale sostegno dell'Amministrazione Comunale di Stintino, si è già messa in moto per la prossima edizione e, in questo senso, l’imminente Salone di Genova rappresenterà un momento importante utile a ad amplificare la risonanza della manifestazione in campo nazionale ed internazionale.

Mario Marzari - La Regata della Vela Latina

Introduzione di Piero Ajello

    • Vela Latina a Stintino
    • Alle origini della vela latina
    • L’armo latino
    • Calcolo pratico dell’armo latino
    • Marineria tradizionale in Sardegna
    • Le tipologie navali
    • I costruttori
    • Il servizio postale fra Stintino e Porto Torres
    • Le barche più belle
    • La Regata del Duemila
    • Albo d’oro della Regata della Vela Latina
    • Bibliografia

Per informazioni: Piero Ajello tel.0336 411719

 

 

 

 

05.09.2000

Maestrale: la maledizione della vela latina

 

 

 

Angelo Corrias timoniere di EOS si è rifatto della sfortuna nelle precedenti regate vincendo il Trofeo di Bosa.

 

MATCH RACE DI VELA LATINA A BOSA

 
E' domenica 3 settembre, il vostro cronista, nonostante la luculliana cena offerta dal Circolo Nautico, arriva puntuale alle9 al gazebo del comitato di regata.
Un maestrale allegro ma non impossibile soffia sulle bandiere. Un sinistro rumore di frangenti, però, preoccupa gli equipaggi che armeggiano con gli anemometri.
Scurpena, marinaio di Calasetana riscontra che a livello stradale il vento non supera i 5/6 metri al secondo la regata si può dunque fare.
Ma, una volta che l'anemometro viene sollevato un pò più in alto i valori cambiano ed il comitato di regata decide di comunicare un differimento di due ore. La partenza, pertanto viene rinviata per le ore 12.
Approfitto della pausa per fare un giro turistico della località, quando le note di round midnight il celebre pezzo di Duke Ellington attrggono le mie orecchie.
In una piccolissima stazione ferroviaria è parcheggiato un altrettanto piccolo trenino e sopra questo trenino, in uno di quei vagoni merci scoperti è piazzata una band Jazz con due sax tromba, trombone, piano elettrico, basso e batteria. Alle loro spalle un altro tipo di banda composta da simpatizzanti della Harley Davison in perfetta tenuta di pelle con stivali e borchie varie. Di fronte, invece nella pensilina della stazione un altro ensamble jazz composto da una decina di strumentisti.
Per un attimo penso che la malvasia che a fine serata abbiamo bevuto sulla barca del nostro ospite P.G. Cossu abbia effetti allucinogeni, ma, superato questo primo pensiero e ricordandomi di essere un cronista scopro che si tratta di una session itinerante che a bordo del trenino verde proseguirà fino a Nuoro e che l'ideatore di questa simpatica iniziativa e nienteppopòdimeno che Paolo Fresu.
Le due band (gli Hells Angels si limitano a scortare il treno come servizio d'ordine) si alternano nell'eseguire pezzi del Duke fino alle undici quando caricati gli strumenti ed un centinaio di volenterosi passeggeri il treno lascia la stazione per inoltrarsi nelle valli della Planargia.
Ritorno in banchina dove apprendo che la regata verrà disputata all'interno della baia di Bosa Marina: Il posto non è tanto grande così il comitato ha deciso che si disputeranno delle prove per classi anzichè tutti assieme.
Fervono i preparativi, vengono issate le antenne e dispiegate le rande, i fiocchi si allungano sui bompressie una moltitudine di turisti ed apassionati si dispone sui moli per godersi un inaspettato spettacolo.
Partono per prime le lancie dove Bestini conquista,fin dai primi bordi una posizione di assoluto dominio che la porterà alla vittoria con un grosso distacco sulle inseguitrici Valverde di Stintino e Delfina dei padroni di casa.
E quindi la volta dei gozzetti. Qui è Calasettana a condurre i giochi inseguita da Capitan Albano, Luisella e Otha. La regata è avvincente, Calasetana, infatti, è incalzata dal piccolo scafo dei Bosani mentre la Barca di S.Antioco recupera posizioni. Alla linea d'arrivo è Calasetana  che arriva con un distacco di un minuto e mezzo sul Capian Albano e su Luisella che arrivano affiancati, ma, una volta apllicati i compensi e il Capitan Albano a conquistare il meritato primo posto.
Viene quindi il momento dei gozzi: Le barche iscritte sono quattro ma Giovanna d'Arco ed il Moro 1 danno forfait e non si presentano alla partenza.
Lo scontro, pertanto è tra Eos timonato da Angelo Corrias il famoso timoniere di Jadine ed il Moro 3, la barca più grande della flotta, timonato da Antonello Fenu, solitamente skipper di Tartaruga e campione sardo nella categoria IMS.
La regata si trasforma in un match race come presenta il giudice Francesco Tanda.
Il pubblico, rimpinguato dagli equipaggi che hanno terminato la regata, è diventato una folla che si piazza in ogni punto che offra una buona visibilità e che prepara a gustarsi la regata.
La giuria da una prima partenza e mentre Corrias decide di partire con mure a sinistra Antonello Fenu si porta sulla parte destra del percorso.
La scelta di Angelo risulterà vincente ma la partenza per un errore nella alzata delle bandiere viene annullata.
A questo punto i due scafi optano per un marcamento stretto e si inseguono a tutta velocità verso la parte sinistra del percorso.
Durante questo inseguimento, però, è il forte timoniere cagliaritano a conquistare la posizione di sottovento. Le barche hanno deciso, inequivocabilemte di voler partire con mure a sinistra dalla boa, Corrias riesce, calibrando la velocità, ad impedire che il grosso Moro possa svincolarsi, ma un vento che a tratti è più forte ed una forte corrente portano le due barche in prossimità della boa con una decina di secondi di anticipo, Corrias, pertanto è costretto a poggiare ed ad aprire un varco che permette al Moro di poter partire.
La boa di bolina vede Eos tallonato dal gigantesco Moro, ma, un bordeggio inecepibile lo porta a girare la boa con qualche secondo di vantaggio.
Inizia il lasco che costeggia la banchiana dove il pubblico regala applausi ed urla di incitamento, segue una poppa in cui il Moro cerca di sfruttare la maggior ampiezza delle sue vele per coprire Eos.
Inizia l'ultima bolina, le barche sono sempre più vicine ed in alcuni momenti il bompresso del Moro e sulla poppa di Eos, ma il Corrias è in posizione di controllo e resiste agli attacchi, inizia il secondo lasco e la poppa in cui il Moro tenta una opzione a destra che non coglie impreparato Eos che stramba per marcarlo e  che continua a mantenere la posizione fino al traguardo che taglierà con 46 secondi di vantaggio.
Il pubblico è in delirio, nessuno si aspettava di potersi godere un tale spettacolo. Felice è anche il vostro cronista che ha potuto scrivere questo pezzo, felice il Circolo Nautico Bosa che ha evitato il fallimento della regata, felici gli equipaggi che vengono generosamente sfamati e dissetati in da un ricco buffet post premiazione.
Ma dal lontano sud, nell'isola di S.Antioco la strega che odiava la vela latina medita vendetta.
Chi vincerà la sfida?
Per saperlo appuntamento a Carloforte per la mitica Vineta Cup la regata che chiuderà il circuito 2000 della vela latina e che, come si può intuire dal nome, assegnerà un premio per il primo classificato consistente in 500 litri di vino.
Sailing Sardinia è già stata invitata e sicuramente non mancherà di intervenire. 

 

 

 
03.09.2000 Sailing Sardinia è andata a Bosa per la settima edizione del " Trofeo Citta di Bosa" Challenge Banco di Sardegna, manifestazione organizzata dal circolo nautico Bosa ed un forte vento di maestrale ci relega nella banchina ricavata a ridosso di una diga in trachite rosso scalpellata a mano negli anni trenta.
Sopra di noi l'immancabile torre aragonese che ci dicono essere detta Torre dell'Isola Rossa e che pare essere una delle più imponenti della Sardegna.
La visita della Torre ci ricorda quella fatta a Portoscuso quando apparve evidente che l'anno duemila sarà ricordato per la maledizione della vela latina, sortilegio che a detta degli adepti è stato lanciato da una dark lady abitante nell'isola di S.Antioco, e che, dopo la pausa di Stintino avrebbe ripreso a perseguitare i coraggiosi equipaggi di questi legni che perpetuano la tradizione di un armo che ha fatto la storia del piccolo cabotaggio del mediterraneo.
 
Siamo ospiti di EOS ed il comandante Pierluigi Cossu è stato felice di riaverci con lui. Mentre il mitico Capitan Nemo ci faceva le feste l'armatore del gozzo Santantiochese pensava bene di compensare la sosta forzata con un ottimo bicchiere di malvasia, sorta di nettare prodotto nelle vigne locali.
 
E' stata una stagione incredibile - ci racconta il comandante Cossu - ad iniziare da Carloforte e proseguendo per Portoscuso e Calasetta è stato un susseguirsi di sventolate che hanno impedito lo svolgimento di quasi tutto il circuito "meridionale" della vela latina.
 
Non è facile parlare di questa strana flotta che del passato conserva anche una genuina avversione per tutte quelle regole e formalità che caratterizzano il mondo delle regate e che considera l'andar per mare una espressione di libertà e di gioia.
Non esistono, quindi, liste di equipaggi  e, districarsi in mezzo a marinai più conosciuti per sopranome che nella loro vera identità, richiede tempo e pazienza. Il vostro corrispondente, perciò, si sta attrezzando per riuscire a descrivervi questa realtà rimasta un pò emarginata dalle nostre cronache.
 
Una prima considerazione è che le varie flotte rispecchiano nella loro consistenza la passione che ancora perdura nei porti Sulcitani di S.Antioco, Calasetta e Portoscuso nonche la tradizione ligure che si perpetua nell'Isola di Carloforte, quella Catalana degli Algheresi quella Corsicana di Stintino Porto Torres e La Maddalena, isola in cui, la presenza dell'arsenale ha permesso di perseverare una professionalità cantieristica di alto livello, vi è, infine una flotta di Olbia composta da legni che rispecchiano un pò tutte le tradizioni.
 
Senza che i non citati ne abbiano a male, approfittiamo della sosta forzata per ricordare quelle barche che si sono distinte a Stintino.
Un ufficio stampa non velocissimo, infatti, non ci ha permesso di comunicarvi in tempo reale  le classifiche che ci erano state ripetutamente promesse e che, vista la consistenza dei partecipanti e delle suddivisioni in almeno 4 categorie di barche rende difficilissimo riportare con il solo ausilio della memoria o della penna.
 
Ricordiamo,innanzittuto Francesca Napoli la giovanissima Carlofortina (15 anni) vincitrice assoluta della manifestazione  bche al timone della lancia Francesca, che pare sia stata varata dal nonno in occasione della sua nascita, ha sbaragliato una flotta composta da 96 barche e che si è sostituita agli altri Carlofortini di Altair nella detenzione dell'ambito challenge Presidente della Repubblica. Francesca si imposta, infatti, anche nella categoria lance precedendo gli agguerriti militari di Buriana ed i conterranei di Altair.
 
Nella categoria Guzzette trionfo di Calasetana, dove abbiamo riconosciuto al timone Ezio Diana del team Jadine, accompagnato dal fratello Dario, già Skipper di Iglesias nel giro di Sardena a vela, futuro armatore di un nuovo legno che sta nascendo nel cantiere carlofortino di Tonino Sanna. Secondo posto, invece, per i Santantiochesi di Luisella di Francesco Cherchi, meglio noto come il gatto che con un equipaggio familiare composto da moglie, figli e cugini si è distinto in entrambe le prove e che soprattutto ci ha permesso di godere di una ospitalità culinaria di primo livello durante la gita all'Asinara. Terzo posto, infine, per Anna , imbarcazione Stintinese di proprieta della dinamica manager del locale Lu Fanali dove, la maggior parte degli equipaggi, ed in particolar modo il vostro cronista e gli amici di Eos hanno potuto trascorrere delle splendide serate stintinesi.
 
E veniamo, quindi, alla classe più numerosa ed agguerrita quella dei Gozzi, barche dai 7 ai 9 metri in cui militano i nostri ospiti di Eos.
Primo posto per Barracuda, tipico esempio di come, anche nel mondo della vela latina si stia intrufolando il morbo di "rating" quella terribile malattia che ha permesso, durante il trofeo Formenton, al Mascalzone Latino sorta di meraviglia tecnologica armata dal famoso V. Onorato di gareggiare in classe "crociera". Barracuda, infatti, è un gozzo "estremo" carrellabile e quindi leggerissimo e con una lunghezza e soluzioni tecniche ai limiti della classe, barca, comunque portata con maestria dalla famiglia "Cicconi"  continentali con il mal di Sardegna provenienti da Varazze. Secondo posto per Antioco il Moro di S.Antioco del simpatico Sandro Radaelli. Terzo classificato Quinto Da Masche del Carlofortino Raffaele La Picca, splendida imbarcazione nata recentemente dalle abili mani del già citato maestro d'ascia Tonino Sanna che è rimasto uno degli ultimi artigiani presenti nel Sud Sardegna.
Saltiamo, per pudore, l'immeritato quarto posto di Maria C. che pur essendo un antico legno delle tonnare di Carloforte con il suo disprezzo per la regola fondamentale in ogni regata e nel corretto navigare e che consiste nel dare acqua a chi naviga con le mura a destra, ha compromesso quella che si profilava come una meritata e certa vittoria di Eos.
 
Per concludere queste brevi rimembranze, qualche parola sulle barche più spettacolari e ricche di storia della regata.
Si tratta della classe velieri, imbarcazioni sopra i 9 metri che più di ogni altra conservano intatto il fascino dei tempi in cui la vela era l'unico strumento per poter navigare.
Si tratta, infatti di barche centenarie come l'Aquilone  che faceva servizio di linea tra Palau e La Maddalena o come Miriella che, nata a Carlorte ha continuato la sua attività di cabotaggio nell'arcipelago o di Maria dell'Olbiese Degortes che fino a poco tempo fa veniva utilizzata per il traffico, di Giovanna D'Arco del condottiero Giovanni del Rio, barca che tutto oggi viene utilizzata per la pesca all'aragosta e che si è presentata in regata con tutte le attrezzature utilizzate per la suddetta attività e che ciò nonostante ha conquistato un ottimo terzo posto. Ricordiamo,quindi il Piranhadi Antonio Palese figlio del mitico maestro d'ascia di Porto Torres.
Menzione speciale per Asinara Libera, altra imarcazione da lavoro restaurata da Giancarlo Acciaro che, splendido padrone di casa, ha saputo animare, con il suo variopinto equipaggio di marinai ed arrostitori, la vita delle banchine del porto vecchio.
 
E' ormai notte quando consegno al Web questi appunti di viaggio e devo lasciarvi per recarmi in cima alla torre dell'Isola Rossa dove si terra il famoso rito dell'occhio per cercare di sconfiggere la maledizione della vela latina, domani domenica 3 ottobre si cercherà di regatare e di dare una classifica a questa settima edizione del Trofeo.

 

 

 

30.08.2000

Una diciassettenne sbaraglia i velisti d'epoca

A Stintino Francesca Napoli vince la più prestigiosa regata per vele latine

Stintino – La XVIII edizione della Regata della Vela Latina, che si è svolta a Stintino dal 24 al 27 di agosto, si è conclusa con la vittoria di una ragazzina di soli 15 anni, unica donna armatrice. La più giovane regatante si è aggiudicata l’ambito trofeo challenge "Presidente della Repubblica" con la lancia "Francesca". La vincitrice, Francesca Napoli, carlofortina, promossa al secondo anno dell’Istituto Nautico di Carloforte si è imposta sui 100 scafi armati a vela latina, fin dalle prove disputate sabato 24 e aggiudicandosi, in quell’occasione, il primo posto non solo della classifica generale, ma arrivando prima assoluta in tempo reale. Fisico minuto, lunghi capelli biondi e polo blu, ha tagliato il traguardo arrivando nona in tempo reale, nella seconda giornata di gara. Ancora una volta, dopo tre anni consecutivi, i carlofortini si aggiudicano l’ambito trofeo. Al secondo posto il gozzo di Varazze, "Barracuda", al terzo, i detentori del trofeo della passata edizione, i ragazzi dell’Istituto Nautico di Carloforte, a bordo dell’ormai storica "Altair".

Ed a proposito di "Altair" è doveroso ricordare che l’equipaggio della lancia vincitrice, "Francesca", era composto dai ragazzini terribili dell’"Altair" delle passate edizioni, di cui fa parte il tattico Gianpaolo Serventi, 23 anni, componente della squadra olimpica tricolore, classe "Tornado", campione nazionale nel ’99 della classe Tornado. A bordo della lancia "Francesca" anche i due cugini Stefano e Antonello Cambedda, il primo neo diplomato dell’ITN di Carloforte e istruttore di vela latina e il secondo ancora studente. Unico anziano il papà dell’armatrice, Gianfranco Napoli che si autodefinisce "la zavorra di bordo".

Il memorial Antonio Addis, che viene assegnato al primo che arriva in tempo reale,

è stato assegnato alla guzzetta "Penelope" di Alghero dell’armatore Gianfranco Fois.

Il premio challenge, "Presidente del Senato", riservato ai velieri, cioè a quelle imbarcazioni che superano i 9 metri, è stato assegnato al leudo maddalenino "Nuovo Aquilone", seguito dalla matricola "Miriella", un altro leudo maddalenino, recentemente restaurato ed al quale è andato un altro riconoscimento, una menzione speciale per la cura con la quale è stato preservato nel tempo. Terzo il veliero "Piranha" di Porto Torres.

Il trofeo challenge, riservato agli istituti nautici e agli studenti universitari, "Ministro della Pubblica istruzione" è stato vinto dalla mitica "Altair", con un nuovo equipaggio la cui età media non superava i 18 anni.

Il recente trofeo donato dal Presidente del Consiglio Regionale, Efisio Serrenti, riservato ai mastri d’ascia è stato consegnato a Giuseppe Benenati, di Stintino, 95 anni, il più anziano mastro d’ascia della Sardegna.

L’altro riconoscimento, istituito per questa edizione e donato dal Presidente del consiglio Provinciale, Franco Masala, per l’imbarcazione giunta dal porto più lontana è stata assegnata all’equipaggio del "Marina Cap di Monastir", proveniente dalla Tunisia.

Il "Città di Stintino", un altro premio nato nell’edizione del 2000, istituito per premiare il primo classificato, tra le imbarcazioni stintinesi, è stato assegnato ad Anna di Eugenio de Negri.

La XVIII edizione si è conclusa in un clima di festa, con la tradizionale premiazione, presentata dal fondatore della manifestazione, Piero Ajello che si è anche collegato telefonicamente con il ministro dell’Ambiente, Willer Bordon , il quale non potendo assistere personalmente ha inviato un saluto ai vincitori, promettendo la sua presenza per la prossima edizione. E a proposito di personalità politiche, ricordiamo che la classe "politici e onorevoli" è stata vinta da Mario Segni a bordo della sua "Oloturia" che è arrivato 13° in tempo reale.

Le 100 imbarcazioni hanno regatato con un vento di maestrale di 10 nodi, con punte di 14, tanto che la prima imbarcazione che ha tagliato il traguardo in tempo reale, anche se fuori concorso, la "Guzzetta" del Circolo Nautico di Porto Torres, è arrivata in un ora.

Per tutta la durata della regata, gli equipaggi hanno potuto usufruire delle previsioni fornite dal bollettino del mare curato dal S.A.R. il Servizio Agrometeorologico della Sardegna.

Si è così conclusa anche la XVIII edizione della Regata della Vela Latina, il cui successo di pubblico e di barche in mare è andato oltre ogni previsione, anche per la presenza della nuova rassegna "Sardegna in banchina" nella quale hanno trovato spazio numerosi Comuni e Comunità montana dell’isola, dando l’opportunità, ai visitatori, di conoscere, in occasione della Regata, non solo le culture marinare, ma anche i prodotti tipici dell’enogastronomia e della cultura che solo l’isola può offrire.

. Premiato, dunque, l’impegno degli organizzatori, una vera e propria task force della quale hanno fatto parte l’assessore al Turismo, Antonio Diana, il presidente degli operatori turistici, (C.O.T.E.S.), Paola Stacca e il presidente della Pro loco, Angelo Benenati. Immagine, ufficio stampa della Regata e il coordinamento della rassegna "Sardegna in banchina" sono stati affidati a "Associazione di idee" di Sassari.

L’edizione del 2000 ha avuto il supporto dell’amministrazione comunale di Stintino, dell’assessorato al Turismo e dell’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, dell’assessorato al Turismo della Provincia di Sassari e di un nutrito gruppo di sponsor privati.

Segue ora il racconto del nostro inviato speciale imbarcato su Eos

Sailing Sardinia. Com, è stata invitata a partecipare alla famosa regata della vela Latina che ogni ultima domenica di agosto si tiene a Stntino.

Siamo stati ospiti del “gozzo” EOS dell’armatore di S.Antioco Pierluigi Cossu  per il circolo nautico “Nemo” e con un timoniere che voi amici conoscete bene: Angelo Corrias.

Ad accoglierci è stato il presidente del circolo, Capitan Nemo, un delizioso spinone con l’assetto ribassato che hapartecipato con impegno alle due prove della manifestazione.

Venerdì è stato il giorno dedicato alla gita all’isola dell’Asinara che fino a poco tempo fa era un paradiso di cui potevano godere solo i Giudici i politici e qualche centinaio di ergastolani.

Una lunga processione di un centinaio di barche a vela  si ormeggiava in una stupenda baia con un mare turchese ed una popolazione ittica da far invidia all’acquario di Genova. Poche bracciate ed una maschera, infatti, permettono di fare un salto nel passato quando nel nostro mare era ancora possibile incontrare ogni varietà di pesci dalla mormora alla cernia dall’orata alla spigola.

Sabato mattina la flotta si presentava davanti alla linea di partenza offrendo uno spettacolo eccezionale.

La nostra barca si schiera sopravento alla barca giuria  ed inizia la discesa verso la linea improvvisamente, però si crea un muro di vele che non lascia filtrare neanche un refolo di vento.

Ci troviamo così in mezzo ai variopinti partecipanti di questa incredibile regata. Purtroppo la nostra permanenza in mezzo a questa umanità si prolunga per troppo tempo e così le barche che hanno avuto la possibilità di trovare un po’ di aria pulita si sono già allontanate.

Tra una bestemmia e l’altra il nostro timoniere inizia una rimonta incredibile e già alla prima boa risaliamo di una ventina di posizioni. Alla boa della Pelosa abbagliati dal verde di uno dei mari più belli del mondo siamo già in trentesima posizione. Inizia quindi la risalita verso la boa dell’Asinara. Una tattica perfetta ci permette di recuperare le prime posizioni. Purtroppo, però, il percorso viene ridotto e così la generosa EOS deve accontentarsi di aver recuperato la settima posizione.

Domenica un vento fresco da Nord Ovest fa viaggiare con più dinamismo questa variopinta flotta. I grossi velieri che provengono dalla Maddalena si muovono velocemente in mezzo ad un frotta di lancie e gazzette e fanno sembrare piccoli anche i più imponenti gozzi.

Abordo dei due velieri “Aquilone” e  “Miriella” scorgiamo gli amici Luca ed Andrea Montella ed il roscio Mariolino di Fraia.

Angelo indovina la partenza ed ecco che ci troviamo primi sottovento ad una flotta che il vento rende veramente imponente.

Dopo cinquecento metri, però, la penna del fiocco si rompe. L’abile attrezzista Enrico Zedda organizza una riparazione che ci permette di mantenere la posizione. Dopo una decina di minuti, però, un altro sinistro rumore, questa volta è una delle sartie sopravento a lasciarci. Ancora una volta Enrico riesce a porre rimedio e ci permette di continuare la galoppata verso la prima boa. La giriamo secondi dietro una delle mitiche lancette di Carloforte.

Siamo mure a dritta ed iniziamo la risalita verso la Pelosa quando si presenta mure a sinista un gozzo Carlofortino “Maria C.” che ignorando richiami e diffide continua imperterrito con una rotta che lo fa finire sotto la nostra prua.

Le due barche incastrate l’una sull’altra diventano una palestra di improperi e parolacce mentre le barche inseguitrici approfittano del disastro per passarci davanti.

 

Altre ferite si aggiungono alla già provata attrezzatura di EOS.

Il capitano, però , ci incita a non mollare e così iniziamo una rimonta fino al traguardo che ci farà chiudere la regata con un buon quarto posto.

Una volta in banchina formalizziamo la protesta contro la Maria C., protesta che non verrà discussa perché presentata con 5 minuti di ritardo.

Non ci resta che consolarci con qualche bottiglia di birra che i giovani amici del circolo nautico Torres ci servono con solerte puntualità.

Un grazie ai nostri amici Pierluigi Cossu, Angelo Corrias, Enrico Zedda, Marco Puddu, Antioco Orru e Marco Atzori che ci hanno permesso di poter partecipare ad un regata che pur in meezo alle invitabili polemiche è uno degli avvenimenti più spettacolari della nostra estate velica.

 

1 Francesca Francesca Napoli
2 Barracuda Roberto Cecconi
3 Altair  ITN Carloforte
4 Antioco il Moro Alessandro Radaelli
5 Buriana M.M. Marivela

 

 

20.08.2000

Prove tecniche pre-Stintino

Dopo essere stata rinviata per cattivo tempo l'8 e 9 luglio scorso , si è potuta finalmente svolgere domenica 13 agosto nelle acque di San Pietro la regata a vela latina valida per l'assegnazione dello splendido trofeo "Isola di San Pietro", messo in palio dal Carloforte Yacht Club , organizzatore della manifestazione e dalla LevanteNorditalia . Il recupero,svolto su una regata "secca", si è disputato con un vento da sud 7 nodi , percorso costiero di 4.5 mg ed ha toccato le più belle spiagge dell'isola , per la gioia delle centinaia di persone accalcate sulla sabbia. 
Le 15 imbarcazioni sulcitane , dopo un primo richiamo generale, sono partite ma ancora la lancia Bestini (tim.Fisanotti - Portoscuso) si beccava il richiamo e le piloga Luigi P. (tim.Simonetti - Carloforte) , con una dubbia decisione della giuria, veniva considerata OCS.  Mentre gli equipaggi più accreditati stentavano , prendevano le distanze  Barracuda (gozzo ligure DOC -  tim.Cecconi) e Francesca (tim.Napoli - Carloforte) mentre Bestini (detentore del trofeo) compiva una splendida rimonta e terminava al 6° posto. La classifica finale ha premiato Barracuda che si porta il trofeo in Liguria - al secondo posto Francesca, penalizzata da una errata scelta del gioco di vele , troppo penalizzante per via della forma - al  terzo posto Antioco Moro I , velocissima piloga di S.Antioco , timonata da Marongiu G.  
Se questa doveva essere la prova prima della regata stintinese , buone notizie per i concorrenti in quanto Altair ,  lancia detentrice del trofeo del Presidente della Repubblica, si è presentata soltanto undicesima all'arrivo (tim.Maurandi).
Intanto hanno già preso il mare alla volta di Stintino , appunto, la piloga Quinto da Masche (Lapicca) e Francesca (Napoli). Probabilmente altri due equipaggi Carlofortini li seguiranno , Altair compresa. 
Non si hanno notizie dal resto della flotta sulcitana.
Auguriamo buon vento ad Ajello & c. grandi amici  nostri  e della vela latina , augurando di poter avere contraccambiato la visita, un giorno.
Cogliamo anche l'occasione  per salutare con un affettuoso abbraccio un grande studioso della vela latina e nostro "maestro": Angelo Dessì.
Articolo a cura del CYC.  

 

 

 

 

Diciottesima  Regata della Vela Latina a Stintino.

Dal 24 al 27 agosto si rinnova la sfida, in uno degli angoli più suggestivi del nord Sardegna, tra le culture marinare del Mediterraneo. La manifestazione, che ha più carattere turistico e storico che agonistico, nonostante l'assegnazione di prestigiosi trofei challenge: "Presidente della Repubblica", "Presidente del Senato" e "Ministro della Pubblica Istruzione", ospiterà oltre cento imbarcazioni d'epoca tra velieri, lance, gozzi e guzzette.

Quest'anno tra le novità in programma, la presenza di uno scafo proveniente dalla Tunisia. L'ufficio turistico nazionale tunisino invierà, in sua rappresentanza, una lancia a poppa quadra di otto metri, capitanata dall'operatore nautico Mohammed Mrar di Monastir che avrà come equipaggio otto pescatori. Tunisia, ed Egitto sono gli unici paesi, che si affacciano sul Mediterraneo, dove la vela latina è ancora largamente usata per la pesca e il trasporto, grazie a una flotta di 1000 imbarcazioni.

Ospite d'onore lo skipper Cino Ricci, patron del Giro d'Italia a Vela e telecronista appassionato delle imprese di Luna Rossa. Alla premiazione sono state invitate numerose personalità, tra queste: il presidente del Senato, Nicola Mancino e l’ex ministro alla Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer. Tra gli ospiti non poteva mancare un grande appassionato di vela come il giornalista Piero Ottone. Per tradizione gareggeranno, anche quest'anno, le imbarcazioni del ministro all’Ambiente, Willer Bordon e delle famiglie Berlinguer e Segni, che come ogni anno rinnoveranno la loro personale sfida.

Il mondo della stampa sarà, invece, rappresentato dall'equipaggio di Demetrio Volcic, ex inviato a Mosca per la Rai e dalla spagnoletta algherese di Pasquale Chessa, ex vice direttore di Panorama.

La manifestazione prenderà il via giovedì 24 agosto con il saluto del sindaco di Stintino e il briefing per gli equipaggi sulla Banchina dei Velieri, situata nel porto vecchio, il giorno dopo, venerdì 25, si svolgerà la veleggiata storica, uno spettacolo unico nel suo genere, e al calar delle tenebre sfilata notturna per tutte le imbarcazioni iscritte.

Ma il clou della manifestazione si avrà nei giorni di sabato 26 e domenica 27 con le prove di gara che partendo da Stintino, toccheranno le Tonnare e la famosa spiaggia della Pelosa.

Gli scafi proverranno, oltre che da Stintino, che possiede la flotta più numerosa, da tutti i porti sardi: Cagliari, Carloforte, S.Antioco, Calasetta, Portoscuso, Bosa, Alghero, Porto Torres, Castelsardo, La Maddalena, Porto Rotondo e Olbia.

Hanno riconfermato la loro presenza gli equipaggi francesi, provenienti da Hyeres (Costa Azzurra), dalla Corsica e da Barcellona che lo corso anno avevano affrontato la traversata dai loro paesi sino all'isola, impiegandoci alcuni giorni, trascorsi tra mille emozioni. Altri scafi salperanno dai porti liguri di Genova, Chiavari e Varazze, da Napoli e da Sorrento.

Defender del trofeo "Presidente della Repubblica" la lancia d'epoca Altair, dell'Istituto nautico di Carloforte, che ha vinto per due edizioni di seguito. Il trofeo viene assegnato definitivamente a chi si aggiudica il titolo per cinque volte anche non consecutive.

Lo spirito di chi partecipa a questa regata è assolutamente in perfetta antitesi con quello della Coppa America, dove vengono impiegate le tecnologie più avanzate .

Non è, infatti, ammessa alcuna innovazione che possa stravolgere, o in parte modificare, il tradizionale modo di andar per mare di chi usava, come unico sistema di propulsione, la vela o il remo, fin dai tempi di Cristoforo Colombo.

La Regata della Vela Latina è organizzata dalla Cooperativa Turistica Stintino e dal Circolo Nautico Torres, con la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna, regista della manifestazione, Piero Ajello. Immagine e ufficio stampa sono stati affidati, per il terzo anno consecutivo, ai giovani sassaresi dell'Associazione di idee.

Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione alla regata, per raggiungere l'isola o per assistere alla manifestazione, possono essere richiesti allo 079/239844 , mandando un fax allo 079/2012693, oppure via E-mail : assideerentec.net.

 

Programma

Giovedì 24 agosto:

apertura ufficiale della manifestazione con la sfilata degli equipaggi, saluto del sindaco di Stintino e briefing per gli equipaggi, inaugurazione della Banchina dei Velieri.

Venerdì 25 agosto:

veleggiata storica con pranzo al sacco in barca - riunione dei comitati, sfilata notturna delle vele latine - serata musicale aperta al pubblico.

Sabato 26 agosto:

regata costiera miglia 9 - pranzo per comitati - visita guidata alla mostra per comitati, regatanti, giornalisti, - festa degli equipaggi - premiazione, menzioni speciali e targhe - intrattenimento musicale.

Domenica 27 agosto

regata costiera miglia 6 - cerimonia finale di premiazione, aperta al pubblico, con assegnazione dei trofei challenge e di classe - rinfresco di saluto, aperto al pubblico.

 

Le imbarcazioni in trasferta saranno ospitate a cura dell'organizzazione che si assumerà gli oneri di ormeggio, custodia, alaggio e varo, eventuale rimorchio in caso di avaria.

Gli organi di informazione potranno far riferimento all'ufficio stampa, che si occuperà di reperire tutti i mezzi indispensabili per poter seguire la regata via mare o per trasmettere fax, e-mail e immagini.