10.11.2000
Il Soling e il match race esclusi dalle Olimpiadi Riportiamo integralmente la notizia e commento di Michele Tognozzi pubblicati su www.farevela.net. Ormai non sappiamo più che criterio l'ISAF usi per designare le classi Olimpiche. Forse una classe per essere olimpica deve essere: 1 Pochissimo diffusa, 2 Costosissima e possibilmente non fare regate spettacolari (match race)
Nei Soling - a detta
di alcuni dei velisti più esperti, gente come Rod Davis o Enrico
Chieffi - regatavano alcuni dei migliori velisti in assoluto. Si
trattava della medaglia più difficile da conquistare. Una barca
sensibile alle regolazioni, atletica, che richiedeva tre velisti di
pari livello e neanche si sognava di imbarcare velisti-zavorra. Una
barca dura come poche altre con vento forte. Una barca che, comunque,
rimarrà nella storia grazie ad un albo d'oro olimpico che, negli
ultimi 20 anni, forse solo il Finn e la Star possono vantare.
Se si voleva, comunque, si poteva togliere il Soling lasciando però una medaglia per il solo match race. Non sarebbe stato difficile trovare una barca a chiglia ad hoc, dove avrebbero potuto misurarsi timonieri di entrambi i sessi. Portata di fronte al ballottaggio, la Star ha al solito fatto pesare il suo enorme potere politico, così come il 49er ha evitato l'esclusione per la scomparsa preventiva della seconda disciplina a chiglia. Laser, Finn, 470, Europa e Mistral non avevano concorrenti concreti. La sensazione è che la vela olimpica sia destinata a perdere alcuni dei suoi campioni riconosciuti. Un po' come disputare un Mondiale di calcio senza le Nazionali del Brasile e dell'Argentina, o una finale olimpica dei 100 metri senza Carl Lewis. L'Olimpiade della vela sarà sempre più - cosa senza dubbio positiva per il futuro del movimento - una regata destinata ai migliori tra i giovani velisti. Il rischio - a nostro parere, enorme - è che sia peraltro destinata a cadere nel dimenticatoio per tre anni e undici mesi, perdendo un impatto mediatico e tecnico che solo i grandi campioni possono concedere. Intendiamoci, la crescita dei velisti - come sostiene, per esempio, un esperto della materia come Mauro Pelaschier - passa attraverso le classi giovani che preparano, come niente altro, all'altura e alle grandi regate internazionali. L'Olimpiade - questa pare la scelta dell'ISAF - sarà sempre più destinata ai giovani talenti (non a tutti, così come nessuno si sogna di correre la finale dei 100 metri piani in atletica leggera contro i migliori). I campioni che hanno fatto la storia della nostra disciplina regateranno in Star o in Coppa America. Difficile immaginare scenari diversi
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HA VINTO TUTTO Alessandra Sensini dopo Mondiali, Europei, vince l'oro olimpico In collaborazione con Albaria |
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Alessandra Sensini si conferma la regina della vela italiana, la golden girl capace di risollevare da sola le sorti della vela azzurra.
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Sydney (22 settembre) - Tutto
in una regata. Dopo quattro anni di duro lavoro e 10 regate
disputate, la corsa alle medaglie della XXVII Olimpiade si deciderà
all'ultima regata. Alessandra Sensini per un momento è anche
balzata in testa alla classifica, ma alla fine dell'ultima regata le
posizioni di testa sono rimaste immutate. Guida sempre la tedesca
Amelie Lux, con un punto di vantaggio sull'atleta dell'Albaria e tre
sulla neozelandese Barbara Kendall. Ma procediamo con ordine. Nel
corso della nona regata Alessandra Sensini compie l'ennesimo
miracolo. Nonostante la solita bonaccia che ha contraddistinto
questi Giochi, la grossetana dell'Albaria di Mondello passa seconda
alla prima bolina e subito dopo prende la testa della gara. Senza più
mollarla. Sul traguardo precede la tedesca Lux e l'australiana Crisp.
Quinta Barbara Kendall. Per la prima volta è in testa alla
classifica generale. Ma le insiedie sono dietro l'angolo. La seconda
regata si disputa con un pizzico di vento in più, ma
inspiegabilmente l'azzurra rimane attardata e chiude dodicesima,
nella regata vinta dalla Kendall davanti alla tedesca. La classifica
così torna quella di prima, con le tre atlete in zona medaglia che
si giocheranno tutto nella regata di domenica. Domani riposo.
Riccardo Giordano, invece, ha saputo sfruttare al meglio il vento
cresciuto nella seconda regata. Dopo avere chiuso la prima al
ventiduesimo posto (20mo in classifica generale), l'atleta
palermitano dell'Albaria riesce a sfoggiare il meglio del suo
repertorio nella nona regata quando, con un pizzico di vento in più,
riesce a mettere la sua vela davanti a tanti favoriti. Alla prima
bolina è ottavo, ma presto parte la rimonta e al termine della
prova è terzo (suo miglior piazzamento sin qui, 18mo in classifica
generale). La regata la vince a sorpresa il cinese Yuanguo Zhaou,
che galleggia a metà classifica, a conferma di come in questi
Giochi siano stati capovolti tutti i pronostici. L'austriaco Chris
Sieber, solo 24mo nella prima regata, recupera nella seconda
chiudendo quarto e riconquistando la seconda posizione in classifica
generale. Domenica si assegnano le medaglie.
Risultati Completi - UOMINI here - donne here
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