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Vista la quantità di messaggi arrivati in merito alla Regata di PortoTorres abbiamo preparato questa pagina per metterci dentro tutto.

 

 

03.07.2000

Vince Gianluca Manca, ma infuria la polemica

Porto Torres: Quarta prova Campionato Zonale Laser

Il forte vento di maestrale che ha soffiato sabato e domenica nelle acque di Porto Torres ha accolto i 24 atleti della classe Laser per la quarta prova della Selezione Zonale, valida per le ammissioni al Campionato Italiano di classe ospitata dalla Sezione Golfo dell’Asinara della LNI .

La regata si è potuta disputare solo su due prove sulle quattro previste, a causa delle cattive condizioni meteo della domenica (vento a 25 nodi in aumento) che avrebbero causato difficoltà alla per l’assistenza necessaria ai regatanti. Infatti già il sabato molti atleti erano apparsi in difficoltà per le condizioni meteo.

La vittoria è andata così a Gianluca Manca del Circolo Nautico di Arbatax che, pur avendo conseguito pari punti con Alessandro Masala della LNI di Alghero ha vinto una prova.

La regata di sabato si è svolta davanti allo specchio acqueo di Balai con un vento dai 15 ai 20 nodi e onda formata, che ha permesso di disputare due prove su un percorso a quadrilatero di circa sei miglia.

Il portacolori della sezione Golfo dell’Asinara, Mirko Coghene ha rimediato un 10° posto.

Secondo Alessandro Masala, Terzo Giuseppe Castellano della LNI di Alghero.

Il Pluri titolato Mario Orlich è stato penalizzato nella prima prova a causa di una incomprensione con il C.d.R. e non è partito presentando protesta contro il Comitato che è stata respinta.

Purtroppo, non potendo scartare il punteggio della prima prova a causa delle poche prove disputate, e avendo vinto la seconda prova la somma dei punti lo vede solo all’11° posto.

Ora per correttezza pubblichiamo i due scritti che ci sono pervenuti, uno da Mario Orlich, delegato della III Zona per la classe Laser, l'altro da Alberto Roggero Presidente sia del circolo organizzatore sia del Comitato di Regata. Entrambi grandi amici di Sailing Sardinia

Mario Orlich

Premesse; All'arrivo a Portotorres la mattina del giorno 24 Giugno scorso, i regatanti della classe "Laser" ivi convenuti per partecipare alla quarta prova del Campionato Sardo della classe "Laser", sono stati accolti da una splendida giornata di sole, con un bel vento di Maestrale che soffiava gagliardo a circa 17/18 con mare forza 2-3, premessa ideali per consentire la disputa di due belle regate. Ma, prima sorpresa, il Presidente del Comitato di regata espone il Comunicato Ufficiale N° 1 con il quale viene modificato il classico percorso delle regate " Laser ", che prevede la partenza tra il battello Comitato con bandiera arancione e la boa N° 4, e l'arrivo tra un battello con bandiera blu e la boa N°1, posizionando in sostituzione a ciò, partenza ed arrivo a circa metà del lato di bolina , tra il battello Comitato e una specifica boa di partenza ed arrivo. Seconda sorpresa, spiacevole per qualcuno e gradita per pochi, il Presidente del Comitato di Regata fa sapere comunicandolo verbalmente ( anche se non ce ne sarebbe bisogno, in quanto previsto dalle istruzioni di regata !!! ) che in giornata sarebbero state disputate tre prove, ed allo scopo raccomanda la massima puntualità sulla linea di partenza della prima prova prevista per le ore 14.30 in punto!!!

Svolgimento delle regate; Ore 14.20, i regatanti rispettosi delle raccomandazioni impartite dal Prersidente del Comitato di Regata iniziano a prendere il mare per raggiungere l'area dove presumibilmente ( nessuna cartina o mappa indicava dove sarebbe stato posizionato il campo di regata !!! ) sarebbero dovute essere posizionate le boe del percorso, ma contrariamente a quanto comunicato, non trovano traccia alcuna ne di boe ne di battello Comitato. Ingannando il tempo evoluendo un po al lasco ed un po di bolina, approfittando della bella giornata, trascorreva più di un ora prima che, finalmente, dalla imboccatura del porto della ridente cittadina di Portotorres, si potesse vedere prendesse il mare una bella imbarcazione a vela di circa 12 metri con legate sulla poppa le tanto attese boe ed un piccolo gommoncino. Senza ombra di dubbi era l'imbarcazione del Comitato di Regata che ospitava il Presidente del Comitato di Regata che si accingeva a predisporre il tanto atteso campo di regata per dare la partenza alle ore 14.30 !!! sic. !!! (in realtà erano già circa le ore 15.30) alla prima delle tre regate promesse. Ma purtroppo, chi pensava che l'attesa sarebbe presto finita doveva suo malgrado rassegnarsi ad una ulteriore e stressante attesa. Difatti, con la massima calma, dopo avere posizionato una prima boa, l'imbarcazione del Comitato srollava il fiocco e si accingeva a scendere " con calma " in poppa con al traino le rimanenti boe con le quali doveva essere completato il percorso. Finalmente il battello Comitato raggiunto il punto dove era da posizionare l'allineamento di partenza - arrivo, dava fondo all'ancora (o perlomeno cosi pareva !!! ) e incaricava due assistenti di provvedere a posizionare la boa dell'allineamento e la boa N°1. Operazioni evidentemente estremamente complessa poichè comportavano la perdita di circa un'altra ventina di minuti, durante i quali " inspiegabilmente " ( gli esperti locali asseriscono che sia abitudine di un certo Presidente di Comitato dare poca cima all'ancora !!! ) il Battello Comitato iniziava inesorabilmente a scarrocciare verso la Boa N° 1. Nel frattempo però con " estrema velocità !!!", gli assistenti ( sempre gli stessi ) provvedevano a posizionare anche le boe N° 2 e 3, così finalmente alle ore 16.00 circa ( ma la partenza della prima regata non doveva essere puntuale alle ore 14.30 !!! ) il campo di regata era finalmente posizionato, fatta eccezione per il battello Comitato che intanto aveva continuato a scarrocciare ben lontano dal punto ove doveva trovarsi per iniziare regolarmente la procedura di partenza. A questo punto lo scrivente si trova in leggera difficoltà nel ricostruire la dinamica di quella che solo a distanza di una decina di minuti è riuscito a capire fosse una " nuova specie " di partenza della prima regata !!! sic. e poi sic. Difatti mentre navigavo in prossimità della boa di partenza, quella per intenderci tanto ben descritta e disegnata dal Presidente del Comitato di Regata con il Comunicato Ufficiale N°1, aspettando con pazienza che il battello del Comitato riacquistasse la posizione regolare per creare l'allineamento di partenza - arrivo, dopo che lo stesso era scarrocciato sino a superare la boa N°1 !!!, notavo che tutti gli " amici " Laseristi ( o meglio Lazzaroni ) si disponevano di bolina iniziando a risalire il vento in direzione della zona ove mi trovavo io e la boa di quella che era stato scritto dovesse essere la boa di partenza, ma che mio malgrado scoprii poi così non fosse, in quanto gli " amici " Laseristi non stavano risalendo il vento per raggiungere la posizione dove si sarebbe dovuta dare la partenza ma erano partiti !!! (non si sa in base a che strana idea del Presidente del Comitato di Regata) per la disputa della prima regata, e incredibile ma vero, la partenza era stata data loro con la procedura " regolare " ( così è stata definita successivamente a terra dal Presidente del Comitato di Regatata !!! ) tra il battello Comitato e la boa N° 4, visto che scarroccia scarroccia il medesimo si era trovato a passare da quelle parti !!!.

Nel frattempo, mentre io cercavo di capire in base a quale strano fenomeno paranormale sarebbe potuto accadere un simile episodio, il Battello Comitato " salpava l'ancora " ed andava a riposizionarsi di fianco alla boa di partenza - arrivo, come se nulla fosse. Alle mie richieste di notizie in merito a come mai fosse stata adottata tale strana procedura per la partenza, il Presidente del Comitato di Regata rispondeva "facendo spallucce" ed io comunicavo la mia decisione di protestare il Comitato di Regata per il comportamento difforme a quanto comunicato per iscritto ed a causa del quale io non avevo potuto prendere parte a quella che secondo il Presidente del Comitato sarebbe stata una " regolare " procedura di partenza !!! INCREDIBILE .

Grazie al cielo, dopo l'arrivo dell'ultimo concorrente di quella che per decisione del Presidente del Comitato di Regata è stata la prima regata, e dopo che con l'unico gommoncino ( per inciso un tender con un 15 CV che pare andasse ad un cilindro !!! ) a disposizione dell'organizzazione, gli assistenti ( sempre gli stessi e soli due !!! ) riuscivano a riposizionare la fatidica boa di partenza - arrivo che, tanto per restare in tema aveva perso la sua zavorra, veniva data la partenza per la seconda ed ultima (ed unica secondo me) regata (sia della giornata che dell'intera manifestazione ), del resto erano ormai le ore 17.30 passate. Per fortuna che c'è l'ora legale !!!

Difatti, Domenica mattina il Comitato non avendo nessuna intenzione di scendere in mare per fare disputare le rimanenti due regate con una splendida giornata di sole, vento a 18-20 nodi e mare forza 2 -3 , emetteva un Comunicato Ufficiale nel quale era scritto che "tutte le prove in programma per il giorno 25 sarebbero state annullate in considerazione delle avverse condizioni meteo " !!! Veramente il colmo.

Considerazioni; E' veramente un peccato che in giornate così favorevoli per la disputa di quattro regate regolari, per partecipare alle quali ventitre velisti provenienti ad diversi circoli dell'isola hanno affrontato sacrifici e dispendio di tempo e denaro, i responsabili della Lega Navale Italiana Golfo dell'Asinara, abbiano saputo offrire solo una così scarsa dimostrazione di capacità organizzativa ed il superficiale disinteresse dei pochi responsabili del Sodalizio Turritano che si sono " preoccupati " di partecipare alla buona riuscita di questa quarta tappa di Campionato Sardo della Classe " Laser ".

Conclusione; In merito ad alcune infelici frasi enunciate durante la cerimonia di premiazione sia da parte dell'amico Gianluca ma soprattutto da parte dell'amico Alberto, voglio far notare al primo che prima di definirsi " portavoce dei regatanti laseristi " sarebbe opportuno nel rispetto delle più elementari norme di comportamento farsi delegare a tale incarico, ed in mancanza di ciò parlare per propria iniziativa, ed al secondo che prima di affermare che " non è mai stata richiesta una regata Laser e che per quanto lo riguarda non vorrà più avere a che fare con regate della Classe Laser " , sarebbe opportuno ricordarsi che sono almeno quattro anni che il sottoscritto riceve da te ogni anno una richiesta verbale affinchè una prova del Campionato Zonale Laser venga disputata presso il Circolo del quale sei Presidente e che presso il Comitato di Zona è agli atti la richiesta ufficiale presentata dal Circolo da te presieduto per l'assegnazione della regata che tanti problemi pare abbia creato al sodalizio Turritano, e che non mi pare corretto scaricare sui partecipanti ad una manifestazione a carattere regionale le ansie derivanti fondamentalmente dalla tensione e dall'onere di essere stato lasciato solo a portare avanti tale incarico da parte dei propri collaboratori. Da parte mia e di tutti i partecipanti alla regata comunque posso assicurarti la massima comprensione per i problemi palesi che hai dovuto affrontare.

Il Delegato Regionale Classe "Laser "

Mario Orlich

 

Alberto Roggero

 

Sono contrario  per natura alle polemiche, soprattutto quando non portano a nulla. Le regate organizzate dalla mia Sezione sono state fatte nella convinzione che potessero portare alla soddisfazione di tutti, come é avvenuto per tutte le altre regate organizzate da noi, e con la massima ospitalità. Le convinzioni di alcuni regatanti, per fortuna di una minoranza, sono personali e non riflettono onestamente i fatti. In particolare quando, durante una premiazione il vincitore del primo
premio polemizza contro il circolo che lo ha ospitato e spara a zero contro Comitato e organizzazione, facendo un vero e proprio comizio. Alla richiesta se volesse ritirare o no il primo premio ha risposto di no, ma poco prima di andare via se l'ho ha fatto ritirare da un suo
amico. Viva la sincerità. La prima cosa che deve imparare un regatante (non voglio dare lezioni)
é il rispetto verso coloro che lo ospitano e che permettono, nel bene e nel male, e gratuitamente, di poter svolgere le regate. La solita frase che 'non te lo ha fatto fare nessuno a diventare giuduce' o ' se lo fai é perché ti piace' non ha nessun senso. Provate a fare una regata senza Comitato!! Per poter dire certe cose si deve prima provare a fare il giudice (non una sola volta!) e poi avere un pizzico di sale in zucca, perché la possibilità di poter applicare la regola 69 del reg. di regata ISaF é sempre presente. Oltretutto mi piacerebbe sapere chi c'é dietro tutto questo, perché mi é giunta notizia che altri giudici si sono  rifiutati di presiedere Comitati alle regate Laser. Senza inutili polemiche, ma solo per una giusta lettura. Il sottoscritto, che é anche regatante,  ha    dovuto rinunciare a sei regate nelle ultime domeniche di cui una proprio domenica, perché nominato dalla Zona come presidente di Comitato. Per quanto riguarda la regata esistono delle regole che si devono far rispettare sia in mare che a terra. Se si presume che il Comitato di Regata  sbaglia lo si protesta, come é avvenuto, ma chi polemizza senza protestare secondo le regole si mette automaticamente fuori dal gioco.
Oltretutto fa solo una brutta figura e rovina la festa agli altri. Non voglio aggiungere altro perché sarebbe polemico e per quanto mi riguarda la cosa é chiusa.
Per inciso: la regata di domenica non si é potuta svolgere per due motivi: il bollettino dava NW forza sette in aumento e la Capitaneria sconsigliava l'uscita in mare. Per quanto riguarda i regatanti devo solo aggiungere che molti dei 24 iscritti avevano già problemi a stare in acqua  già il sabato con 20 nodi e mare formato.

Alberto Roggero

 

Mi sia permesso di rispondere alle gratuite affermazioni del Sig. Orlich.

A parte il tono spocchioso, quasi offensivo,  che utilizza nel descrivere i fatti così come li ha visti da una posizione  diversa certamente da quella che può vedere e valutare un giudice di regata, che é responsabile di tutto quello che succede in mare, e a parte le gratuità di tipo personale nei confronti del sottoscritto riguardo a come ci si deve comportare in mare nella fattispecie  nel saper dare fondo con una barca (lo scrivente sappia che vado in mare da oltre
trent'anni a che ho girato mezzo mediterraneo in barca a vela), vorrei puntualizzare alcune cose:
-la sorpresa n° 1. Sta nelle possibilità di un CdR  poter fare delle variazioni di merito o di percorso in relazione a fatti contingenti. se un concorrente é daccordo parte, così come erano daccordo tutti i laseristi, visto che poi tutti meno uno sono partiti regolarmente. Il fatto contingente é che una barca appoggio non ha potuto prendere il mare. Per questo motivo il CdR ha dovuto variare la posizione di partenza  per far si che in quelle condizioni meteomarine (vento intorno ai 20 nodi e onda formata intorno al metro) si potesse dare la partenza e l'arrivo. non credo che si sarebbe danneggiato nessuno, tanto più che la variazione era per tutti i concorrenti. 
-sorpresa  n°2: la puntualità: é vero, ho raccomandato la puntualità.
Tra le doti di un giudice dovrebbe esserci anche quella di poter prevedere il futuro. Mi disapiace per l'Orlich e compagni, ma io sono un umano normale e non ho potuto prevedere che la barca comitato avesse una
grave avaria all'impianto elettrico che ha comportato il ritardo alla partenza. Purtroppo tra  il molo del porto (Cormorano marina) dove era ormeggiata la barca e il luogo della regata la distanza era di due miglia e non avevo alcuna possibilità di avvisare  i concorrenti poiché ero costretto su quella barca. 
la prima regata- Forse l'Orlich non sa che le barche vengono messe a disposizione da Soci che gratuitamente si prestano a tale operazione. La
barca in questione, già subita l'avaria subito dopo la messa in moto per uscire dal porto doveva arrivare prima possibile al punto della partenza e allora ha aperto il genoa  con in aggiunta il motore, infatti la velocità era di oltre sette nodi. Ma forse ha ragione orlich, dovevamo prevedere sei barche giuria.
Peraltro nel punto in cui si é deciso di dare fondo (26 metri) sono stati calati 65 metri di catena con ancora 'delta' originale, ma poiché il forte vento e il mare formato (onda da un metro, non forza 2-3 come
asserisce il bravo laserista), ne fa testo il forte beccheggio (si chiama così) che aveva la barca, ma ciononostante la barca ha cominciato a scarrocciare verso la boa di percorso che si trovava a meno di
trecento metri in asse con il vento. Poiché non funzionava il salpaancore per l'avaria suddetta, e, per evitare di protrarre ancora l'attesa dei concorrenti, ho deciso di dare retromarcia trascinando
verso la boa di percorso 4  la barca con tutta la catena (65 metri) e , dopo aver aggiunto 40 (dico 40) metri di cima ho fatto sapere verbalmente ad alcuni concorrenti che quella e non la precedente era la nuova boa di partenza. Peraltro (e ricordo bene a chi l'ho detto e come) la voce tra i concorrenti si é subito divulgata e alcuni (che poi hanno criticato dopo) hanno anche approvato la mia scelta!!!
Il Sig Orlich, forte dei suoi trentanni di regate che era rimasto a meno di duecento metri sopravvento non ha 'sentito' i CINQUE segnali acustici prolungati che decretavano la prcedura di partenza dall'ammainata dell'intelligenza, e non ha visto che tutti i 23 scafi erano a meno di duecento metri sottovento a lui, ma non ha neanche visto le bandiere che erano sulla baldacchino della barca comitato. Quando insegnamo ai bambini su come si fa una partenza la prima cosa che gli si dice é di stare nei pressi della barca comitato, non di andarsene a spasso per il campo di regata. Però il Sig. Orlich ha notato che il Calumo era troppo poco e che il gommoncino era troppo piccolo!! Ma come ha fatto a vedere tutte queste cose se era così distante dalla barca giuria??  Eppure ha notato che la barca si fermava in prossimità della boa n°4, non n° 1
come ha asserito! (era troppo divertito a scrivere in maniera sarcastica e non lo ha notato?). Ma non é tutto. Non appena data la partenza, e subito dopo che i 23 concorrenti avevano tagliato la linea di partenza il sig. Orlich si porta sotto la barca giuria e dice "protesto il Comitato" Il Presidente del CdR risponde "OK, é nei tuoi diritti". Dopo di che si allontana e si tira due bordi.(ma non gli conveniva partire con gli altri?).
E' chiaro che tra quello che il CdR aveva scritto sul Comunicato n° 1 e quello che era successo in mare c'é della differenza sostanziale, ma allora chiedo ai lettori cosa avrebbero fatto loro in quella situazione?. Però pressati da tre fatti contingenti: 1- La barca giuria
non era in grado di poter salpare l'ancora elettricamente. (infatti tra la partenza e l'arrivo delle prime barche siamo riusciti con fatica viste le condimeteo a salpare gli oltre cento metri di cavo+catena, la barca pesa 12.000 Kg ): questo ha comportato altri trenta minuti di lavoro che si sarebbero dovuti perdere per riprendere la posizione del Comunicato n°1.
2- I concorrenti erano in mare già da troppo tempo senza essere impegnati in regata, e non volevo  che l'attesa si prolungasse.
3- Tra la boa del comunicato a quella del percorso da cui ho dato la partenza  c'erano meno di 250 metri. Peraltro la boa del comunicato non poteva trarre in inganno regatanti esperti in quanto l'eventuale falso
allineamento sarebbe stato con 80° di buono in boa!!!
Il fatto che poi nella sua lettera Orlich definisca gli amici tra virgolette mi fa pensare che la sua sia stata una decisione presa deliberatamente.
La regolarità della partenza é data dal fatto che tutta la procedura é stata fatta correttamente e che tutti i concorrenti meno uno hanno tagliato regolarmente la linea in direzione della successiva  boa di
bolina senza pensare di fare un torto al proprio delegato di classe.
In merito poi alle "spallucce" vorrei  chiarire la successione dei fatti che non sono avvenuti  proprio come egli racconta: non appena partiti i regatanti si sono allontanati dall'area di partenza; solo allora l'Orlich ha fatto notare la  sua protesta (che lo
ribadisco era regolare secondo il regolamento di regata). Dopo di che, senza proferire alcun commento abbiamo spostato con grande fatica la barca sulla posizione del Comunicato n° 1. Il sottoscritto non ha fatto alcun gesto che potesse richiamare delle "spallucce".
 Durante la premiazione che era stata prevista per le ore 11,30 presso un locale (e quindi eravamo vincolati negli orari) e considerato che l'annullamento delle prove era stato dato alle 10,30 esatte, e considerato che alle  ore 12,10 erano presenti  nel giardino del locale la maggioranza dei concorrenti tra cui i  premiandi, si é deciso di iniziare la premiazione. Ma la sorpresa é stata quando il Sig. Manca Gian Luca, vincitore della regata (che poi sia una o più prove questo lo deciderà l'eventuale sentenza dell'eventuale appello, secondo i modi e i tempi della FIV) ha chiesto la parola a nome dei suoi colleghi laseristi. Egli ha proferito accuse contro il Circolo che lo ospitava asserendo che non era stato in grado di organizzare in modo accettabile le regate, che il presidente della LNI stava iniziando una premiazione senza aspettare coloro che con fatica e sudore stavano caricando le proprie barche sulle loro auto e che il Presidente certo non li stava aiutando nell'operazione, a quel punto, ho chiesto se avesse finito di fare il comizio e se voleva ritirare il premio vinto in mare; la risposta é stata "No!" ma ha continuato la sua arringa offensiva, costringendomi a fargli notare  che potevo applicare la reg. 69 del RdR.
 Considerato che a quel punto ero decisamente contrariato per quanto sentito mi é sfuggita la frase che Orlich mi attribuisce ma che non penso e ne chiedo scusa. Ma é comunque intollerabile l'insolenza dell'ultimo arrivato che sputa sentenze contro un Circolo che comunque si é prodigato, vista la situazione contingente, perché le prove si svolgessero  e che i regatanti fossero accontentati  così come le premesse dell'inizio.
Pertanto ritengo infamante il tono generale dello scritto dell'Orlich e spero che in futuro simili esternazioni siano contenute nella civile discussione e nel rispetto dei ruoli.

Alberto Roggero

 

 

 

Marcello Acciaro 

Avevo deciso di non intervenire.
Non ero, fortunatamente, presente alla manifestazione e quindi ho
preferito tenermi in disparte.

Poi però sento sparare a zero su un amico, un collega giudice e
Presidente del mio Circolo, di cui, ahimé sono anche Vice Presidente.
Credo di avere qualche credenziale per intervenire.
Aggiungo di aver fatto da Presidente di giuria a qualche regata di Laser
e di conoscere la "categoria".

Confesso di aver letto con molta amarezza le critiche nei confronti di
Alberto. Avrà anche commesso errori, ma dubito che la verità sia da una
parte sola.
Oltretutto quella che all'inizio era una più o meno sterile polemica tra
il Delegato Regionale della classe laser e il Presidente del Comitato di
Regata e Organizzatore, si è trasformato in un vero e proprio linciaggio
nei confronti di Alberto e del Circolo.

Ho fatto parte con Alberto di tanti Comitati e so come lavora.
L'ultima volta è stata sabato scorso con gli optimist.
Non dubito del suo operato.
Mi sono fatto l'idea che abbia avuto diverse difficoltà ma che abbia
cercato comunque di salvare la regata.

Conosco i laseristi e ormai mi sono fatto l'idea che si sentano spesso i
"veri nobili" della vela.
A volte sono pretenziosi e a me personalmente è capitato di ricevere
"pressioni" sul comitato e di vedere cose poco sportive in mare.
Ma poi tutto si risolveva con un "bau bau", tipico dei velisti, tutti,
giudici compresi, come del resto nello spirito della vela e dello sport.

E in fondo qualcuno che si lamenta lo si trova sempre.

Qui invece abbiamo assistito a qualcosa di diverso.

Il Circolo non è un grosso Circolo; non ha neanche un budget che gli
permetta di assoldare (che vuol dire pagare con soldo per una
prestazione) barche e nocchieri.
Lo sforzo fatto per ospitare i laser è stato importante. E' capitato che
la barca messa volontariamente a disposizione da un Socio abbia avuto
un'avaria all'impianto elettrico e che questa abbia poi generato tutta
una serie di problemi.
Le condizioni non ideali hanno fatto il resto.

Altre volte è capitato, qui e da altre parti. I regatanti hanno sempre
apprezzato lo sforzo degli organizzatori e si sono adeguati.

Evidentemente i laseristi sono abituati ad un trattamento a cinque
stelle.
Noi più che un tre stelle non siamo in grado di offrire. Peccato, non
avremmo più il piacere di avere tra noi i laseristi.
Forse in futuro, qualora riuscissimo a dotarci di mezzi per fare il
salto di qualità per ospitare la "noblesse".

Io comunque, e lo ripeto, trovo disgustoso il linciaggio verbale e la
pungente ironia anche su frasi che così riportate non gettano una buona
luce su chi, nel bene e nel male, si è impegnato per la buona riuscita
della manifestazione, che come sempre succede, è comunque un costo per
il Circolo.

Spero in futuro di non dover assistere ad altre pietose performance di
certi regatanti.
E un maggiore rispetto di chi comunque si prodiga, con il suo tempo e
con il suo denaro, a farli divertire.

Amareggiato e disgustato, Marcello Acciaro

Da Gianluca Manca

La mattina di martedì 27/06/00 mi sono collegato su Saling Sardinia con l’intenzione di mandare l’articolo che ho scritto per spiegare quello che mi è stato impedito di dire durante la premiazione a Porto Torres.

Con felice sorpresa ho trovato gli articoli degli amici Orlich, Leo e

del giudice. Questo fatto mi ha indotto a riscrivere il mio cercando di inserire le risposte e le precisazioni alle cronache e ai commenti già presenti nei loro.

Quando sono arrivato il sabato mattina sulla spiaggia di Porto Torres, mentre scaricavo la barca mi hanno informato che il giudice di regata intendeva fare 4 prove di sabato, perché voleva partecipare ad una regata d’altura all’Asinara.

Questa notizia mi ha amareggiato e molto indignato.

Per fortuna il delegato di classe gli ha impedito questa procedura facendogli che le regole di classe limitano a 3 il n. massimo di prove giornaliere.

Qui si potrebbero sprecare gli insulti che il giudice nei suoi articoli non ha lesinato ne’ al sottoscritto ne’ ad altri(per es.: l’ultimo arrivato senza sale in zucca, poco sincero, manovrato , per me ; inconsapevole come il bambino della scuola, irriverente offensivo etc, per Mario), ma io non mi abbasserò.

Il giudice , tra l’altro presidente del sodalizio organizzatore, pareva proprio che non volesse rinunciare alla sua regata. A questo proposito ha deciso di ridurre a 3 il numero di prove per quel giorno, e per essere libero l’indomani ha pubblicato un comunicato non firmato dove designava un suo sostituto per la domenica. Non so se questo sia corretto ma dato che a me interessa regatare a prescindere dal giudice, sempre se capace di arbitrare una regata, ho preso il mare con l’idea di fare 3 prove.

Nonostante il circolo del "giudice presidente" avesse un grosso deficit organizzativo, da lui stesso ammesso, si è concesso di scendere in mare con 1h di ritardo!( ricordo che le prove del giorno dovevano essere 3). La carenza di mezzi, di personale e di esperienza dimostrata in mare( e si sbaglia il sig. giudice se crede che io parli senza cognizione di causa) si è dimostrato in tutta la sua gravità, basti pensare che per posizionare il campo ci sono volute quasi 2 h. Il tutto è continuato con la partenza in contrasto con le procedure scritte sul famoso comunicato, ma per questa spiegazione rimando i lettori all’art. di Mario Orlich.

Vorrei solo aggiungere che in gravissime situazioni un giudice può ricorrere ai richiami verbali, ma solo se riesce ad avvertire tutti e non la maggioranza e solo in situazioni estreme o di pericolo, che non erano certamente quelle di sabato e domenica.

Ma vista l’inesperienza e la poca organizzazione ,al giudice la situazione è sembrata tale ed è ricorso alla voce ,anche se si deve cercare di non farlo mai!!!

Per questo non mi considero un "lazzarone" ma un regatante che finché può, e soprattutto in mare, fa quello che gli si dice.

Morale: si è riusciti a portare a termine solo 2 prove di cui una sicuramente falsata alla partenza ed una all’arrivo.

Si sappia che alla fine dell’ultima, Mario Orlich ha dovuto accompagnare, in Laser, un ragazzo dell’assistenza a recuperare l’unico "mezzo" mezzo d’assistenza perché durante la seconda prova si è slegato e andato alla deriva x circa 1miglio e mezzo.

Mario è tornato con 1h di ritardo su tutti ed è stato accusato dal giudice di aver presentato la protesta in ritardo.

L’indomani la protesta è stata discussa e respinta!!!

Subito dopo siamo stati avvisati che le 2 prove in programma venivano annullate a causa delle condizioni proibitive.

Le condizioni di domenica erano le seguenti:

sole,

onda lunga poco formata,

vento di maestro tra i 15 e 17 nodi,

che bellezza!!!!

Nonostante i grossi ritardi e le gravi mancanze da parte del giudice e del circolo organizzatore , alla premiazione che doveva svolgersi come da comunicato alle 11,00 (e non alle 11,30 come dice lui) nonostante il presidente si sia presentato alle 12,10 senza aspettare che tutti finissero di caricare le barche , ha iniziato la pseudo- premiazione e ci ha invitati a lasciare qualcosa da mangiare ai ritardatari( il bue che dice cornuto all’asino).

Durante la premiazione prima di essere premiato ho chiesto la parola perché volevo dire la mia opinione sulla situazione.

Quando ho iniziato a parlare Mario Orlich non era lì e ricordo di averlo visto arrivare dalla spiaggia solo dopo che io avevo premesso che parlavo a nome di Gianluca Manca e non a nome di tutti.

A scanso di equivoci voglio ribadirlo.

Se a qualcuno è parso che abbia parlato a nome e per conto dei laseristi forse è perché era parere di molti quello che dicevo. Affermazione che a posteriori posso fare.

La prima cosa che ho detto è che non mi sembrava giusto che si iniziasse la cerimonia senza la presenza di tutti.

Sentito questo il giudice mi ha chiesto di smettere di parlare a meno che non rinunciassi alla premiazione e quindi al giusto premio.

Messo a scegliere ho preferito la parola e non la coppa, che autonomamente i mie amici hanno ritirato e che per questo rimprovero fermamente.

Vorrei aggiungere che se Mario non vince la protesta portata in appello, quella coppa ovunque si trovi nel mondo era, è e sarà sempre mia.

La cosiddetta polemica che avrei voluto ma che non ho potuto fare, perché mi è stata intimata in modo ricattatorio e con abuso di potere l’applicazione della regola 69, voleva invece essere una critica costruttiva. Volevo mettere in chiaro che le difficoltà organizzative non sono una colpa, provengo anch’io da un circolo che per molto tempo le ha avute. La colpa sta nell’atteggiamento di poco rispetto nei confronti di una classe solida, affiatata, costante ed esigente come la classe Laser. Rispetto che si potrebbe dimostrare non chiedendo, o chiedendo aiuto per, l’organizzazione di manifestazioni che non si è in grado di portare a termine; ma soprattutto non cercando la soluzione più sbrigativa per finire tutto in fretta, quasi la regata fosse per loro un fastidiosissimo compito assegnatogli d’ufficio. A dimostrare che per il giudice-presidente è stato un fastidio c’è il rammarico da lui stesso insistentemente enfatizzato per aver rinunciato alla sua regata, dal modo con cui ha invitato me e tutti i laseristi a non ritornare più a Porto Torres.

Io a P. T., viste le condizioni meteo-marine ideali, ci vorrei tornare disposto anche ad accettare tutte le mancanze di un circolo e di alcune persone in difficoltà a patto che loro affrontino le regate con umiltà, spirito sportivo e rispetto per la vela e la passione che io ho, e credo gli altri abbiano, per questa disciplina.

Rispetto per un gruppo di avversari in mare ma di grandi amici a terra. Fatto dimostrato molto bene dall’intervento di Leo che, nonostante lontano, non ha esitato a difendere i suoi amici sfatando il dubbio che siamo una classe manovrata da un’ipotetica figura nascosta, frutto solo della fantasia di una mente insicura o a sua volta manovrata.

Grazie Manu!!!

Ma la responsabilità non è solo dei circoli e degli uomini che si sopravalutano ma anche di chi, sicuramente non conoscendone le deficienze, a questi circoli da l’opportunità di organizzare le gare e di chi designa dei giudici, che evidentemente non conosce bene, incapaci a condurre regate importanti come i campionati zonali lasciando a casa quelli più bravi.

Gianluca Manca

 

P.S. Grazie a Sailing Sardinia per avermi dato voce e l’opportunità di far sapere la situazione in cui sempre più spesso ci stiamo trovando, in modo da evitare che questi episodi non si verifichino più.

Da Alessandro Masala

In merito a quanto accaduto nella IV Prova del Campionato Zonale Laser anche noi, laseristi del nord sardegna, vorremmo dire la nostra facendo alcune precisazioni a quanto detto dagli amici che ci hanno preceduto e dal Sig. Roggero, presidente della L.N.I. nonché giudice della contestata regata:

1) In merito alla contestata partenza della I prova il Sig. Roggero sottolinea che M.Orlich non ha sentito i " cinque prolungati suoni" della procedura di partenza. Vorremmo far notare che anche noi che eravamo a non più di 50 m. dalla barca giuria non abbiamo sentito questi "cinque prolungati suoni", anche perché ,forse, visto che la barca era allineata con la boa N.4 invece che con quella di partenza descritta nel comunicato della giuria, non ci aspettavamo assolutamente una partenza su quella boa. Quindi è per puro caso che noi siamo riusciti a "partire" visto che siamo arrivati sulla linea a circa 2 min. dalla partenza. Oltretutto è farlso affermare che " la voce ( dell’ultilizzo della 4 boa come boa di partenza) si è subito diffusa tra i concorrenti" perché noi non ne sapevamo niente e anzi come Mario aspettavamo che la giuria si allineasse con la boa di partenza.

  1. E’ falso affermare che il mare era più di forza 2-3; l’onda era al si e no 0,10 – 0.20 m. ci sono le foto a dimostrarlo!
  2. Vorremmo ricordare al Sig. Roggero che , nonostante Lui affermi di andar per mare da 30 anni, lo stesso problema dell’ancora, con la barca giuria che scarrocciava, lo aveva avuto già la precedente regata Laser a Stintino ( 3 anni fa ci pare) in cui Lui era giudice. Siamo decisamente sfigati!
  3. Vorremmo aggiungere, a quanto raccontato da M.Orlich, che l’arrivo della famigerata prova era un arrivo mobile visto che il gommoncino non era riuscito, in tutto il tempo della regata, a posizionarsi in modo stabile lungo la "linea" e quindi saliva e scendeva ai richiami del Sig. Giudice con evidenti problemi a prendere l’arrivo soprattutto di quelle barche che arrivavano vicine all’arrivo!
  4. Inoltre la partenza della prova non era posizionata certo per il meglio visto che tutta la flotta a dovuto virare per prenderla con evidenti ingiustizie per chi, non aspettandosi una partenza, non è riuscito a raggiungere la famigerata boa dovendosi accontentare di partire dietro tutti.
  5. Vorremmo oltretutto aggiungere che non deve essere certo il Sig. Roggero a difenderci da gli eventuali torti da noi subiti da parte del nostro delegato, visto che molti di noi, nonostante fossero arrivati bene, erano pronti a protestare insieme a Mario e dargli manforte in caso di testimonianza.
  6. Vorremmo ricordare a Sig. Roggero che Gianluca Manca nonostante abbia vinto, almeno per ora, la prova era il meno interessato a fare un appunto alla vostra organizzazione proprio in forza alla sua vittoria e che noi tutti, volendo essere poco sportivi, dovremmo essere contenti di come è andata la cosa visto che M.Orlich , con lo svolgimento di queste regate, ha perso punti su tutti i suoi inseguitori nella classifica zonale ma questo non è certamente giusto visto che la prima prova era una farsa! A noi non fa certo piacere battere i nostri avversari per colpa di una cattiva organizzazione! La nostra soddisfazione è batterli in acqua! Non è vero, inoltre, che Gianluca fosse il solo a protestare visto che alcuni di noi non sono venuti alla premiazione proprio per protesta e alla fine di questa molti se ne sono andati!
  7. E’ inoltre falso dire che, come asserisce velatamente ma non troppo il Sig. Roggero, molti giudici rifiutano di gestire le regate zonali laser visto che noi stessi, alla precedente prova di campionato a Carloforte, nonostante condizioni difficili per portare a termine 4 prove ( vento leggero in continua oscillazione e grandi buchi di vento il sabato) e nonostante errori ( cosa normale s’intende, errare umanum est!) nel segnare gli ocs rientrati dagli estremi, abbiamo fatto i complimenti alla giuria che è riuscita ,oltretutto con pochi mezzi, a portare a termine tutte le prove, scusandosi poi a terra degli errori fatti! Ecco se il Sig. Roggero si fosse reso conto dei sui errori e ci avesse spiegato i suoi problemi avremmo tutti capito, come del resto abbiamo tutti fatto in acqua visto che nessuno a protestato per la situazione che si è protratta per almeno 2 ore ( dalla nostra uscita in acqua alle 14.15 circa fino alla "partenza" alle 16.30 circa)! Le polemiche oltretutto sono fine a se stesse se chi le subisce non le accetta e non le vede come un modo per migliorare, come a fatto il Sig. Roggero che si è sentito preso sul vivo della sua bravura! La discussione non è stata civile non certo per colpa nostra del Sig. Roggero che a subito reagito togliendo la parola a Gianluca per evitare ulteriori critiche!

A nome dei Laseristi del Nord Sardegna.

DA  Manuele Leo

Avendo appreso dai vostri articoli e dalla viva voce dei protagonisti gli
"inconvenienti" accaduti durante la zonale Laser "svolta" a Porto Torres, non potendo nè volendo esprimere giudizi sui fatti in quanto assente mi preme però esporre alcune considerazioni personali:
a) pare molto strano che due atleti, e SIGNORI a terra prima che in mare, nonché velisti di grandi esperienza ed abilità quali Mario Orlich e Gian Luca Manca possano protestare in maniera così palese e vivace senza che
veramente ci siano gli estremi per tale polemica;
b)  la lettura tra le righe delle note inviatevi dal Sig. Roggero mi fa pensare che il Presidente della LNI Golfo dell'Asinara sottintenda, neanche troppo velatamente, la presenza di un "grande burattinaio" che manovra la
flotta dei laseristi contro i comitati di regata per chissà quali finalità; l'età media "abbastanza" elevata della flotta ci rende tutti  maturi e "scafati" per poter andare avanti con i propri piedi ed utilizzando il proprio cervello e se in altre occasioni, del resto molto rare, polemica c'è
stata con i Comitati di Regata, mi creda Sig. Roggero, e qui parlo con cognizione di causa in quanto presente, avevamo le nostre belle ragioni in quanto penso che a nessuno faccia piacere sobbarcarsi la fatica del
carica-viaggia-scarica-regata-ricarica-riviaggia-riscarica con il solo scopo di regatare divertendosi e poi non poterlo fare per mancanza di persone-mezzi-attrezzature-competenze fondamentali allo svolgimento di tali attività.
Vi ringrazio per lo spazio...ciao e alla prossima regata
Emanuele Leo

CARLO CONTE

Sono Carlo Conte, quello che è stato mandato a ritirare la coppa vinta da Gianluca Manca. E' vero! Sia io che gli altri regatanti non avevamo dubbi su chi dovesse conservare quel meritato ricordo. Gianluca mi perdonerà!
Ci tengo a precisare che i premi consegnati dai vari comitati organizzatori sono un graditissimo segno del traguardo sportivo raggiunto dai vincitori. Il possesso dello stesso, secondo il mio punto di vista, passa automaticamente ai premiati nel momento in cui viene messo in palio e non è a discrezione del giudice premiante. La consegna della coppa dovrebbe essere una piacevole formalità e non si dovrebbe minacciare chi racconta le sue opinioni e soprattutto abusare della propria posizione. La verità si sa può far male, ma se ascoltata, cosa impossibile per chi continua ad interrompere i 5 minuti di " comizio"può essere costruttiva.
Noi navighiamo per il piacere che proviamo in mare, con i nostri amici e nelle varie gite che facciamo nelle splendide località della Sardegna. Cerchiamo sempre nuovi circoli e nuovi atleti con cui condividere le nostre emozioni. Siamo noi stessi organizzatori di eventi dei quali siamo orgogliosi, e che non ci fanno mai rimpiangere di aver perso qualche regata. Non è piacevole essere ospitati da chi è "obbligato" a farlo e non fa niene per nasconderlo.
Allo scopo di chiarire con quale atteggiamento siamo stati accolti vorrei fare qualche piccola precisazione: chi ha seguito la polemica scaturita dalla manifestazione capirà.
La regola di regata I.S.A.F. n° 69 prevede sanzioni per gravi scorrettezze commesse dagli atleti nei confronti dei regatanti e del comitato.
Io ero li e non riesco a vedere ne gravi ne veniali mancanze di rispetto.
La nomina all'arbitraggio delle regate è, in quanto opera volontaria, completamente facoltativa oltre che assegnata su richiesta degli interessati.
L'assegnazione delle regate da parte della zona ai circoli segue lo stesso criterio.
Piuttosto viene da chiedersi come può esistere un circolo affiliato F.I.V. che non possieda mezzi di assistenza adeguati e sede adatta alle manifestazioni se questi sono requisiti fondamentali per ottenere l'onore di preparare parte della base olimpica italiana.
Concludendo vorrei avere il piacere della compagnia del giudice anche nelle future manifestazioni per offrirgli l'opportunità di vederci regatare in condizioni meteo marine veramente dure e, nonostante tutto, non noterebbe nessun problema da parte nostra a stare in acqua.