Vista la quantità di messaggi arrivati in merito alla Regata di PortoTorres abbiamo preparato questa pagina per metterci dentro tutto. |
Vince Gianluca Manca, ma infuria la polemica Porto Torres: Quarta prova Campionato Zonale Laser |
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Il forte vento di maestrale che ha soffiato sabato e domenica nelle acque di Porto Torres ha accolto i 24 atleti della classe Laser per la quarta prova della Selezione Zonale, valida per le ammissioni al Campionato Italiano di classe ospitata dalla Sezione Golfo dell’Asinara della LNI . La regata si è potuta disputare solo su due prove sulle quattro previste, a causa delle cattive condizioni meteo della domenica (vento a 25 nodi in aumento) che avrebbero causato difficoltà alla per l’assistenza necessaria ai regatanti. Infatti già il sabato molti atleti erano apparsi in difficoltà per le condizioni meteo. La vittoria è andata così a Gianluca Manca del Circolo Nautico di Arbatax che, pur avendo conseguito pari punti con Alessandro Masala della LNI di Alghero ha vinto una prova. La regata di sabato si è svolta davanti allo specchio acqueo di Balai con un vento dai 15 ai 20 nodi e onda formata, che ha permesso di disputare due prove su un percorso a quadrilatero di circa sei miglia. Il portacolori della sezione Golfo dell’Asinara, Mirko Coghene ha rimediato un 10° posto. Secondo Alessandro Masala, Terzo Giuseppe Castellano della LNI di Alghero. Il Pluri titolato Mario Orlich è stato penalizzato nella prima prova a causa di una incomprensione con il C.d.R. e non è partito presentando protesta contro il Comitato che è stata respinta. Purtroppo, non potendo scartare il punteggio della prima prova a causa delle poche prove disputate, e avendo vinto la seconda prova la somma dei punti lo vede solo all’11° posto. |
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Ora per correttezza pubblichiamo i due scritti che ci sono pervenuti, uno da Mario Orlich, delegato della III Zona per la classe Laser, l'altro da Alberto Roggero Presidente sia del circolo organizzatore sia del Comitato di Regata. Entrambi grandi amici di Sailing Sardinia |
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Mario Orlich Premesse; All'arrivo a Portotorres la mattina del giorno 24 Giugno scorso, i regatanti della classe "Laser" ivi convenuti per partecipare alla quarta prova del Campionato Sardo della classe "Laser", sono stati accolti da una splendida giornata di sole, con un bel vento di Maestrale che soffiava gagliardo a circa 17/18 con mare forza 2-3, premessa ideali per consentire la disputa di due belle regate. Ma, prima sorpresa, il Presidente del Comitato di regata espone il Comunicato Ufficiale N° 1 con il quale viene modificato il classico percorso delle regate " Laser ", che prevede la partenza tra il battello Comitato con bandiera arancione e la boa N° 4, e l'arrivo tra un battello con bandiera blu e la boa N°1, posizionando in sostituzione a ciò, partenza ed arrivo a circa metà del lato di bolina , tra il battello Comitato e una specifica boa di partenza ed arrivo. Seconda sorpresa, spiacevole per qualcuno e gradita per pochi, il Presidente del Comitato di Regata fa sapere comunicandolo verbalmente ( anche se non ce ne sarebbe bisogno, in quanto previsto dalle istruzioni di regata !!! ) che in giornata sarebbero state disputate tre prove, ed allo scopo raccomanda la massima puntualità sulla linea di partenza della prima prova prevista per le ore 14.30 in punto!!! Svolgimento delle regate; Ore 14.20, i regatanti rispettosi delle raccomandazioni impartite dal Prersidente del Comitato di Regata iniziano a prendere il mare per raggiungere l'area dove presumibilmente ( nessuna cartina o mappa indicava dove sarebbe stato posizionato il campo di regata !!! ) sarebbero dovute essere posizionate le boe del percorso, ma contrariamente a quanto comunicato, non trovano traccia alcuna ne di boe ne di battello Comitato. Ingannando il tempo evoluendo un po al lasco ed un po di bolina, approfittando della bella giornata, trascorreva più di un ora prima che, finalmente, dalla imboccatura del porto della ridente cittadina di Portotorres, si potesse vedere prendesse il mare una bella imbarcazione a vela di circa 12 metri con legate sulla poppa le tanto attese boe ed un piccolo gommoncino. Senza ombra di dubbi era l'imbarcazione del Comitato di Regata che ospitava il Presidente del Comitato di Regata che si accingeva a predisporre il tanto atteso campo di regata per dare la partenza alle ore 14.30 !!! sic. !!! (in realtà erano già circa le ore 15.30) alla prima delle tre regate promesse. Ma purtroppo, chi pensava che l'attesa sarebbe presto finita doveva suo malgrado rassegnarsi ad una ulteriore e stressante attesa. Difatti, con la massima calma, dopo avere posizionato una prima boa, l'imbarcazione del Comitato srollava il fiocco e si accingeva a scendere " con calma " in poppa con al traino le rimanenti boe con le quali doveva essere completato il percorso. Finalmente il battello Comitato raggiunto il punto dove era da posizionare l'allineamento di partenza - arrivo, dava fondo all'ancora (o perlomeno cosi pareva !!! ) e incaricava due assistenti di provvedere a posizionare la boa dell'allineamento e la boa N°1. Operazioni evidentemente estremamente complessa poichè comportavano la perdita di circa un'altra ventina di minuti, durante i quali " inspiegabilmente " ( gli esperti locali asseriscono che sia abitudine di un certo Presidente di Comitato dare poca cima all'ancora !!! ) il Battello Comitato iniziava inesorabilmente a scarrocciare verso la Boa N° 1. Nel frattempo però con " estrema velocità !!!", gli assistenti ( sempre gli stessi ) provvedevano a posizionare anche le boe N° 2 e 3, così finalmente alle ore 16.00 circa ( ma la partenza della prima regata non doveva essere puntuale alle ore 14.30 !!! ) il campo di regata era finalmente posizionato, fatta eccezione per il battello Comitato che intanto aveva continuato a scarrocciare ben lontano dal punto ove doveva trovarsi per iniziare regolarmente la procedura di partenza. A questo punto lo scrivente si trova in leggera difficoltà nel ricostruire la dinamica di quella che solo a distanza di una decina di minuti è riuscito a capire fosse una " nuova specie " di partenza della prima regata !!! sic. e poi sic. Difatti mentre navigavo in prossimità della boa di partenza, quella per intenderci tanto ben descritta e disegnata dal Presidente del Comitato di Regata con il Comunicato Ufficiale N°1, aspettando con pazienza che il battello del Comitato riacquistasse la posizione regolare per creare l'allineamento di partenza - arrivo, dopo che lo stesso era scarrocciato sino a superare la boa N°1 !!!, notavo che tutti gli " amici " Laseristi ( o meglio Lazzaroni ) si disponevano di bolina iniziando a risalire il vento in direzione della zona ove mi trovavo io e la boa di quella che era stato scritto dovesse essere la boa di partenza, ma che mio malgrado scoprii poi così non fosse, in quanto gli " amici " Laseristi non stavano risalendo il vento per raggiungere la posizione dove si sarebbe dovuta dare la partenza ma erano partiti !!! (non si sa in base a che strana idea del Presidente del Comitato di Regata) per la disputa della prima regata, e incredibile ma vero, la partenza era stata data loro con la procedura " regolare " ( così è stata definita successivamente a terra dal Presidente del Comitato di Regatata !!! ) tra il battello Comitato e la boa N° 4, visto che scarroccia scarroccia il medesimo si era trovato a passare da quelle parti !!!. Nel frattempo, mentre io cercavo di capire in base a quale strano fenomeno paranormale sarebbe potuto accadere un simile episodio, il Battello Comitato " salpava l'ancora " ed andava a riposizionarsi di fianco alla boa di partenza - arrivo, come se nulla fosse. Alle mie richieste di notizie in merito a come mai fosse stata adottata tale strana procedura per la partenza, il Presidente del Comitato di Regata rispondeva "facendo spallucce" ed io comunicavo la mia decisione di protestare il Comitato di Regata per il comportamento difforme a quanto comunicato per iscritto ed a causa del quale io non avevo potuto prendere parte a quella che secondo il Presidente del Comitato sarebbe stata una " regolare " procedura di partenza !!! INCREDIBILE . Grazie al cielo, dopo l'arrivo dell'ultimo concorrente di quella che per decisione del Presidente del Comitato di Regata è stata la prima regata, e dopo che con l'unico gommoncino ( per inciso un tender con un 15 CV che pare andasse ad un cilindro !!! ) a disposizione dell'organizzazione, gli assistenti ( sempre gli stessi e soli due !!! ) riuscivano a riposizionare la fatidica boa di partenza - arrivo che, tanto per restare in tema aveva perso la sua zavorra, veniva data la partenza per la seconda ed ultima (ed unica secondo me) regata (sia della giornata che dell'intera manifestazione ), del resto erano ormai le ore 17.30 passate. Per fortuna che c'è l'ora legale !!! Difatti, Domenica mattina il Comitato non avendo nessuna intenzione di scendere in mare per fare disputare le rimanenti due regate con una splendida giornata di sole, vento a 18-20 nodi e mare forza 2 -3 , emetteva un Comunicato Ufficiale nel quale era scritto che "tutte le prove in programma per il giorno 25 sarebbero state annullate in considerazione delle avverse condizioni meteo " !!! Veramente il colmo. Considerazioni; E' veramente un peccato che in giornate così favorevoli per la disputa di quattro regate regolari, per partecipare alle quali ventitre velisti provenienti ad diversi circoli dell'isola hanno affrontato sacrifici e dispendio di tempo e denaro, i responsabili della Lega Navale Italiana Golfo dell'Asinara, abbiano saputo offrire solo una così scarsa dimostrazione di capacità organizzativa ed il superficiale disinteresse dei pochi responsabili del Sodalizio Turritano che si sono " preoccupati " di partecipare alla buona riuscita di questa quarta tappa di Campionato Sardo della Classe " Laser ". Conclusione; In merito ad alcune infelici frasi enunciate durante la cerimonia di premiazione sia da parte dell'amico Gianluca ma soprattutto da parte dell'amico Alberto, voglio far notare al primo che prima di definirsi " portavoce dei regatanti laseristi " sarebbe opportuno nel rispetto delle più elementari norme di comportamento farsi delegare a tale incarico, ed in mancanza di ciò parlare per propria iniziativa, ed al secondo che prima di affermare che " non è mai stata richiesta una regata Laser e che per quanto lo riguarda non vorrà più avere a che fare con regate della Classe Laser " , sarebbe opportuno ricordarsi che sono almeno quattro anni che il sottoscritto riceve da te ogni anno una richiesta verbale affinchè una prova del Campionato Zonale Laser venga disputata presso il Circolo del quale sei Presidente e che presso il Comitato di Zona è agli atti la richiesta ufficiale presentata dal Circolo da te presieduto per l'assegnazione della regata che tanti problemi pare abbia creato al sodalizio Turritano, e che non mi pare corretto scaricare sui partecipanti ad una manifestazione a carattere regionale le ansie derivanti fondamentalmente dalla tensione e dall'onere di essere stato lasciato solo a portare avanti tale incarico da parte dei propri collaboratori. Da parte mia e di tutti i partecipanti alla regata comunque posso assicurarti la massima comprensione per i problemi palesi che hai dovuto affrontare. Il Delegato Regionale Classe "Laser " Mario Orlich
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Alberto Roggero
Sono contrario per natura alle
polemiche, soprattutto quando non portano a nulla. Le regate organizzate
dalla mia Sezione sono state fatte nella convinzione che potessero
portare alla soddisfazione di tutti, come é avvenuto per tutte le altre
regate organizzate da noi, e con la massima ospitalità. Le convinzioni
di alcuni regatanti, per fortuna di una minoranza, sono personali e non
riflettono onestamente i fatti. In particolare quando, durante una
premiazione il vincitore del primo
Mi sia permesso di rispondere alle
gratuite affermazioni del Sig. Orlich.
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Marcello Acciaro Avevo deciso di non intervenire. Da Gianluca Manca La mattina di martedì 27/06/00 mi sono collegato su Saling Sardinia con l’intenzione di mandare l’articolo che ho scritto per spiegare quello che mi è stato impedito di dire durante la premiazione a Porto Torres. Con felice sorpresa ho trovato gli articoli degli amici Orlich, Leo e del giudice. Questo fatto mi ha indotto a riscrivere il mio cercando di inserire le risposte e le precisazioni alle cronache e ai commenti già presenti nei loro. Quando sono arrivato il sabato mattina sulla spiaggia di Porto Torres, mentre scaricavo la barca mi hanno informato che il giudice di regata intendeva fare 4 prove di sabato, perché voleva partecipare ad una regata d’altura all’Asinara. Questa notizia mi ha amareggiato e molto indignato. Per fortuna il delegato di classe gli ha impedito questa procedura facendogli che le regole di classe limitano a 3 il n. massimo di prove giornaliere. Qui si potrebbero sprecare gli insulti che il giudice nei suoi articoli non ha lesinato ne’ al sottoscritto ne’ ad altri(per es.: l’ultimo arrivato senza sale in zucca, poco sincero, manovrato , per me ; inconsapevole come il bambino della scuola, irriverente offensivo etc, per Mario), ma io non mi abbasserò. Il giudice , tra l’altro presidente del sodalizio organizzatore, pareva proprio che non volesse rinunciare alla sua regata. A questo proposito ha deciso di ridurre a 3 il numero di prove per quel giorno, e per essere libero l’indomani ha pubblicato un comunicato non firmato dove designava un suo sostituto per la domenica. Non so se questo sia corretto ma dato che a me interessa regatare a prescindere dal giudice, sempre se capace di arbitrare una regata, ho preso il mare con l’idea di fare 3 prove. Nonostante il circolo del "giudice presidente" avesse un grosso deficit organizzativo, da lui stesso ammesso, si è concesso di scendere in mare con 1h di ritardo!( ricordo che le prove del giorno dovevano essere 3). La carenza di mezzi, di personale e di esperienza dimostrata in mare( e si sbaglia il sig. giudice se crede che io parli senza cognizione di causa) si è dimostrato in tutta la sua gravità, basti pensare che per posizionare il campo ci sono volute quasi 2 h. Il tutto è continuato con la partenza in contrasto con le procedure scritte sul famoso comunicato, ma per questa spiegazione rimando i lettori all’art. di Mario Orlich. Vorrei solo aggiungere che in gravissime situazioni un giudice può ricorrere ai richiami verbali, ma solo se riesce ad avvertire tutti e non la maggioranza e solo in situazioni estreme o di pericolo, che non erano certamente quelle di sabato e domenica. Ma vista l’inesperienza e la poca organizzazione ,al giudice la situazione è sembrata tale ed è ricorso alla voce ,anche se si deve cercare di non farlo mai!!! Per questo non mi considero un "lazzarone" ma un regatante che finché può, e soprattutto in mare, fa quello che gli si dice. Morale: si è riusciti a portare a termine solo 2 prove di cui una sicuramente falsata alla partenza ed una all’arrivo. Si sappia che alla fine dell’ultima, Mario Orlich ha dovuto accompagnare, in Laser, un ragazzo dell’assistenza a recuperare l’unico "mezzo" mezzo d’assistenza perché durante la seconda prova si è slegato e andato alla deriva x circa 1miglio e mezzo. Mario è tornato con 1h di ritardo su tutti ed è stato accusato dal giudice di aver presentato la protesta in ritardo. L’indomani la protesta è stata discussa e respinta!!! Subito dopo siamo stati avvisati che le 2 prove in programma venivano annullate a causa delle condizioni proibitive. Le condizioni di domenica erano le seguenti: sole, onda lunga poco formata, vento di maestro tra i 15 e 17 nodi, che bellezza!!!! Nonostante i grossi ritardi e le gravi mancanze da parte del giudice e del circolo organizzatore , alla premiazione che doveva svolgersi come da comunicato alle 11,00 (e non alle 11,30 come dice lui) nonostante il presidente si sia presentato alle 12,10 senza aspettare che tutti finissero di caricare le barche , ha iniziato la pseudo- premiazione e ci ha invitati a lasciare qualcosa da mangiare ai ritardatari( il bue che dice cornuto all’asino). Durante la premiazione prima di essere premiato ho chiesto la parola perché volevo dire la mia opinione sulla situazione. Quando ho iniziato a parlare Mario Orlich non era lì e ricordo di averlo visto arrivare dalla spiaggia solo dopo che io avevo premesso che parlavo a nome di Gianluca Manca e non a nome di tutti. A scanso di equivoci voglio ribadirlo. Se a qualcuno è parso che abbia parlato a nome e per conto dei laseristi forse è perché era parere di molti quello che dicevo. Affermazione che a posteriori posso fare. La prima cosa che ho detto è che non mi sembrava giusto che si iniziasse la cerimonia senza la presenza di tutti. Sentito questo il giudice mi ha chiesto di smettere di parlare a meno che non rinunciassi alla premiazione e quindi al giusto premio. Messo a scegliere ho preferito la parola e non la coppa, che autonomamente i mie amici hanno ritirato e che per questo rimprovero fermamente. Vorrei aggiungere che se Mario non vince la protesta portata in appello, quella coppa ovunque si trovi nel mondo era, è e sarà sempre mia. La cosiddetta polemica che avrei voluto ma che non ho potuto fare, perché mi è stata intimata in modo ricattatorio e con abuso di potere l’applicazione della regola 69, voleva invece essere una critica costruttiva. Volevo mettere in chiaro che le difficoltà organizzative non sono una colpa, provengo anch’io da un circolo che per molto tempo le ha avute. La colpa sta nell’atteggiamento di poco rispetto nei confronti di una classe solida, affiatata, costante ed esigente come la classe Laser. Rispetto che si potrebbe dimostrare non chiedendo, o chiedendo aiuto per, l’organizzazione di manifestazioni che non si è in grado di portare a termine; ma soprattutto non cercando la soluzione più sbrigativa per finire tutto in fretta, quasi la regata fosse per loro un fastidiosissimo compito assegnatogli d’ufficio. A dimostrare che per il giudice-presidente è stato un fastidio c’è il rammarico da lui stesso insistentemente enfatizzato per aver rinunciato alla sua regata, dal modo con cui ha invitato me e tutti i laseristi a non ritornare più a Porto Torres. Io a P. T., viste le condizioni meteo-marine ideali, ci vorrei tornare disposto anche ad accettare tutte le mancanze di un circolo e di alcune persone in difficoltà a patto che loro affrontino le regate con umiltà, spirito sportivo e rispetto per la vela e la passione che io ho, e credo gli altri abbiano, per questa disciplina. Rispetto per un gruppo di avversari in mare ma di grandi amici a terra. Fatto dimostrato molto bene dall’intervento di Leo che, nonostante lontano, non ha esitato a difendere i suoi amici sfatando il dubbio che siamo una classe manovrata da un’ipotetica figura nascosta, frutto solo della fantasia di una mente insicura o a sua volta manovrata. Grazie Manu!!! Ma la responsabilità non è solo dei circoli e degli uomini che si sopravalutano ma anche di chi, sicuramente non conoscendone le deficienze, a questi circoli da l’opportunità di organizzare le gare e di chi designa dei giudici, che evidentemente non conosce bene, incapaci a condurre regate importanti come i campionati zonali lasciando a casa quelli più bravi. Gianluca Manca
P.S. Grazie a Sailing Sardinia per avermi dato voce e l’opportunità di far sapere la situazione in cui sempre più spesso ci stiamo trovando, in modo da evitare che questi episodi non si verifichino più. Da Alessandro Masala In merito a quanto accaduto nella IV Prova del Campionato Zonale Laser anche noi, laseristi del nord sardegna, vorremmo dire la nostra facendo alcune precisazioni a quanto detto dagli amici che ci hanno preceduto e dal Sig. Roggero, presidente della L.N.I. nonché giudice della contestata regata: 1) In merito alla contestata partenza della I prova il Sig. Roggero sottolinea che M.Orlich non ha sentito i " cinque prolungati suoni" della procedura di partenza. Vorremmo far notare che anche noi che eravamo a non più di 50 m. dalla barca giuria non abbiamo sentito questi "cinque prolungati suoni", anche perché ,forse, visto che la barca era allineata con la boa N.4 invece che con quella di partenza descritta nel comunicato della giuria, non ci aspettavamo assolutamente una partenza su quella boa. Quindi è per puro caso che noi siamo riusciti a "partire" visto che siamo arrivati sulla linea a circa 2 min. dalla partenza. Oltretutto è farlso affermare che " la voce ( dell’ultilizzo della 4 boa come boa di partenza) si è subito diffusa tra i concorrenti" perché noi non ne sapevamo niente e anzi come Mario aspettavamo che la giuria si allineasse con la boa di partenza.
A nome dei Laseristi del Nord Sardegna. DA Manuele Leo Avendo appreso dai vostri articoli e dalla viva voce dei protagonisti
gli CARLO CONTE
Sono Carlo Conte, quello che è stato
mandato a ritirare la coppa vinta da Gianluca Manca. E' vero! Sia io che
gli altri regatanti non avevamo dubbi su chi dovesse conservare quel
meritato ricordo. Gianluca mi perdonerà!
Ci tengo a precisare che i premi consegnati
dai vari comitati organizzatori sono un graditissimo segno del traguardo
sportivo raggiunto dai vincitori. Il possesso dello stesso, secondo il mio
punto di vista, passa automaticamente ai premiati nel momento in cui viene
messo in palio e non è a discrezione del giudice premiante. La consegna
della coppa dovrebbe essere una piacevole formalità e non si dovrebbe
minacciare chi racconta le sue opinioni e soprattutto abusare della
propria posizione. La verità si sa può far male, ma se ascoltata, cosa
impossibile per chi continua ad interrompere i 5 minuti di "
comizio"può essere costruttiva.
Noi navighiamo per il piacere che proviamo
in mare, con i nostri amici e nelle varie gite che facciamo nelle
splendide località della Sardegna. Cerchiamo sempre nuovi circoli e nuovi
atleti con cui condividere le nostre emozioni. Siamo noi stessi
organizzatori di eventi dei quali siamo orgogliosi, e che non ci fanno mai
rimpiangere di aver perso qualche regata. Non è piacevole essere ospitati
da chi è "obbligato" a farlo e non fa niene per nasconderlo.
Allo scopo di chiarire con quale
atteggiamento siamo stati accolti vorrei fare qualche piccola
precisazione: chi ha seguito la polemica scaturita dalla manifestazione
capirà.
La regola di regata I.S.A.F. n° 69 prevede
sanzioni per gravi scorrettezze commesse dagli atleti nei confronti dei
regatanti e del comitato.
Io ero li e non riesco a vedere ne gravi ne
veniali mancanze di rispetto.
La nomina all'arbitraggio delle regate è,
in quanto opera volontaria, completamente facoltativa oltre che assegnata
su richiesta degli interessati.
L'assegnazione delle regate da parte della
zona ai circoli segue lo stesso criterio.
Piuttosto viene da chiedersi come può
esistere un circolo affiliato F.I.V. che non possieda mezzi di assistenza
adeguati e sede adatta alle manifestazioni se questi sono requisiti
fondamentali per ottenere l'onore di preparare parte della base olimpica
italiana.
Concludendo vorrei avere il piacere della
compagnia del giudice anche nelle future manifestazioni per offrirgli
l'opportunità di vederci regatare in condizioni meteo marine veramente
dure e, nonostante tutto, non noterebbe nessun problema da parte nostra a
stare in acqua.
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