Calendario dei Santi e dei Beati festeggiati nel mese di Marzo

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1

Sant'Eudossia – Martire del II secolo. Ricca e desideratissima signora aveva avuto già cinque mariti quando ascoltò la predica di un monaco chiamato Germano che le aprì le porte ad un mondo a cui ella non aveva mai pensato. Istruita alla dottrina cristiana si dieda alla voita di continenza e di penitenza. Battezzata soffrì il martirio della decapitazione durante la persecuzione della Chiesa d’Elipoli , per mano dei libertini che, non potendola più avere, la denunziarono al prefetto.

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2

Sant'Agnese da Praga, vergine - (MEMORIA FACOLTATIVA per le Clarisse) – Agnese figlia di Ottocar I, re di Boemia, nacque a Praga verso l’anno 1205. Dopo aver ricusatpo di impalmare mani imperiali all’età di vent’un anni antrò tra le povere clarisse, in un monmastero da lei fondato e di cui divenne Abadessa per molti anni. Godette della fraterna amicizia di S. Chiara, dalla quale ebbe alcune importanti lettere sulla perfezione serafica. Morì a Praga, nel suo monastero, verso il 1281.

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3

Beato Pietro Geremia di Palermo – Nato a Palermo nel 1381 studiò a Bologna e stava per dottorarsi quando, ispirato da una visione, decise, sfidando la colera del padre, di entrare nei Domenicani. Gran predicatore divenne Priore del convento di Santa Zita a Palermo, insegtnando ai religiosi non solo con la parola ma anche con l’esempio, soprattutto con quello della sofferenza che, con molte infermità, laccompagnò per tutta la vita.

San Innocenzo da Berzo - Nato da un'umile famiglia di contadini a Niardo a nord di Brescia nel 1844, dopo la morte prematura del padre si trasferì insieme alla madre a Berzo in provincia di Udine, dove venne allevato in un Istituto di Cappuccini. Dopo gli studi di teologia a Brescia, fu ordinato sacerdote nel 1867 e divenne cappellano della stessa Berzo nel 1870. Viene onorato nella chiesa del suo paese friulano e di lui si ricorda sopratutto la grande umiltà, lo spirito capace di serena penitenza e la grande capacità di dialogo come pastore d'anime. 

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4

San Casimiro - MEMORIA FACOLTATIVA – Nato nel 1458 dal re di Polonia e di Lituania e da Elisabetta d’Asburgo rinunziò ad ogni desiderio di potenza insieme ai piaceri e alle comodità della vita di corte come rinunziò a farsi una famiglia secondo la carne. Visse ritirato, in penitenza e solitudine, votato alla castità e sottoponendosi ai rigori della vita ascetica. Schivò gli onori ma non gli oneri, aiutando il padre nel governo del regno. Morì venticinquenne, nel 1484, a Wilna, in Lituania. Fu canonizzato da Papa Leone X a meno di quarant’anni dalla morte.

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5

San Foca – Martire del IV secolo.

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6

Santa Rosa da Viterbo - Nata a Viterbo nel 1235 all’età di tre anni risuscitò una zia materna. La Madonna le ordinò, a dieci anni, di prendere l’abito del Terz’Ordine francescano e a quell’età intraprese la sua missione contro l’Iperatore eretico Federico II, e predicando operava miracoli strepitosi. A quindici anni, considerata elemento pericoloso venne bandita dalla città. Tornata a Viterbo, ormai di sedici anni volle entrare in convento per passare in preghiera il resto della sua vita, ma le monache di Santa Maria delle Rose non l’accettarono. Continuò per due anni il suo apostolato e morì a diciotto, nel 1253.

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7

Sante Perpetua e Felicita, martiriMEMORIA – Perpetua era una nobildonna di Cartagine e Felicita era la sua devota schiava. Nessuna delle due, come anche i tre uomini condannati con loro, erano cristiani battezzati, ma catecumeni, cioè aspiranti al battesimo. Le sofferenze della prigionia sono raccontate in un suo scritto, dove si evince che la prova più difficile per Perpetua è quella del padre il quale, benchè pagano, le vuole molto bene. Perciò supplica affinchè la figlia torni con lui, all’affetto della famiglia, al bambino di pochi mesi. Nel pianto Perpetua riesce a dire solo una frase: la semplice e difficilissima professione di fede: "Sono cristiana". Qualcun altro racconterà il loro orrendo martirio, sospesi in una rete e straziati da una giovenca infuriata, finiti poi dalla spada.

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8

San Giovanni di Dio, religiosoMEMORIA FACOLTATIVA – Nato nel 1495 a Montemoro Novo, in Portogallo, nella sua vita aveva fatto di tutto, dal soldato al pastore al venditore ambulante fino a diventare, verso i quarant’anni, negoziante di libri e immagini sacre a Granada. Fu un frate predicatore , nel 1537, a risvegliare in lui la vocazione alla carità eroica. Spogliatosi di tutti i suoi beni li distribuì ai poveri, lo presero per pazzo e lo roinchiusero in un ospedale. Ma proprio in quell’ospedale Giovanni capì che la sua missione era quella di far dell’ospedale un mezzo di vera assistenza ai bisognosi, fondato sull’amore e sulla carità, e appoggiato a rigorose norme igieniche e a sicure nozioni sanitarie. Morì nel 1550.

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9

Santa Francesca Romana, religiosa - MEMORIA FACOLTATIVA – Nata nel 1384, da nobile famiglia, da giovane acvrebbe voluto consacrarsi a Dio, ma per obbedienza sposò Lorenzo de’ Ponziani, nobile anmch’esso e ricchissimo. Ricca e nobile volle poi dare esempio di umiltà e carità, di modestia e di devozione.Nonostante la morte di due dei suoi tre figli continuò nella sua opera cariotatevole estendendola ai suoi servi e poi a tutti coloro che ne avevano bisogno. Rimasta vedova potè entrare nel monastero delle sue Oblate, a Tor de’ Specchi. Quando morì, nel 1440, fu esposta per tre giorni nella Chiesa di Santa Maria Nuova, che da allora prenderà il suo nome, e da dove benedirà col suo esempio le spose novelle.

San Domenico Savio - Allievo di Don Bosco, sotto le cui cure giunse all’età di dodici anni, dimostrò una grande maturità religiosa che lo rese il modello di tutti i suoi compagni all’oratorio salesiano.
Tese a raggiungere la perfezione cristiana attraverso un eroico spirito di penitenza e riscosse una così fervente ammirazione che, seppur vissuto solo quindici anni, venne canonizzato nel 1954.
È il protettore dei gruppi giovanili e dei cori delle voci bianche.

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10

Quaranta Santi - Nei primi decenni del IV secolo,a Sebaste in Capopadocia, era di stanza la dodicesima legione, denominata "La Fulminante". Nei suoi ranghi militavano quaranta cristiani i quali, in un certo momento del loro servizio furono messi difronte ad una scelta: o per l’Impero o per la Chiesa. Il quadrato dei cristiani si rifiutarono al rito pagano. Disarmati furono impreigionati e in carcere scrissero, tutti insieme, il loro testamento. Non furono condannati alla morte per gladio ma ad una lenta agonia, immersi in uno stagno gelato. Nelle acque gelide cantarono:"In quaranta siamo entrati nello stadio; Signore dacci quaranta corone, che non ne manchi neppure una". E quaranta crorone di gloria si posarono sullo stagno di Sebaste, in Cappadocia.

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11

Sant'Anselmo da Nonantola - Abate dell'VIII secolo.

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12

Beato Don Luigi Orione – Nato nel 1872 a Pontecurone in provincia di Alessandria, visse in giovinezza la grande esperienza di conoscere di persona Don Bosco e di collaborare con lui nella sua opera a Torino. Dopo la morete del santo stava per farsi salesiano quando improvvisamente sentì un'’ltra vocazione. Entrato in seminario a Torino, fondò la Piccola Opera della Divina Provvidenza, le Piccole Suore Missionarie della Carità e gli Eremiti della Divina Provvidenza. Nella città di Tortona, prima di morire, eresse il santuario della Madonna della Guardia.

Santa Fina – Vergine del XIII secolo.

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13

San Leandro di Siviglia – Fu la personalità più importante della vita ecclesiastica spagnola del secolo VI, divenendo vescovo di Siviglia dopo la giovinezza trascorsa nella pratica monastica. La sua azione più importante fu l'aver condotto i sovrani del popolo visigoto alla conversione dell'arianesimo al cristianesimo cattolico, conversione alla quale seguì quella dell'intera stirpe visigota. Ebbe una fitta corrispondenza con Gregorio Magno, andata purtroppo persa. Famosi i suoi scritti contro le eresie e i suoi libri di indicazioni liturgiche rivolti ai sacerdoti della Spagna.

San Rodrigo – Martire del IX secolo.

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14

Santa Matilde – Quella oggi ricordata è Matilde di Sassonia, sposa di Enrico Re di Germania e madre di Ottone I. Infaticanile nelle opere buone e generosissima nella carità Matilde fu l’angelo benefico per i suoi sudditi finchè ebbe al suo fianco il marito che l’amava e l’incoraggiava. Morto Enrico i figli si contesero la successione, rendendo la sua vita un purgatorio. Accusata di sperperare le finanze del Regno. Fu privata di tutti i suoi beni, e fu umiliata fino ad essere ridotta come la più misera dei suoi beneficati. Nonostante ciò non alzò mai parola contro tale ingiustizia o in favore dei suoi diritti. In seguito alle sue preghiere i figli si ravvidero e la reintegrarono nei diritti, così che Matilde potè riprendere la sua opera di carità, portata avanti fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 968, nel monastero di Quedlinburg da lei fondato.

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15

San Longino - Soldato e martire del I secolo.

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16

Beato Torello - Eremita del XIII secolo.

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17

San PatrizioMEMORIA FACOLTATIVA - Nato in Inghilterra Patrizio giunse in Irlanda non per sua volontà, ma in drammatiche circostanze. Ancora giovane nel 390 venne catturato in una scorreria di pirati e venduto come schiavo ad un pastore irlandese. Tentò tre volte la fuga e infine riuscì a tornare in Inghilterra. Capì però di dover tornare indietro, ancora schiavo ma della parola di Gesù. Si preparò al sacerdozio con cura scrupolosa e infine il Papa, nel 432, lo inviò ad evangelizzare l’Irlanda. Tornò nell’isola come Vescovo evangelizzando l’isola, insegnando, assistendo i bisognosi, operando prodigi.Alla sua morte, avvenuta nel 461, la quasi totalità dei Celti dell’Irlanda, compreso il loro re Leogario si era convertita al cattolicesimo.

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18

San Cirillo di Gerusalemme, Vescovo e Dottore della Chiesa - MEMORIA FACOLTATIVA – Nato a Gerusalemme nel 315 all’inizio dell’età costantiniana e di una svolta nellla vita del Cristianesimo uscito finalmente dalla clandestinità per diventare religione accettata e ufficiale.Ordinato sacerdote ancora giovane per la sua maturità, ebbe l’incarico di preparare al Battesimo i catecumeni di Gerusalemme; così, venticinquenne, divenne Vescovo di Gerusalemme. Come tale difese l’ortodossia dall’eresia ariana fino alla sua deposizione da parte degli ariani. Ristabilito da un concilio nella sua sede, deposto ed esiliato una seconda volta e infine una terza, per ben undici anni, dall’ImperatoreValente. Ristabilito finalmente da Teodosio si riconfermò grande maestro di dottrina. Morì nel 386, dopo oltre 35 anni di episcopato, di cui quasi 16 trascorsi in esilio.

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19

San Giuseppe, sposo della B. V. Maria - SOLENNITÀ – Capo della Sacra Famiglia San Giuseppe non parla mai, nel senso che nessun Evangelista riporta una sua parola; è un capofamiglia che non ha bisogno di imporsi e comandare per esere rispettato e obbedito. La sua autorità non è però autoritarismo, ma gli viene dalla sua saggezza, dalla sua virtù, dalla sua consapevolezza dei bisogni affettivi della famiglia, alla quale pensa e provvede con l’opera delle sue mani. Rettitudine, onestà, fedeltà alla Parola di Dio, laboriosità e obbedienza sono le caratteristiche più spiccate di Giuseppe, falegname di Nazaret e uomo giusto, nel senso che tutta la tradizione biblica e cristiana attribuisce a tale aggettivo.Senza bisogno di elogi particolari la lode maggiore è sottintesa dai compiti a lui affidati, quale capo della Sacra Famiglia. Compiti che egli, dal cielo, continua misticamente a svolgere, quale Patrono della Chiesa, cioè sua guida e sostegno.

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20

Santa Claudia - Martire del IV secolo.

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21

Beato Ugolino Zeffirini – Monaco del XIV secolo.

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22

Santa Lea - Vedova del IV secolo.

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23

San Turibio di Mongrovejo, vescovoMEMORIA FACOLTATIVA – Nacque in spagna verso il 1538 e studiò diritto a Salamanca. Eletto vescovo di Lima nel 1580, si recò in America. Ardente di zelo apostolico, celebrò sinodi e concili che promossero la vita religiosa di tutto il paese. Difese con fermezza i diritti della Chiesa, si adoperò assiduamente per il gregge che gli era affidato, visitandolo di frequente e usò grande sollecitudine per il bene degli indigeni. Morì nel 1606.

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24

San Gabriele – In ebraico Gabriele significa "Dio è forte" o "forza di Dio". E’ l’angelo che annuncia al mondo la forza di Dio, e annunzia che l’eternità entrerà nel tempo, e la divinità si faraà umanità, accettando, per redimerla, il peso della carne e le sofferenze del mondo. In questo senso Gabriele appare anche nell’Antico Testamento al profeta Daniele, rivelandogli il numero delle settimane che lo dividono dalla venuta del Messia, e poi il numero delle settimane che separano la venuta del Messia dalla sua morte. Compare poi a Zaccaria, padre di Giovanni il Battista. E finalmente la missione di Gabriele si conclude il giorno dell’Annunciazione.

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25

Annunciazione del SignoreSOLENNITÀ – La solennità di oggi veniva detta, fino alla riforma, "Annunciazione di Maria". Il piccolo cambiamento, che sposta l’accento dalla Madre al Figlio, sta ad indicare che si tratta di una solennità del Signore e non di una festa mariana. Protagopnista dell’annuncio è Maria, ma protagonista del mistero dell’Annunciazione èil Signore stesso, che nella Vergine prenderà carne di uomo. E’ importante infatti non confondere il Redentore con la Corredentrice; l’universale sacerdote con l’universale mediatrice; il piano della salvezza con il suo purissimo strumento. Festa del Signore quindi, nella cui luce si esalta la figura di Maria, "umile ed alta più che creatura".

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26

Beato Daniele di Venezia – Confessore del XIV secolo.

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27

Beato Pellegrino da Falerone – Nato da famiglia ricca e nobile, quando si presentò da S. Francesco si sentì dire: "Tun servirai Dio nell’umile condizione di fratello laico, e ti applicherai soprattutto nella pratica dell’umiltà". Accettò la profezia come un comando, e per tutta la vita rimase, come fratello laico, ad operare i servizi più umili nei conventi più poveri e sperduti. Dopo un periodo in Terrasanta, dove acquistò la stima anche dei Mussulmani, tornò in Italia. Negli ultimi anni di vita, ancor giovane, si fermòpresso il convento di San Severini Marche, e lì morì verso il 1232.

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28

San Gontrano – Re del VI secolo.

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29

Beata Ortolana d'Assisi – Uscendo dalla sua casa per seguire Francesco Chiara creò un vortice rapinoso nella sua casa natale. In quel vortice la seguirono via via altre donne della famiglia, prima di tutte la sorellina minore Agnese. Ortolana, la madre, aspettò più a lungo, avendo già accettato, nel mondo, responsabilità diverse: pensare alla famiglia e alla figlia più piccola, Beatrice. Affidata Beatrice allo zio Monaldo, che da persecutore delle prime Clarisse era diventato loro protettore, Ortolana chiuse casa e vendette tutti i suoi beni per i poveri. Ella fu, spiritualmente, creatura di Chiara, sua creatura secondo la carne.

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30

San Zosimo - Vescovo del VII secolo.

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31

Sant'Amos – Il regno di Saul è diviso nei due regni di Isdraele a Nord e di Giuda a Sud. qui, nel paese di Tekeo vicino a Betlemme, abita il contadino Amos a cui il Signore ordina di andare a predicare nel regno del Nord. La sua predicazione, rivolta soprattutto contro l’ingiustizia dilagante, è così efficace che Amasia, capo dei sacerdoti di Bel-El, gli intima di fare ritorno a casa. amos vi ritorna, ma frattanto il messaggio è stato comunicato.

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