Is Goccius
Attestazioni di fede verso
San Lussorio, canti e preghiere.
Nei “gosos”, come nei “gois” (antichi canti spagnoli), furono esaltate le qualità esemplari e taumaturgiche dei santi ai quali venivano dedicati. Alla conclusione dell’inno, c’era un orazione sottoforma di supplica, che serviva a rivolgere al santo la richiesta di grazia per se, per i parenti e per la comunità. Bisogna rilevare che ancora oggi i mementi della vita e il ciclo delle annate agricole, in connessione delle varie feste dedicate, ora questo ora quel santo, hanno i loro “gosos”. Questo fatto ci consente di ipotizzare che nel processo di “folklorizzazione”, gli inni abbiamo subito influenze ideologiche provenienti da formule magiche. Oppure, si può pensare che essi, sostituiscano una condizione quantitativamente ancora non trasformata, di credenze e formule che , in situazioni esistenziali, adeguatamente critiche, si trasformano qualitativamente, in preghiere sostanzialmente magiche. Gli inni sarebbero quindi un rituale di un orizzonte magico religioso più ampio, nel quale si inquadra tutta la sfera del religioso. La produzione dei “gosos”, in Sardegna è ancora vastissima, per questo motivo si presenta difficile una dettagliata tassonomia degli innumerevoli contenuti, tuttavia si può restringere il campo a tre filoni essenziali, restando nell’ambito più generale degli stessi contenuti fondamentali. Infatti, se nei gosos dedicati alla Madonna, sono presenti prevalentemente espressioni di lode celebrativa, di contemplazione e di esaltazione e se nei gosos dedicati al Cristo, non si chiedono grazie materiali, ma la virtù necessaria per non peccare più e per raggiungere la rassegnazione. Nei gosos dedicati ai diversi santi ci si rivolge all’intercessore, con un rapporto che è più umanizzato e che è mutuato dalle regole degli istituti sociali di reciprocità (un rapporto basato tra promessa o voto e grazia da ricevere), che sono specifici del sistema sociale tradizionale di organizzazione del lavoro in Sardegna. Si vuole perciò ribadire l’ipotesi fondamentale da cui si parte. Cioè si ritiene che i canti religiosi come i gosos e in altre forme di preghiere definite paraliturgiche (ufficialmente non sono approvate dalla gerarchia della chiesa ma sono abbondantemente usate nella prassi liturgiche delle funzioni religiose). La maggior parte degli inni sacri e delle preghiere paraliturgiche e prodotto da preti o da religiosi che in quel modo svolgevano un interessante funzione di mediazione di contenuti culturali che vanno dall’alto verso il basso. Gosos simili, a questo, si avvicinano ai contenuti delle “historiaole”, che sono usate sia in Sardegna che in altre regioni, come scongiuri contro o per ottenere qualcosa, in questi gosos, si narra con ampiezza di dettagli, la storia di un santo, nel nostro caso quella di San Lussorio.
Is goccius di San Lussorio, sono composti da diciotto strofe, più una iniziale di invocazione. Questi vengono cantati dai soci alla fine di ogni manifestazione inerente alla festa.
Gòccius
de su gloriosu màrtiri Santu Luxori
(laudi del glorioso martire San Lussorio)
Cavalieri rispettau, de Sardigna risplendori sias nostru intercessori Lussori Santu avvocau.
5 - Spintu de onori veementi, abbandonas cun pretesa onoris, domu e rcchesa po bivi penitenti senze consorziu de genti, in d’una grutta inserrau. Sias nostru… 6 - Accanta de Monteleone, est cussa grutta orrorosa innia grata e deliziosa ti fissas s’abitazioni su digiunu e s’orazioni est su pastu prelibau. Sias nostru… 7 - Biendu chi s’idolatria, tottu s’isola infettara lassas cussa grutta amada e partis cun allegria ses a tottus, lugi e ghia po distruggi su peccau. Sias nostru… 8 - Dealasiu su presidenti, sci chi sa lei pagana disprezzasa, e a sa cristiana has cunvertiu meda genti dona ordini imponenti po chi bengas arrestau. Sias nostru… 1 - Illustri e forti campioni, ses de Casteddu ornamentu, de nobili nascimentu ma de falsa religioni. Negasa s’adorazioni a su Deusu umanau. Sias Nostru… 2 - Su nomini tuu, Lussori, indicat ardenti lugi, po chi risplendat sa grugi de Gesus nostru Signori po dissipai s’errori de is gentilis abbrazzau. Sias nostru… 3 - De is annus su mellus frori, a is militaris impresas dedicas, e cun prodesas dimostras grandu valori Dioclezianu imperadori mera stima t’ha mostrau. Sias nostru… 4 - Unu salmu in sa scrittura, haendi liggiu po accidenti has provau internamenti una celesti dorciura po custa sola lettura ses cunvertiu e battiau. Sias
nostru…
9 - S’astutu circat
maneras, de ti podi dissuadiri e prontas ti fait biri penas
duras e severas; cun
rexionis is prus veras d’has cunvintu e annientau. Sias
nostru… 10 – « Mi declaru Cristianu », intrepidu ddi respundis avvilessis e cunfundis su Presidenti romanu; chi crudeli e disumanu t’hat a morti cundennau. Sias
nostru… 11 – Delasiu tennit timori, de
unu motu populari, poita
ses de singulari parentela e de valori ; e a Fordongianus s’onori de
unu martiri hat donau. Sias nostru… 12
– De Casteddu a Fordongianus, ses
portau segretamenti ; ti
flagellant’aspramenti in
d’unu modu inumanu ; non
ti lassant ossu sanu, ses po mortu abbandonau. Sias
nostru… 13 – Su divinu Redentori, ti risanad is feridas, cussas
grazias erricidas predicas
cun prus ardori; cali
apostolu de amori ses
de tottus ascurtau. Sia nostru… 14 – T’appariccias a sa morti penitenti in su desertu; innia Desus ti rendit certu cussa bella e rara sorti; cun sa fidi prus che forti a Casteddu ses torrau. Sias nostru… 15 – Delasiu cun amargura scit chi ses ancora biu e fortementi inaspriu ndi rinnovat sa cattura; e ordinat chi cun premura bengias foras degogliau. Sais
nostru… 16 – Send’andendu a su destinu sighiu t’hanti dus pippius in sa propriu sorti unius Zizzellicu e Camerinu; lillus de gratu giardinu chi su Xelu hat conquistau. Sias nostru… 17 – Selargius t’hat erricciu su sambini generosu; e de is angelus su gosu su Spiritu hat cunsighiu ; su corpus t’hant’affliggiu cun onori est sepultau. Sias
nostru… 18 – Teni de is Sardus memoria difendi sa Patria amada, po chi sa fidi abbrazzada mantengàus cun vittoria; de cussu sogliu de gloria proteggi su sconsolau. Sias nostru…
Traduzione in italiano de Is goccius
Cavaliere rispettato\ splendore di Sardegna\ sii nostro intercessore\ Lussorio Santo avvocato.
Illustre e forte campione\ sei di Cagliari decoro\ di nobili natali\ ma di falsa religione\ negasti la adorazione\ al Dio fatto uomo.
Il nome tuo, Lussorio\ indica ardente luce\ affinché risplenda la croce\ di Gesù Nostro Signore\ per cancellare l’errore (la fede pagana)\ abbracciata dai Gentili.
Degli anni il fior fiore \ alle imprese militari \ dedichi e con prodezza\ dimostri grande valore\ Diocleziano imperatore\ molta stima ti ha mostrato.
Un salmo della scrittura \ avendo letto per caso \ hai provato internamente \ una celeste dolcezza \ per via di quest’unica lettura \ ti sei convertito e battezzato.
Spinto d’amore veemente \ abbandoni con sollecitudine \ onori, casa, ricchezza \ per vivere penitente \ lontano dalla gente \ rinchiuso in una grotta.
Vicino a Monteleone \ trovasi tale grotta orrenda. \ Lì grata e deliziosa \ impianti la tua dimora \ il digiuno e l’orazione \ sono il pasto prelibato.
Vedendo che l’idolatria \ contagiava tutta l’isola \ lasci questa grotta amata \ e parti con allegria \ sei per tutti luce e guida \ per distruggere il peccato.
Delasio (prefetto di Cagliari) il presidente \ sa che la legge pagana \ disprezzi, e che a quella cristiana \ hai convertito molta gente \ da ordine ingiuntivo \ che tu venga arrestato.
L’astuto cerca maniere \ per poterti dissuadere \ e pronto ti fa vedere \ pene dure e severe \ con le ragioni più vere \ l’ hai convinto e annientato.
“Mi dichiaro cristiano”. \ intrepido gli rispondi \ e avvilisci e confondi \ il presidente romano \ che crudele e disumano \ ti ha condannato a morte.
Delasio ha timore \ di un motto popolare \ perché se di singolare \ stirpe e di valore \ e ha Fordongianus l’onore \ di un martire ha dato.
Da Caglairi a Fordongianus \ sei portato segretamente \ ti flagellano aspramente \ in un modo disumano: \ non ti lasciano osso sano \ preso per morto sei abbandonato.
Il Divino Redentore \ ti risana le ferite. \ Ricevute queste grazie \ predichi con più ardore \ quale Apostolo d’amore \sei da tutti ascoltato.
Ti appresti alla morte \ penitente nel deserto \ lì Dio ti dà la conferma \ della bella e rara sorte. \ più che forte nella fede \ a Cagliari sei tornato.
Delasio con rammarico \ viene a sapere che sei ancora vivo \ e fortemente inasprito \ di nuovo ti cattura \ e ordina che sollecitamente \ tu ne venga fuori decapitato.
Mentre andavi al tuo destino \ ti hanno seguito due fanciulli \ nella stessa sorte uniti \ Cisello e Camerino \ gigli di grazioso giardino \ che il cielo ha conquistato.
Selargius ha ricevuto \ il tuo sangue generoso \ e il gaudio degli angeli \ ha ottenuto il tuo Spirito \ il corpo tanto afflitto \ con onore viene sepolto.
Serba memoria dei Sardi \ difendi la Patria amata \ affinché la fede abbracciata \ abbiano a mantenerla vittoriosamente \ da codesto soglio di gloria \ proteggi lo sconsolato.
Sii nostro intercessore \ Lussorio Santo avvocato.
Ritenendo che le versioni in uso a Tortolì siano delle varianti, frutto di adattamenti, correzioni, e semplificazioni apportate in un secondo tempo, qui si è preferito trascrivere il testo diffuso a Cagliari nel 1897 su un foglio stampato dalla tipografia Muscas di P. Valdes, munito di approvazione da parte della autorità Ecclesiastica.
Triduo a San Lussorio per
ottenere qualunque grazia:
1) o nostro amabile protettore San Lussorio, noi veniamo ai tuoi piedi, invocando con la fede più viva, il tuo potente patrocinio. È vero che noi, siamo indegni del tuo aiuto, perché tanto lontani da quella vita di preghiera e di penitenza che conducesti pur tra la corruzione e le tenebre del tuo secolo. Cristiani deboli pieni di difetti e di peccati, noi purtroppo camminiamo per la strada opposta a quella che tu, dopo la conversione ai così luminosamente percorso, ma ora ne siamo dolenti e pentiti e con l’anima piena di speranza ti supplichiamo a intercedere in nostro favore e ottenerci col tuo potere, dall’infinita bontà di Dio la grazia della quale, abbiamo specialissimo bisogno. Pater, Ave ,Gloria, San Lussorio prega per noi.
2) O caro e amabilissimo san Lussorio che ti dedicasti con zelo ardente alla predicazione del vangelo, che tenesti come scolpito nel cuore, facendone le norme della tua vita; deh! Fa che anche noi viviamo dietro gli insegnamenti di Gesù Cristo, sforzandoci di farli praticare anche al nostro prossimo. Con le grazie spirituali, noi ti chiediamo le grazie temporali, se queste non siano di ostacolo alla nostra salvezza. O potente nostro protettore, intercedi presso Dio. Noi confidiamo nella tua potente mediazione, nella presente necessità che ci affligge, sicuri che saremo esauditi. Pater, Ave, Gloria San Lussorio prega per noi.
3) O gloriosissimo martire San Lussorio, dal tuo seggio di gloria, volgi a noi uno sguardo pietoso. Da oltre quindici secoli la Sardegna ti invoca con viva fede, e tu ti sei sempre dimostrato, protettore premuroso dei suoi figli in tutte le loro angustie spirituali e temporali. Deh! Ancora una volta noi leviamo confidenti a te la nostra umile supplica per impetrare la grazia che in questo momento sospiriamo. Non respingere o caro santo, le nostre preghiere e la fiducia che abbiamo riposto in te, ma ottieni ci pietoso, quanto con fervore e con ansia ti preghiamo. Pater, Ave Gloria, San Lussorio prega per noi.
Duas quartinas a Santu Lussurgiu
Tana mortu a trinta
battor’annos
e accettas sa morte
cun virtude,
ca cun barbaridade
sos tirannos
tan distruttu in sa
menzus gioventude.
Su mille e
setteghentos e deg’annos,
chi devimus contare
fino a oe
ma in su coro de sos
isolanos
vived ancora custu
santu eroe.
Sonettu po’ Santu Lussurgiu eroi martiri.
Su dughentos settanta
ses naschidu,
de nobile famiglia,
ma paganu;
e santamente ti ses
cunvertidu
diventende unu bonu
cristianu.
Guerrieri, valorosu
ti ses bidu,
sutta e s’imperu e
Dioclezianu,
su meritu e s’onore
ndas’apidu
guardia de su preside
romanu
su gradu e capitanu
has rifiutadu
pones in dubiu a su
presidente
cun sa stuas ideas pius chiaras.
Delasiu t’ada morte
cundenadu,
pritte cas cunvertidu tanta zente
a boghe mana
“ Sò cristianu”, naras.
Ottava a Santu Lussurgiu
Andas a su suppliziu
incadenadu,
impare cun Cesellu e
Camerinu
cun su sorrisu a
Cristos as giamadu
sutta s’ispada de su
tou Cainu.
T’à Placida cun Marco
seppultadu
Intru e un’ortu a
Casteddu vicinu;
e oe sese in su R
egnu celeste
sa santa veridade,
custa este.
Sterrina
Is istoricusu i
nanta,
e senza de meraviglia
ca su paganu an ca
vudi
a sa lei de Cristus
contrariu
cun barbarirari
astuta
e disci Luxori e Cisello
ca in di paganta sa
costanza
versendu bambini
innocenti
cun morti sacrificara
custu a sa storia e
chi resta
cun Cisellu e cun
Luxori
patti puru Camerinu
ca si abbrazzanta sa
crugi
e de Cristus cun amori.
Is istoricus i nanta
……………………………
……………………………
(Rima)
Ca su nomini tu
Luxori
oli nai ardenti luxi
illumina su camminu
de dogna organizzatori
chi ti organizza sa
festa
e a custa bidda amada
generosa contribuenti
dona gioia e
abbondanza
cun anadasa bonas e
melu…
po bestias, po laoris
e fruttas
dona a dogna operaiu
e sa forza e sa
saludi
poni in dogna
famiglia
una paxi sacra e
santa.
A Santu Luxori
(di Beniamino Puxeddu)
in su bintunu de Austu,
de su duxentu settnta
tresi
luxori a su mundu è
beniu
de nobili genti
bramada
coltu in dogna
cultura
anedadi predisposta
militarmenti s’esti
inquadrau
sa propriu corti
romana
fattu d’adi ufficiali
po difendi su terrinu
su terrinu tantu
infettu
de genti contrasa a
Gesusu.
Torrada:
in su bintunu de
Austu
si auguria tantu e
prusu
cun su massimu
rispettu
Pusceddu Beniaminu
sorti e fortuna
uguali
dogna fillu de mamma
tengada de Deusu su
chi ha domanadau
una eccellenti dota
tengaus de sa madre
natura
dogna sposa coiada
sposu dogna bagariu
nara chi cuntentu
sesi
e perdona su chi no è
giustu
………………………………
Santu de divinu amori,
carmaidedda custa ida
custida de violenza
violenza incarnada
in sa giovona edari
Torrada:
Santu de divinu
amori,
A una manu sa Bandera
A s’attera impugnasta
sa spada
De cavalieri sa
presenza
Difendiu asi sa vida
A Deus tui Lusciori.