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Santerno confina ad est con Piangipane, a sud con
Russi, ad ovest con Villanova di Bagnacavallo e il fiume Lamone, a nord
con Ammonite e Mezzano.
Il paese è circondato da terre fertili coltivate a grano, barbabietola da
zucchero, erba medica, vigneti e alberi da frutta.
Anticamente dove sorge ora Santerno si estendevano terreni paludosi e una
valle dove scorreva il fiume Lamone. In mezzo a quei terreni vallivi
emersero delle isolette, che furono successivamente abitate da uomini
amanti della solitudine quali: frati ed eremiti.
Per quanto riguarda l'origine di Santerno, secondo quanto hanno scritto i
vecchi parroci, la Parrocchia sarebbe stata fondata da una famiglia di
monaci. Infatti l'antica canonica, che da tempo è stata abbattuta, aveva
la forma di un antico monastero, come si poteva osservare da certe piccole
finestre esterne e dagli interni corridoi, piccoli e stretti, con
porticelle che conducevano entro le misere celle degli eremiti.
Si concluse allora che il nome del paese derivasse da Santo Eremo, per cui
prima si chiamò Santermo, poi Santerno.
Col passare degli anni la valle fu prosciugata, arata e coltivata.
Vi si stabilirono quindi i primi abitanti costituendo così un piccolo
villaggio che andò via via estendendosi e che ha dato vita al paese di
oggi.
La chiesa attuale sorge nel medesimo luogo di quella precedente, che
possedeva un campanile molto più alto e fu distrutta nel dicembre del
1944 durante la seconda guerra mondiale.
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