In
prossimità della piazza principale del paese si erge,
maestosa rispetto al circostante nucleo abitativo, la
chiesa madre, denominata in passato di Santa Maria del
Sorbarin, oggi Santa Maria Maggiore - San Valentino.
Le notizie storiche relative alla
sua costruzione ed origine sono scarse ed imprecise. Si
sa della sua esistenza nella seconda metà del sec. XIII,
epoca in cui la chiesa madre aveva già acquistato
notevole importanza. Risultava dipendente dalla diocesi
potentina e tra le maggiori contribuenti di essa; era
retta da un acriprete con numerosi sacerdoti. Nei secoli
successivi mantenne sempre una posizione di prestigio
oltre che di notevole rilevanza economica. Infatti, dalla
relazione del Gaudioso del 1736 si apprende che la Chiesa
Parrocchiale, sotto il titolo di Madonna Maggiore, era
servita ancora da venticinque preti ed aveva una "confacente"
rendita.
La chiesa, così come si presenta
oggi, può dirsi costruita nel secolo XVII. Lo fanno
pensare la struttura e lo stile. E' da ipotizzare che l'attuale
struttura sia stata costruita nello stesso luogo dove
prima ne sorgeva un'altra. L'interno, a croce latina, ha
una navata principale e, alla sua sinistra, una
secondaria, mentre è inesistente la navata laterale
destra di cui resta soltanto la cappella della Madonna
del Rosario.
L'altare maggiore è circondato da
una balaustra in marmo del 1913. In un tronetto marmoreo
risalente agli anni Trenta è collocata la statua della
Madonna Assunta del secolo XIX.
Sempre dall'altare principale,
attraverso due porte laterali, si accede al coro di legno.
Al lato sinistro, sul basamento vicino alla porta d'ingresso
del coro, c'è una scritta in latino: "Questo coro
è stato costruito sin dalle fondamenta con i soldi del
clero nel 1760".
Numerose e di notevole valore sono
le opere d'arte che appartengono a questa chiesa. Tra
queste: la Madonna del Carmine
di Francesco Mangrini, del 1769, La Vergine
consegna la stola a S. Idelfonso di
Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, del 1626, la Croce
processionale in argento, del XV secolo.
Il 7 febbraio 1998 veniva
inaugurata, alla presenza del Cardinale Francis Arinze,
Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo
interreligioso, una monumentale porta in bronzo dedicata a S. Valentino patrono, costituita da
venti formelle raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo
Testamento e le leggende relative a S. Valentino.
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Facciata
principale della chiesa madre
Interno della
chiesa madre
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