IN CUSTA PAZINA PONIMUS
S'URTIMU COMUNICATU CHI AMUS MANNATU SOS ATEROS LOS ATZAPATES IN SA PAZINA NOVAS 1 URTIMOS COMUNICADOS
COMUNICATO STAMPA
IL
PARCO DEL GENNARGENTU E UNA FOLLIA LO DICE IL MINISTRO
Lintervista rilasciata dal ministro
Bordon lo conferma, il parco nazionale del Gennargentu è una follia che può scaricarsi
sui cittadini incolpevoli causare gravi conseguenze ai comuni ed ai sindaci delle zone
interessate.
Sulla strumentalizzazione di questa follia
centrodestra e centrosinistra stanno giocando le loro carte elettorali, spendendo senza
scrupoli gli interessi delle comunità del Gennargentu e dellintera Sardegna in un
confronto assolutamente sterile per il nostro popolo.
Altro che scontro elettorale tra polo ed
ulivo, sulla questione Parco del Gennargentu il vero scontro è tra uno stato-nazione, che
vuole imporre ulteriori sudditanze, ed una nazione senza stato che non vuole assolutamente
rinunciare alla sovranità su una parte del proprio territorio nazionale.
La follia è ancora più evidente quando
si constata che, i sardi dovrebbero affidare lamministrazione di parte del loro
territorio ad un ministero e ad un ministro che si sono dimostrati assolutamente incapaci
di seguire liter di un decreto e che lunica funzione in cui eccellono e
nellesercizio dellarroganza.
Se il ministro vuole davvero tutelare quel
territorio, lo lasci sotto la tutela delle comunità e di tutti i sardi, prenda atto che i
sardi non vogliono nuove servitù sul proprio territorio e che non risponderanno ne alle
trombe del centrodestra ne a quelle del centrosinistra ma che uniti in una nuova
Pratobello gli infliggeranno la stessa umiliazione che hanno imposto al suo predecessore
Ronchi.
Secondo S.N. è consigliabile che anche
questa volta lo stato ed il suo ministro facciano un passo indietro, definitivo, e
rinuncino ad istituire parchi nazionali nelle nazioni altrui.
Nugoro 30/1/2001
Bustianu
Cumpostu
Coordinatore
Nazionale di Sardigna Natzione
ALLA CONSEU NON SI PARLA
ITALIANO , QUESTA LINGUA CI SEPARA DALLEUROPA I TRADUTTORI HANNO PREFERITO IL
SARDO
I giorni 19, 20 e 21 , una delegazione di S.N. composta da Bustianu
Cumpostu, Gavino Sale e Giampiero Deidda, è stata a Barcellona per partecipare alla
CONSEU ( Conferenza di Nazioni Europee Senza Stato). Erano presenti le delegazioni
di tutte le nazioni europee senza stato ( Catalogna, Paesi Baschi, Corsica, Galizia,
Sardegna, Slovenia, Bretagna, Galles, Scozia, Isole Aland, ed altre ) formate da
partiti e movimenti politici impegnati nella lotta per il riscatto della propria
nazione dalla sudditanza imposta dallo stato-nazione di cui è costretta a far parte
.
Nei tre giorni di lavoro, dopo aver valutato la situazione che
si è venuta a creare in Europa dopo il summit di Nizza, la CONSEU si è lavorato in forma
assembleare e mediante lavori di gruppo alla predisposizione di un documento unitario da
presentare al Parlamento Europeo affinché se ne tenga conto nella stesura della
prossima Costituzione Europea.
Si è respinta allunanimità la Carta dei Diritti approvata a
Nizza, in quanto basata sui diritti dei soli stati membri e non delle nazioni. Si è preso
atto che le minoranze europee aderenti alla CONSEU, unite ai piccoli stati, insoddisfatti
del ruolo subalterno che per loro si sta configurando dopo il summit di Nizza,
costituiscono un forza rilevante che rappresenta quasi 100 milioni di cittadini
europei e che se si trovano le forme detta forza può far pesare la sua presenza
nelle fasi successive della costruzione della C.E.
Tutto come previsto dallorganigramma dei lavori, tranne che il
blek- out causato dalla delegazione sarda, che volendo intervenire nel dibattito usando
una lingua meno provinciale del sardo ha iniziato il discorso in italiano. La reazione
della platea è stata immediata, quasi con un gesto programmato tutti hanno indossato le
cuffie, inutilmente perché da esse non arrivava nessuna traduzione, nessuna delle
traduttrici conosceva litaliano. Lamara sorpresa diventava immediatamente, per
noi indipendentisti, piacevole quando le addette alla traduzione ci informarono che,
essendo loro catalane, per loro era più facile tradurre il sardo che non litaliano.
Abbiamo avuto conferma della necessità di una soggettività politica
per la Sardegna e della giustezza della scelta di entrare in Europa da sardi sovrani
piuttosto che da italiani servi.
NUGORO 22/01/2001
BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Natzionale de Sardigna Natzione