OSSERVATORIO: DEFINITO IL DOCUMENTO SULLA FORMAZIONE
L'Osservatorio di orientamento
e monitoraggio sulla formazione ha definito, nella riunione di
ieri, mercoledì 29 dicembre 1999, il documento di indirizzo
sulla formazione degli insegnanti impegnati sulle
funzioni-obiettivo. Il documento, in riferimento alle aree
previste nel regolamento dell'autonomia, suggerisce gli obiettivi
da raggiungere con le azioni formative, la metodologia da
attivare, le competenze trasversali e specifiche da raggiungere.
Si conclude così un ulteriore passaggio previsto dal Contratto
integrativo.
Nei prossimi giorni il documento sarà inviato ai provveditorati
e si avvierà la fase provinciale di organizzazione dei corsi.
OSSERVATORIO DI ORIENTAMENTO E MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE
FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI PER LE FUNZIONI OBIETTIVO
1. FUNZIONI OBIETTIVO
"Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per lespletamento di specifiche funzioniobiettivo riferite alle seguenti aree: la gestione del piano dellofferta formativa, il sostegno al lavoro dei docenti, interventi e servizi per gli studenti, realizzazione di progetti formativi dintesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Tali funzioni sono identificate ed attribuite dal collegio dei docenti, in coerenza con specifici piani dellofferta formativa."
Tale è lambito di individuazione che lart.28 del C.C.N.L. opera, in riferimento al campo di applicazione entro cui agiranno i docenti titolari delle funzioni medesime.
2. FORMAZIONE DEI DOCENTI TITOLARI DELLE FUNZIONI-OBIETTIVO
Gli obiettivi generali di ogni azione formativa sono così definiti nell'art.12 del CCNL:
"Nellambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per una efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio, di mobilità, riqualificazione e riconversione professionale, nonché di interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze"
In particolare, in relazione alla funzione dei docenti, lart. 17 del CCNI prevede lazione di formazione degli insegnanti che svolgono funzioni di supporto allorganizzazione scolastica (funzioni-obiettivo).
" Per la preparazione del personale che dovrà svolgere le funzioni-obiettivo previste dallart.28, comma 1 del C.C.N.L., lOsservatorio individua i criteri generali per il riconoscimento dei crediti formativi e professionali e contribuisce alla progettazione dei relativi corsi, individuando gli elementi formativi caratterizzanti e le modalità di certificazione. Lamministrazione predispone un piano di azione con le seguenti caratteristiche:
L'intervento formativo si rivolge ad insegnati individuati in ogni singola scuola attraverso una procedura - definita nell'art.17 del CCNI- che opera una comparazione comparazione tra i curricoli del personale e le funzioni-obiettivo attivate. Le azioni formative sono dirette, quindi, a docenti che possono avere buone esperienze di organizzazione, di coordinamento e di gestione in determinati settori della vita di unistituzione scolastica. Competenze da esplicitare, sviluppare ed accrescere con l'azione formativa.
3. LE AREE
Larticolo 28 del CCNL, per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, riprende le 4 aree previste nel regolamento dell'autonomia didattica ed organizzativa (D.P.R. 275 /99 ) entro cui vengono collocate le specifiche funzioni-obiettivo:
La declinazione delle possibili
attività da collocare nell'ambito delle aree è esemplificata
nell'allegato 3 al CCNI ma le singole istituzioni scolastiche,
coerentemente con il proprio piano, possono individuarne altre
anche allinterno della stessa area o trasversali a più
aree.
Le varie articolazioni di funzioni e competenze non hanno altro
senso che evidenziare una procedura di lavoro. Le funzioni -
obiettivo sono dunque una risorsa per la gestione del piano
dell'offerta formativa , costituiscono un elemento strategico per
la scuola dellautonomia.
4. FORMAZIONE: OBIETTIVI
Le azioni da progettare nei corsi
di formazione dei docenti responsabili delle funzioni-obiettivo
dovranno pertanto porsi lo scopo di:
- dar corpo allidea di scuola come organizzazione
- rafforzare professionalità per gestire la complessità della
scuola autonoma
- avere figure di riferimento per aree di intervento strategiche
nella vita della scuola.
Fondamentali risultano:
La formazione deve essere di carattere mirato e specifico e prestare attenzione alla ricaduta sullintera istituzione scolastica nella sua progettualità unitaria ed integrata. Poiché non si tratta di funzioni di sistema né funzioni specialistiche, non sono pensabili funzioni-obiettivo per progetti speciali tipo: singoli scambi culturali o progetti europei che coinvolgano singoli indirizzi o corsi, tanto meno per attività di coordinamento di gruppi disciplinari specifici o di area, per quanto centrali possano essere allinterno di un curricolo.
5. LA METODOLOGIA
Gli interventi formativi , per accompagnare l'ampio processo di cambiamento culturale delineato, devono basarsi sulla comunione delle esperienze già in atto utilizzando una metodologia che coinvolga attivamente i gruppi di docenti attraverso il confronto tra esperienze diverse e la rilettura e l'auto comprensione delle proprie nella prospettiva della realizzazione dellofferta formativa.
Poiché appare fondamentale il collegamento tra le competenze che si vogliono sviluppare e gli obiettivi di cambiamento che si vogliono raggiungere occorrerà privilegiare tutte le metodologie che si basano sulla interattività e sulla ricerca-azione.
Particolare attenzione va rivolta soprattutto da parte dei coordinatori/conduttori dei gruppi:
- alla riflessione sulle
esperienze effettuate;
- al confronto tra le diverse pratiche;
- alla ricaduta sulle didattiche e sui modelli organizzativi;
- alla costruzione di nuovi percorsi operativi.
Le competenze richieste dipendono dalla funzione e dal compito obiettivo. Possono essere distinte in:
a) conoscenze e competenze di
base;
b) competenze generali trasversali definite in
relazione alla natura dell'incarico:
c) Competenze specifiche, legate alle singole aree funzionali e agli obiettivi prevedibili per ciascuna di esse.
OBIETTIVI DAREA, CONOSCENZE E COMPETENZE SPECIFICHE
AREA 1 Gestione del piano dellofferta formativa
OBIETTIVI D'AREA | CONOSCENZE NECESSARIE | COMPETENZE SPECIFICHE |
Progettazione curricolare coerente col POF |
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Autovalutazione e valutazione di Istituto in funzione di verifica, correzione e sviluppo delle scelte del POF |
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Progettazione organizzativa coerente e funzionale alle scelte di identità dell'istituto |
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Coinvolgimento e cooperazione dei genitori |
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AREA 2 SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE
Gli obiettivi darea considerati strategici, sulla cui base sono state individuate conoscenze e competenze specifiche
OBIETTIVI D'AREA | CONOSCENZE NECESSARIE | COMPETENZE SPECIFICHE |
Analisi bisogni formativi e piano di formazione |
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Servizio per un utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali |
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Documentazione educativa e didattica |
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Ambiente scolastico come risorsa per la didattica e lautoformazione |
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AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti
Gli obiettivi darea considerati strategici, sulla cui base sono state individuate conoscenze e competenze specifiche
OBIETTIVI D'AREA | CONOSCENZE NECESSARIE | COMPETENZE SPECIFICHE |
Compensazione e recupero come progetti di scuola |
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Attività di tutoring |
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Servizio orientamento (in una scuola superiore) |
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Servizio socio-psicologico di scuola |
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Coordinamento delle attività extracurricolari |
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AREA 4 Realizzazione di progetti formativi dintesa con enti ed istituzioni esterne
Gli obiettivi darea considerati strategici, sulla cui base sono state individuate conoscenze e competenze specifiche
OBIETTIVI D'AREA | CONOSCENZE NECESSARIE | COMPETENZE SPECIFICHE |
Progetti alternanza scuola-lavoro |
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Progettazione integrata |
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6. I CARATTERI DELLINTERVENTO
In prima applicazione lazione di formazione consta di un corso di 30 ore che include:
a. un modulo a carattere nazionale - che si avvale del supporto di materiale didattico organizzato in un CD ROM della durata di 10 ore, di cui 5 ore relative ad alcuni contenuti fondamentali dellautonomia, 5 ore relative alle specifiche funzioni-obiettivo;
b. un modulo a carattere locale della durata di 20 ore da svolgere a livello territoriale (provinciale o subprovinciale) con una dislocazione funzionale e capace di coprire il più possibile il territorio. Sulla base degli standard organizzativi e di costo (art.11 C.C.N.I.), tenuto conto dei soggetti qualificati ed accreditati di cui allart.14, comma 6° del C.C.N.I., i corsi saranno realizzati a livello provinciale secondo quanto previsto dal contratto e dalla Direttiva sulla formazione dellanno 2000.
Il materiale prodotto dovrà permettere una fruizione personalizzata e sarà disponibile anche in internet con un servizio di help line per facilitare i docenti nelluso.
Dal punto di vista organizzativo si suggerisce una scansione delle attività formative in 3-4 moduli (da tenersi nel periodo compreso tra febbraio e maggio 2000 per gruppi non superiori a 25 docenti) intervallati da periodi di autoformazione e di lavoro in situazione.
I singoli docenti potranno optare, in aggiunta alla formazione specificamente riferita alla funzione ricoperta, anche per la frequenza di ulteriori moduli formativi nel percorso che si effettua "a distanza".
Il personale incaricato delle funzioni obiettivo non può essere impegnato nelle attività formative.
7. CERTIFICAZIONE E CREDITI
Vanno attestate:
La partecipazione ai corsi costituisce un impegno che deriva dallaccettazione dellincarico ricevuto e costituirà, al termine, un credito formativo.
8. MONITORAGGIO
Attesa limportanza di valutare e definire nel modo migliore possibile la formazione dei docenti, anche per la profonda correlazione tra tale formazione e la gestione dellautonomia scolastica, occorre prevedere un monitoraggio di tipo qualitativo che preveda due distinti livelli relativi a:
Il primo livello di monitoraggio,
consistente nella raccolta di informazioni fondamentali,
si specifica in relazione all'obiettivo sia di misurare il grado
di soddisfazione dei docenti, sia di acquisire elementi il più
possibile oggettivi e concreti per definire una mappa articolata
delle esigenze dei docenti sulla quale calibrare le attività
formative da realizzare in seguito.
In un'ottica di gradualità il secondo livello di monitoraggio si
articolerà in due momenti distinti, ma concettualmente unitari:
1. all'interno del Piano
dell'offerta formativa il Collegio dei docenti potrebbe
prevedere, nellambito della valutazione dei processi
prevista dal D.P.R. 275 dell8 marzo 1999 (Regolamento
recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni
scolastiche), un'area di monitoraggio, di verifica e di
valutazione che appronti strumenti e metodi con i quali
l'istituto può analizzare in itinere i propri processi e
prodotti stabilendone la coerenza, l'efficacia e l'efficienza
rispetto agli obiettivi prefissati.
Questa prospettiva rende possibile verificare la ricaduta, in
termini qualitativi, dell'intervento formativo seguito dal
docente incaricato della funzione-obiettivo;
2. l'osservazione e la riflessione sulla qualità degli interventi formativi, non può restare un'operazione interna alle singole scuole, ma deve riguardare l'intero sistema scolastico, secondo quanto è previsto nel Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche (art.10). Sarà quindi opportuno effettuare a cura di una Istituzione specializzata nel settore della valutazione dei sistemi scolastici una osservazione e una riflessione approfondita su un campione di iniziative.