UN ARCOBALENO DI IDEEAPRILE 2001 anno 1 n°2
UNA NOTTE MAGICA: ECCO COSA HANNO SCRITTO I BAMBINI DI QUINTA |
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LA
PAURA DI SBAGLIARE
La
nostra recita di Natale è stata molto bella, ma anche faticosa da
preparare sia per noi alunni che per le maestre e i maestri. Ci sono stati molti balletti e alcune parti da recitare; quasi tutti avevano paura di sbagliare o di dimenticarsi le parole, ma alla fine tutto è andato bene; abbiamo fatto solo qualche errorino. Quando
sono salito sul palcoscenico avevo una paura matta di sbagliare, come
era già successo in classe seconda, quando avevamo fatto "Il
Pifferaio magico" e io facevo il sindaco; mi cadde la fascia
e tornai dietro e quinte quando non dovevo:una figuraccia totale. Quest'anno
sentivo le gambe tremare, ma non ho dimenticato niente; soltanto verso
la fine ho sbagliato la posizione sul palco, tutti si sono messi a
ridere e poi ad applaudire. Così ho capito che l'avevano presa bene e
quindi non bisognava aver paura di sbagliare. (Marco ) |
UN
MESSAGGIO PER RIFLETTERE Abbiamo
iniziato a lavorare ai primi di Ottobre; io sono andato con il maestro
Franco e alcune volte con ilmaestro Piero. La
maestra Ester si occupava della recitazione e l'insegnante Antonietta
dei costumi. Io
ho fatto il trenino e mio fratello il carillon. Avevamo
preparato il palcoscenico il 4 Dicembre e, dopo
prove, prove, e ancora prove, è arrivata la sera del 15
Dicembre: il giorno della verità. Sono
entrate n scena le stelline, le bambole, il vigile con le macchinine e
gli aerei ed , infine, sono salito anch'io che ero il trenino col vagone
ristorante. Avevo una grande emozione, ma quando sono sceso era pasato
tutto. Poi
è toccato ai soldatini e, prima del
gran finale, sono state proiettate delle diapositive
che mostravano i bambini di tutto il mondo, felici e infelici
perché dovevano lavorare. Ci hanno fatto notare una gran differenza tra
il nostro mondo ricco e pieno di cose e il loro povero e senza nulla. (Daniele) |
LE
BAMBOLE RICCHE I primi di ottobre abbiamo incominciato le prove per la recita; le facevamo il mercoledì e il giovedì. L'ultima settimana, prima dello spettacolo, abbiamo provato ogni giorno. Poi
è arrivato il grande momento. Credo che tutti fossero molto
elettrizzati: ognuno aveva il suo gruppo, io ero in quello delle
bambole; è stato bellissimo fare il balletto per me, forse anche per le
altre bambole. Ognuno
di noi ha contribuito allo spettacolo: c'era chi ha fatto i costumi, chi
ha preparato il balletto, chi ha partecipato al coro, chi ha recitato la
poesia che spiegava che alcune bambole hanno più cose dei bambini del
terzo mondo. Le diapositive hanno mostrato scene di bambini che fanno la
guerra: c'è stato chi ha provato felicità e chi ha provato tristezza. Poi
abbiamo cantato l'inno della nostra scuola; al canto hanno partecipato
tutti, non solo i bambini della nostra scuola, ma anche le maestre
e i maestri. (Silvia
) |
LA
BEFANA SUPERSONICA Verso i primi giorni di Ottobre, tutte le classi si riunirono per iniziare i preparativi per lo spettacolo. I maestri ci divisero in vari gruppi nei quali recitammo, lavorammo, costruimmo vestititi e scenari e con i quali arrivammo alla stupenda serata del 15 Dicembre 2000. Durante
le prove, io ero capitata nella
recitazione e avevo la parte
della Befana Supersonica. All'inizio
non mi ispirava molto l'idea, ma poco dopo, leggendo le parti e continuando a
recitarle, accettai di svolgere il ruolo che mi era stato assegnato. Venuta
la sera dello spettacolo, io e tutti i miei compagni eravamo mlto agitati ed
emozionati, perché avevamo paura di sbagliare qualche parte. Poco
più tardi, i presentatori del nostro spettacolo salirono sul palcoscenico a
presentare "Una notte magica". Dopo
un canto, i carillons, il cucù, i tre bambini e Babbo Natale, entrai di corsa
io con una scopa decorata con
fiocchetti colorati. Dissi delle battute che fecero divertire il pubblico;
scesi dal palcoscenico con molto entusiasmo, per aver recitato senza sbagliare
una virgola. Alla
fine dello spettacolo, gli insegnanti, tutti i personaggi, io compresa salimmo
sul palco e cantammo l'inno della nostra scuola. |