SFRPG è un gioco di ruolo ambientato nel prossimo futuro della colonizzazione dello spazio. Lo scenario è originale, pur prendendo spunti un po' ovunque dalla grandi opere della science-fiction contemporanea: da Alien a Star Trek, dalle opere di Philip K. Dick a quelle di Jack Vance, da Asimov a Pohl, fino al più recente filone cyberpunk di William Gibson e Bruce Sterling. Sebbene il cyberpunk ci abbia regalato numerosi giochi di ruolo ambientati in un vicino - e assai tetro - futuro ("Cyberpunk", "Mutant Chronicles"), il mercato non offre al momento un potenziale antagonista sul versante fantascienza di quello che D&D rappresenta nel fantasy. SFRPG nasce proprio allo scopo di colmare questo spazio. Il gioco è fortemente ancorato alla filosofia più caratteristica dei giochi di ruolo: interpretare un personaggio - un alter-ego virtuale - che abita uno degli infiniti mondi possibili - un alter-mondo - affrontandone con la giusta dose di coraggio e astuzia le innumerevoli difficoltà.
Per comprendere appieno il setting nel quale è ambientato SFRPG è necessario premettere su quali assunti si basa la società futura immaginata. La colonizzazione dello spazio Divenuta presto troppo piccola, la terra è stata progressivamente abbandonata da migliaia di coloni diretti verso punti diversi della galassia a partire dai primi decenni del secondo millennio. Lo spazio era la nuova frontiera, ricca di speranze e sogni: lontano dal caos della terra sarebbero potute nascere nuove società, più giuste, più a misura d'uomo. Questo sforzo sarebbe stato sostenuto grazie allo sviluppo dell'architettura e dell'ingegneria astro-spaziale, che generò infiniti modelli di stazioni orbitanti e siderali (gli space-plants) e di città-astronavi (gli space-colonisators) equipaggiate per affrontare viaggi di centinaia di anni luce. La direzione delle astronavi-città veniva spesso determinata da intuizioni o persino da motivi religiosi, verso "terre promesse" che si rivelavano regolarmente inabitabili, inospitali o del tutto inesistenti.
L'era delle colonizzazioni spaziali sarebbe stata segnata da una infinita serie di ostacoli e imprevisti: epidemie, guerre civili e espansionistiche, mutazioni, isolamento di intere popolazioni seguito da un loro regresso culturale, scomparsa di centinaia di colonisators... La dimensione tempo La fisica di Einstein e la teoria
della relatività si sono rivelate valide e invalicabili. La ripercussione di ciò è
stata duplice:
Soltanto la tecnologia della sospensione (una sorta di ibernazione) può permettere dunque di affrontare viaggi di centinaia di anni luce arrivando vivi a destinazione, ma i coetanei lasciati nella località di partenza saranno comunque già morti da tempo. Le mutazioni Vivere in condizioni atmosferiche, di gravità, di habitat molto diverse da quelle terrestri -esposti magari a contaminazioni elementari o a radiazioni - ha portato alla mutazione la gran parte delle genti che abbandonarono la terra. Nella maggior parte dei casi le alterazioni sono state corrette - a volte in maniera un po' eccentrica - attraverso la chirurgia genetica, ma in altri casi sono state la causa di nuovi processi di evoluzione e di selezione naturale della razza.
Gli extra-umani Gli extra-terrestri si dividono in cinque categorie: cis-umani, trans-umani, semi-umani, cyber-umani ed extra-umani. I cis-umani sono umani terrestri che hanno abbandonato il pianeta di origine da generazioni ma hanno mantenuto i tratti somatici originari; i trans-umani hanno invece subito mutazioni genetiche e somatiche molto visibili; i cyber-umani sono i cosiddetti replicanti (i bioni), costruiti artificialmente; gli extra-umani sono le razze non originarie del pianeta terra, in gran parte colonizzate e civilizzate dai terrestri stessi; i semi-umani sono infine dei "meticci", frutto di incroci fra ceppi umani ed extra-umani.
Fra le numerose razze incontrate dai coloni nel cosmo, si può dire che nessuna si è dimostrata compatibile con quella terrestre: una spiccata differenziazione biologica di base si è generalmente andata rafforzando attraverso una evoluzione psicosomatica e culturale completamente diversa. Per questo motivo le poche razze non decisamente inferiori a quella terrestre sono da sempre ostili - o quantomeno indifferenti - all'espansione terrestre. Gli esoscheletri Le caratteristiche fisiche di astronauti, militari e poliziotti, lavoratori che operano nello spazio o in habitat inospitali, sono determinate dall'esoscheletro che indossano. Un esoscheletro fornisce il giusto quantitativo di ossigeno, ripara da radiazioni o fattori di esposizione nocivi, decuplica le forze e la velocità di spostamento, genera uno scudo magnetico protettivo e fornisce l'energia sufficiente per azionare le "periferiche" di cui è dotato, stivandola nei suoi accumulatori.
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