Genericamente, suddividamo i sistemi operativi in due categorie ben distinte: quelli testuali e quelli grafici.

I sistemi operativi testuali sono, di norma, decisamente accessibili per un disabile della vista, tramite l'utilizzo di Display Braille e/o Sintesi Vocale.
Fino a due anni fa circa, il non vedente utilizzava pressoche' unicamente il Dos, eccezion fatta per quelle persone che lavoravano su terminali, mainframe o as400.
Ma ormai il Dos e' quasi inesistente nei mercati, non vengono sviluppati piu' software aggiornati, sebbene il materiale tuttora disponibile sia ancora di buona qualita'. Per farsi un'idea di cosa possa ancora offrire il dos, clicca qui.

Un'altra possibilita' per non dover ricorrere a sistemi operativi grafici e' costituita da

Linux.


Personalmente ritengo questo sistema operativo eccezionale, per la sua versatilita' d'uso, sebbene non posso negare che l'approccio non e' dei piu' semplici. Peccato che i non vedenti che lo utilizzano in Italia sono al massimo 5, e vi assicuro che e' una stima per eccesso.

Naturalmente i sistemi operativi testuali hanno alcuni svantaggi, legati soprattutto all'accessibilita' sul web.

I sistemi operativi grafici sono accessibili da pochi anni, al massimo 3, ma e' nel 1999 che le varie case produttrici di programmi hanno messo sul mercato software veramente ottimi, gestibili sia con sintesi vocale che con display braille.
Inizialmente sembrava molto complicato poter riprodurre su di un display braille un sistema operativo grafico, in quanto non esistevano ancora certi accorgimenti sulle righe braille, come il cursor-routing, ossia la possibilita' di premere un tastino posizionato al di sopra del carattere che si sta leggendo, facendo cosi' in modo che il puntatore del mouse si posizioni esattamente dove richiesto.
Con le sintesi vocali invece i progressi sono stati piu' immediati. Attualmente, in un sistema con riga e sintesi (anche software), e' possibile far giungere agli ausili informazioni diverse contemporaneamente, facendo leggere ad esempio il testo sullo schermo al sintetizzatore, lasciando al display braille il compito di informare l'utente sulla posizione del cursore, il tipo di carattere e il tipo di finestra in uso.

Naturalmente, il 99% delle risorse viene impiegato per favorire l'accesso a windows, sebbene esista un software dedicato anche per Machintosh, disponibile in versione dimostrativa presso il sito della Alva.


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