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Il Comune

Capoterra oggi          L'economia          Le origini          Frutti d'Oro        S. Gilla

capoterra2.jpg (19701 byte)Capoterra, situato a circa 17 chilometri dal Capoluogo Regionale  Cagliari, è tra i centri della Sardegna ad aver avuto l'incremento demografico più alto degli ultimi anni. A ciò si è accompagnata una vistosa trasformazione urbanistica che ha determinato l'attuale morfologia del comune identificabile in un insieme di insediamenti abitati distribuiti in tre diverse località.

Il più antico sito urbano, che rappresenta il centro principale, trae origine dallo sviluppo di un villaggio secentesco e sorge ai piedi delle colline di Montarbu. Il secondo fu avviato agli inizi degli anni ’60 nella fascia litoranea che da Maddalena va sino a Cala d’Orri. Il terzo prese forma nel 1966 ai piedi di Monte Santa Barbara e prese il nome di Poggio dei Pini.

Capoterra oggi  

Capoterra conta oggi quasi 20.000 abitanti, ma la popolazione è in continua espansione, perchè il Comune è diventato luogo di residenza per molti cagliaritani, che preferiscono una casa con giardino e un pò di tranquillità, al caos cittadino.

Il comune, nel suo insieme, può definirsi un centro urbano con sviluppo polimorfo (a macchie di leopardo), molto eterogeneo nella sua composizione umana:

Solo il 60% circa della popolazione risiede nel paese capoluogo;

il 28% circa si trova sulla costa tra le località di "La Maddalena Spiaggia" e "Torre degli Ulivi";

il 12% circa, nella zona di "Poggio dei Pini".

Ogni nuova lottizzazione diventa un’entità slegata dalle tradizioni tipiche del passato, da quando l'industrializzazione, provocando ampi mutamenti produttivi ed occupazionali nella zona, contribuì alla chiusura delle grandi aziende agricole che si trasformarono in terreni da lottizzare, richiamando nuovi abitanti dalle zone circostanti. 

Ancora oggi nascono nuovi centri  e alle lottizzazioni presenti (Maddalena, Frutti D’Oro, Torre degli Ulivi, Su Spantu e Poggio dei Pini) se ne aggiungono di nuove come la "Cooperativa Mille" e le "Case del Sole".

L'economia

Centro dall’economia tradizionalmente agricola, Capoterra subì i primi cambiamenti con l’apertura delle saline negli anni ’20; ma è negli anni ’70, con l’arrivo dell’industria petrolchimica nelle vicine Sarroch e Macchiareddu, che le strutture economiche del paese si modificarono, con ripercussioni anche sull’agricoltura, che venne in molti casi trasferita in serra.

Oggi il centro vive di una economia più complessa: dopo la fase d'espansione, l'industria ha avuto un lungo periodo di recessione, che ha causato la perdita del lavoro per molti addetti. Contemporaneamente l'agricoltura non ha più avuto necessità di manodopera ed oggi impiega sempre meno lavoratori. Sono in compenso aumentati notevolmente gli occupati nei servizi, mentre un buon numero di addetti è impiegato, anche se non stabilmente, nell'edilizia, ancora in forte espansione. Gran parte degli abitanti delle lottizzazioni, lavora invece nel capoluogo, Cagliari.

Le origini

In passato questa zona faceva parte della Curatoria di Nora, antica città costiera di origine Fenicio Punica. Il nome della regione "Caput terrae" è di sicura derivazione latina e risale ai primi agglomerati di case risalenti al periodo romano. Nel 1258, all'epoca dei Giudicati, Capoterra fu sotto il controllo di Mariano II d’Arborea che la diede in concessione a Giacomo Villani. Le origini dell'attuale paese sono tuttavia da far risalire al 9 Maggio 1655 data nella quale Girolamo Torrellas fondò l’attuale paese chiamandolo "Villa di S. Efisio".

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